CIMA, Antonio
Piero Treves
Nato a Valmadrera (Como) da Carlo e da Angelica Rossi il 29 nov. 1854, naturalmente partecipò dei frutti, del retaggio, dei propositi e degl'impegni della coeva cultura lombarda, [...] nella battaglia dei suoi "scapigliati" conterranei, se, come par probabile, il nostro C. è da identificare con quell'Antonio Cima che sul numero del 1° genn. 1877 d'un periodico "progressivo" e in fama di "sinistrorso" - la milanese Vitanuova ...
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Letterato (San Biagio della Cima 1772 - Milano 1824); professore d'eloquenza a Bologna e a Torino; poeta storico-allegorico (si ricorda soprattutto il Camillo, poema in ottave d'intonazione politica) e [...] tragediografo (Ifigenia, Sofonisba), noto soprattutto per la polemica (1821) con G. Perticari (Lettere di Panfilo a Polifilo sopra l'Apologia del libro della Volgare Eloquenza) alla quale partecipò anche ...
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Scrittore italiano (San Biagio della Cima 1928 - ivi 2001), ha esordito solo nel 1983 con L'angelo di Avrigue, grazie all'interessamento di I. Calvino. Al centro della propria narrativa B. pone i paesaggi [...] di confine della Liguria di Ponente abitata da figure emblematiche come marinai e contrabbandieri. Tra le altre opere: Vento largo, 1991; Attesa sul mare, 1994; Il silenzio, 2003 ...
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Scrittore polacco (Częstochowa 1933 - Varsavia 1999), autore di racconti (Podróż na wierzchołku nocy "Viaggio sulla cima della notte", 1958; Pożar "L'incendio", 1982) e romanzi (Spisek "La congiura", 1966; [...] Dwie głowy ptaka "Le due teste dell'uccello", 1970; Odpocznij po biegu, 1976, trad. it. In fondo alla strada, 1983; Pismak "Lo scribacchino", 1984). Problema centrale della sua narrativa è il rapporto ...
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(gr. Πύρρα) Mitica figlia di Epimeteo e di Pandora, sposa di Deucalione. Dopo il diluvio, fu deposta con Deucalione sulla cima dell’Otri (o del Parnaso); per ordine di Zeus i due lanciarono pietre dietro [...] le spalle; da quelle gettate da P. nacquero le donne, mentre da quelle lanciate da Deucalione nacquero gli uomini ...
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Nella mitologia greca, il più astuto dei mortali e uno dei più noti dannati dell'oltretomba, protagonista di varie vicende che ne pongono in evidenza la capacità di ordire trame e tranelli. Si tramanda [...] S. appare nell'oltretomba condannato a rotolare eternamente sulla china di una collina un macigno che, una volta spinto sulla cima, ricade sempre giù in basso (di qui la locuzione fatica di S. per indicare un'impresa che richiede grande sforzo ...
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Scrittore italiano (Alì 1919 - Roma 1992); a parte le poesie del Codice siciliano (1957; nuova ed. accresciuta, 1978), è noto per il contrastato successo del monumentale romanzo Horcynus Orca (1975): un [...] risulta elaborata anche sul piano dell'invenzione linguistica. Più discutibile è invece la riuscita del romanzo successivo, Cima delle nobildonne (1985). Nel 2024 è stato pubblicato postumo l'inedito Il compratore di anime morte, romanzo ...
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(russo Azerbajdžan) Regione della Transcaucasia (192.550 km2 con 18,1 milioni di ab.), politicamente divisa tra la repubblica omonima e l’Iran, che affaccia a E sul Mar Caspio. Il paese include: a N, l’estrema [...] sezione orientale della catena caucasica, che, oltre la cima del Bazardjuzju (4480 m), va digradando fino a ridursi a mediocri alture nella Penisola di Apšeron; a S, un altopiano, elevato in media oltre 1500 m, sul quale s’innalzano vulcani (Sahand, ...
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Poetessa palestinese (Nablus 1923 - ivi 2003), iniziata alla letteratura dal fratello Ibrāhīm (1905-1941), anch'egli poeta. La sua produzione artistica, incentrata inizialmente su temi individuali, quali [...] confronti della questione palestinese (Amāma al-bāb al-mughlaq "Davanti alla porta chiusa", 1967; ῾Ala qimma ad-dunyā waḥīdan "Solo sulla cima del mondo", 1973; Dīwān Fadwa Ṭūqān "Il divano di F. T.", 1978, che raccoglie la sua opera dal 1952 al 1973 ...
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CASANOVA, Marco Antonio
Gianni Ballistreri
Nacque a Roma da Niccolò, nobile comasco, presumibilmente verso il 1477. Sul declinare del sec. XV era già inserito nella vita curiale e letteraria di Roma: [...] Pomponio Leto.
Ciò è dimostrato da un epigramma in cui E. Maddaleni de' Capodiferro ricorda scherzosamente le faticose salite fino alla cima del Quirinale, dove abitavano il C., Pomponio e la donna amata (Vat. lat. 3351, f. 48). È assai probabile che ...
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cima
s. f. [lat. cȳma «germoglio, parte terminale e più tenera di alcune piante» e nel lat. pop. «cima», dal gr. κῦμα «feto, germoglio», der. di κύω «concepire»]. – 1. a. La parte più alta, punta, sommità di qualche cosa: la c. del campanile;...
cimarolo
cimaròlo (o cimaiòlo, letter. cimaiuòlo) agg. [der. di cima]. – Di cima, che sta in cima, solo nelle locuz. ramo c. (o di cima), situato verso la vetta della chioma di un albero; carciofo c. (o semplicem. cimarolo s. m.), il capolino...