FERRABOSCO (Ferabosco, Forabosco, Feraboschi), Martino
Valentino Ciancio
Originario di Capolago (Codelago, Lugano; cfr. Beltrami, 1926; Donati, 1939) e non di Napoli come si è detto (Gori Gandellini, [...] Orbaan, 1920). Il 5 genn. 1619 ricevette la somma di 140 scudi per "lavori di musaico, stucchi e oro fatti fare in cima la fontana di Cleopatra in testa al corridore longo del palazzo Vaticano" e il 17 marzo 1620 venne pagato 230 scudi per due statue ...
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PANCIERA, Valentino
Massimo De Grassi
PANCIERA, Valentino (detto Besarel). – Naque ad Astragal di Forno di Zoldo (Belluno) il 29 luglio 1829 da Giovanni Battista, intagliatore e decoratore, e da Caterina [...] che non era più in grado di realizzare: tra questi i più dotati erano certamente i bellunesi Goffredo Sommavilla e Luigi Cima, e lo scultore friulano Luigi De Paoli. Dai carteggi familiari ancora conservati e in gran parte inediti appare poi evidente ...
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GRASSIA, Francesco, detto Franco Siciliano
Alessandro Serafini
Nacque a Palermo in data imprecisata, ma quasi certamente prima del 1640 (Faldi, p. 38). L'origine palermitana è testimoniata dallo stesso [...] solito leone accovacciato al suo fianco; dietro sorge un piccolo albero tra i cui rami stanno due angioletti, mentre in cima un'aquila sorregge una cartella con l'iscrizione "ambient terrena gentiles". Molto espressiva, di un verismo minuzioso, è la ...
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GRAFFITO
D. Lollini
P. Zancani Montuoro
M. della Corte
La pratica del g., data la sua estrema semplicità, è diffusa in ogni epoca e risale ai primordi della civiltà, adottata per istinto dall'uomo [...] ricordo di antichi visitatori di un monumento (come è il caso della firma di Greci di bassa epoca graffita sulla cima della piramide di Medum in Egitto.). Un particolare interesse riveste la crittografia mistica, con sigle, simboli vari ecc., usata ...
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FARO (ϕάρος; pharus)
F. Castagnoli
Il primo faro del mondo antico fu quello di Alessandria. Non vi è prova infatti che avesse tale funzione, come è stato supposto, il Colosso di Rodi (290 a. C.); anteriormente, [...] ; Roma, Palazzo dei Conservatori, mosaico da una casa del Quirinale: torre quadrata sormontata da un corpo circolare, statua sulla cima e tritoni come nel f. di Alessandria); in pitture (Gragnano; Pompei, Casa dei Vettii, scena di Ero e Leandro ...
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BEISAN (Bēt Shěān, Bēt Shān, più tardi Bēshān; Σλυϑόπολις)
M. Avi-Yonah
Località della Palestina, situata in una fertile vallata che unisce la pianura di Esdrelon al bacino del Giordano, abitata fin [...] . Altri resti bizantini comprendono un gruppo di case notevolmente ben costruite e fornite di fogne, nella città; e inoltre, sulla cima del tell, una chiesa rotonda con un'abside sporgente e un nartece; essa aveva circa m 27,5 di diametro. Tutto ...
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Vedi ACROTERIO dell'anno: 1958 - 1994
ACROTERIO (ἀκρωτήριον, acroterium "sommità", "estremità")
A. Andrén
La parola greca ἀκρωτήριον pare che sia stata usata qualche volta per indicare tutto il frontone [...] di Apollo a Cirene, un tipo di a. formato da grandi volute ramificanti, contenenti palmette nei punti d'incrocio ed in cima. A. di questo genere, con una figura femminile drappeggiata a ciascun lato, abbellivano le sommità dei frontoni del tempio di ...
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CAMPAGNOLA, Giulio
Eduard A. Safarik
Nacque nel 1482 (o intorno a questa data) a Padova da Girolamo, notaio, erudito e forse anche artista dilettante. Da lui il C. non solo ricevette, con tutta probabilità, [...] invenzioni di Giorgione; ma il C. si è servito anche di altri modelli, quali, per esempio, il Mantegna (nn. 1, 4, 12), Cima da Conegliano (n. 1: secondo Venturi, 1913), Iacopo de' Barbari (n. 2, sec. Venturi, 1928), Tiziano (n. 11, secondo Hourticq e ...
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urbanistica
Fabrizio Di Marco
Progettare città e territori
L’analisi dell’ambiente e la sua progettazione hanno impegnato l’uomo sin dalle sue origini. L’urbanistica si è sviluppata attraverso i millenni: [...] situazione del terreno. Molto diffuso fu lo schema radiocentrico: attorno a un castello o a un monastero, di solito posti in cima a un’altura, si formava un tessuto abitativo con viuzze strette e tortuose.
La città comunale
Dopo l’anno Mille, in ...
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BUSI, Giovanni, detto il Cariani
Eduard Safarik
Figlio di Giovanni, nacque molto probabilmente tra il 1485 e il 1490, forse a Fuipiano al Brembo (Bergamo), città natale del padre che, come il B., si [...] il B. non rimase insensibile all'arte del Giambellino e di Giorgione, ma sono piuttosto da ravvisare rapporti diretti con Cima da Conegliano e Benedetto Diana. Ci proponiamo pertanto una selezione critica di sue opere tipiche, che possa costituire un ...
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cima
s. f. [lat. cȳma «germoglio, parte terminale e più tenera di alcune piante» e nel lat. pop. «cima», dal gr. κῦμα «feto, germoglio», der. di κύω «concepire»]. – 1. a. La parte più alta, punta, sommità di qualche cosa: la c. del campanile;...
cimarolo
cimaròlo (o cimaiòlo, letter. cimaiuòlo) agg. [der. di cima]. – Di cima, che sta in cima, solo nelle locuz. ramo c. (o di cima), situato verso la vetta della chioma di un albero; carciofo c. (o semplicem. cimarolo s. m.), il capolino...