CROCIFISSO
G. Jászai
Con il termine c. si intende la rappresentazione della croce con sopra Cristo, indipendentemente da materiale, tecnica, misure, contesto iconografico e funzione iconica. La specificazione [...] , Mus. Civico). Il tipo, non sempre caratterizzato dalla presenza dei quattro chiodi, giunse a piena maturazione artistica con due c. di Cimabue, quello del 1260-1270 ad Arezzo (S. Domenico) e quello del 1290 ca. a Firenze (Mus. dell'Opera di Santa ...
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STROZZI, Bernardo, detto il Prete genovese o il Cappuccino
Daniele Sanguineti
STROZZI, Bernardo, detto il Prete genovese o il Cappuccino. – Nacque a Genova, da Pietro e da Ventura Pizzorno, nel 1581 [...] de’ pittori, scultori ed architetti genovesi, Genova 1674, pp. 69, 155-161; F. Baldinucci, Notizie de’ professori del disegno da Cimabue in qua, VI, Firenze 1728, pp. 157-159; A.M. Zanetti, Descrizione di tutte le pubbliche pitture della città di ...
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MARIOTTO di Nardo di Cione
Sonia Chiodo
MARIOTTO di Nardo di Cione. – Nacque a Firenze da Nardo di Cione in data ignota, ma poiché la sua iscrizione all’arte dei medici e degli speziali (necessaria [...] vite… (1568), a cura di G. Milanesi, I, Firenze 1878, pp. 610 s.; F. Baldinucci, Notizie de’ professori del disegno da Cimabue in qua (1681), a cura di F. Ranalli, I, Firenze 1845, pp. 277, 281 s.; G. Richa, Notizie istoriche delle chiese fiorentine ...
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ZAMPIERI, Domenico detto Domenichino
Maria Gabriella Matarazzo
– Nacque a Bologna il 21 ottobre 1581 da una Valeria e da Zampiero de’ Zampieri (o Giampiero Giampieri, secondo la forma centroitaliana) [...] , Vie et oeuvre complète de Dominique Z., dit Dominiquin, I-III, Paris 1803-1805; F. Baldinucci, Notizie dei professori del disegno da Cimabue in qua... (1681-1728), a cura di F. Ranalli, I-V, Firenze 1845-47, IV, pp. 59-76 (ed. anast. Firenze 1974 ...
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tenere (tenire)
Alessandro Niccoli
Vocabolo di notevole frequenza, presente in tutte le opere compresi il Fiore e il Detto.
Quanto alla morfologia, è da rilevare l'alternanza di forme con nesso palatale [...] IX 17 la verace [opinione] ... tegna lo campo de la mente) e con il valore di " primeggiare ", " essere superiore a tutti ": Credette Cimabue ne la pittura / tener lo campo (Pg XI 95). Altri usi figurati in If XXVII 57 se 'l nome tuo nel mondo tegna ...
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ANTIFONARIO
G. Mariani Canova
Il sostantivo lat. antiphonarius (maschile) o antiphonale (neutro), deriva da antiphona e designa la raccolta di antifone dell'ufficio e a volte anche - con una specificazione, [...] . Medievale, 1275-1280) e quelli più pacati di S. Maria dei Servi (1280 ca.), in Umbria l'esperienza assisiate di Cimabue e dei maestri romani intervenne a conferire nuovo nerbo e più sostenuta espressività formale agli a. di S. Domenico di Spoleto ...
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ROSA, Salvatore
Tomaso Montanari
– Nacque a Napoli il 21 luglio 1615 (Conte, 2010, p. 183), e fu battezzato nella chiesa di S. Maria del Soccorso all’Arenella (Passeri, ante 1679, 1934, p. 385). Suo [...] Leipzig-Wien 1934, pp. 385-400; F. Baldinucci, Notizie di Salvator Rosa pittore napoletano, in Id., Notizie de’ professori del disegno da Cimabue in qua (1681-1728), a cura di F. Ranalli, V, Firenze 1847, pp. 437-503; L. Pascoli, Di Salvator Rosa, in ...
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– Figlio di Clemente di Domenico, nacque a Castelfranco di Sotto (Pisa) il 1° ottobre 1599 (Franceschini, 1980, p. 106). Stando invece al suo primo biografo, Filippo Baldinucci (1728 [cui si fa riferimento [...] di Firenze, Accademia del disegno, 72, cc. 318, 319; Pasquali, 123; Riccardi, 679;F. Baldinucci, Notizie de’ professori del disegno da Cimabue in qua,V(1580-1610), Firenze 1702, pp. 50, 53; VI (1610-1670); ibid. 1728, pp. 136, 339-352; G. Milanesi ...
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scuola (scola)
Guido Favati
Charles T. Davis
La locuzione ‛ tenere s. ', iterata sinonimicamente con ‛ leggere ', cioè con " tenere lezioni " di livello universitario, appare quanto mai appropriata [...] novizi non adeguatamente istruiti, e forse, anche di alcuni laici. G. Salvadori cita l'affermazione del Vasari secondo cui Cimabue nella sua fanciullezza " fu mandato, acciò si esercitasse nelle lettere in S. Maria Novella, ad un maestro suo parente ...
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DU QUESNOY, François, detto il Fiammingo
Gerardo Casale
Nacque a Bruxelles all'inizio del 1597 dallo scultore Jerôme il Vecchio e da Elisabeth van Machen; fu battezzato nella parrocchia di S. Gudule [...] Le vite de' pittori, scultori et architetti moderni, Roma 1672, pp. 265-284; F. Baldinucci, Notizie dei professori del disegno da Cimabue in qua [1681-1728], Firenze 1846, IV, pp. 285, 673-677, 701; G. Passeri, Vite de' pittori scultori ed architetti ...
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maesta
maestà (letter. ant. maiestà, maiestade, maiestate) s. f. [dal lat. maiestas -atis, der. di maior «maggiore»]. – 1. Gravità nobile e solenne, autorità, grandezza che una cosa ha in sé o nell’aspetto, tale da ispirare riverenza o stupefatta...
grido
s. m. [der. di gridare] (pl. le grida, dell’uomo; i gridi, degli animali, o anche dell’uomo, se isolati o comunque non considerati nel loro complesso). – 1. a. Voce (suono inarticolato, parola, esclamazione e sim.) emessa con forza,...