Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] . Il Torriti (Roma, S. Maria Maggiore) negli angeli volanti intorno all'aureola dell'Incoronazione della Madonna, e Duccio, Cimabue, Giotto, Simone, nelle loro maestà, dànno nuovo valore al corteggio celeste, già composto dall'arte medievale (Roma, S ...
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GIOVANNI PISANO
G. Jászai
Scultore e architetto, figlio di Nicola Pisano, nato a Pisa intorno al 1245-1248 e morto a Siena nel 1318.Del periodo giovanile e degli anni di formazione di G., fino al ventesimo [...] duomo di Prato.
Bibl.:
Fonti. - Vasari, Le Vite, II, 1967, pp. 59-71; F. Baldinucci, Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua, I, Firenze 1681, pp. 41-42 (rist. anast. a cura di P. Barocchi, I, Firenze 1974); G. Milanesi, Documenti per ...
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GIULIO II, papa
Alessandro Pastore
Giuliano Della Rovere nacque ad Albisola, presso Savona, il 5 dic. 1443 dalla modesta famiglia di Raffaello e di Teodora di Giovanni Manirola. A essi il Della Rovere [...] , a cura di C. Vivanti, Torino 1983, ad indicem; G. Vasari, Le vite de' più eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri, a cura di L. Bellosi - A. Rossi, Torino 1991, ad indicem; Erasmo da Rotterdam, Papa G ...
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Immagini dalle arti figurative occidentali
Madia Milano
Il repertorio di immagini presentato in questo capitolo e il testo che lo accompagna intendono costituire una traccia per orientarsi tra le innumerevoli [...] fisiche e degli atteggiamenti di sofferenza. Il passaggio è evidente dal confronto del Crocifisso di Giotto con quello di Cimabue, più legato alla tradizione. Giotto dipinge un corpo morto 'vero', pesante, proteso in avanti, con le mani, secondo la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
De re metallica
Andrea Bernardoni
Il rinascimento dei metalli
Il basso Medioevo e l’epoca rinascimentale furono caratterizzati da un forte aumento della domanda di metalli, frutto di uno sviluppo dei [...] fatto che stava usando un metodo di fusione indiretto (Le vite de’ più eccellenti architettori, pittori et scultori italiani da Cimabue insino a’ tempi nostri, 1550, in Le opere di Giorgio Vasari con nuove annotazioni e commenti di Gaetano Milanesi ...
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avere
Riccardo Ambrosini
1. Le forme del verbo a. (per l'uso sostantivale, v. § 13) occorrono 1500 volte circa (735 circa nella Commedia, 415 circa nel Convivio e, in numero quasi eguale di casi, 173 [...] Cv IV XXVII 8 de la mia arte non averò frutto?); gloria (If III 42); grandezza (Cv I X 8); grido (Pg XI 95 Credette Cimabue ne la pittura / tener lo campo, e ora ha Giotto il grido); letizia (Pg XVI 72 non fora giustizia / per ben letizia, e per male ...
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CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] pittura, mezzo espressivo emblematico dei 'primi lumi' dell'arte italiana, in Jacopo Torriti, Pietro Cavallini, Duccio, Cimabue, numerose e di diversa natura sono le componenti classicistiche, formali e iconografiche, desunte sia da un rinnovato ...
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ANIMALI
J.P. Roux
Nell'iconologia e nell'iconografia dell'arte medievale gli a. rivestono un'importanza fondamentale, in un repertorio di straordinaria ricchezza cui va ascritta in primo luogo, verosimilmente, [...] contemporaneamente in Italia. Piuttosto che in Giotto, di cui pure Vasari racconta che sarebbe stato scoperto da Cimabue mentre disegnava dal vero le pecore a cui stava badando, raffigurazioni di a. naturalisticamente convincenti si trovano ...
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BIZANTINA, Arte
F. Panvini Rosati
L'impero bizantino nacque quando Costantino trasferì la sede del governo imperiale da Roma a Bisanzio, antica città greca sul Bosforo ribattezzata Costantinopoli e [...] al termine una connotazione decisamente negativa. Van Eyck figurava quale grande liberatore del Nord Europa, come, secondo il Vasari, Cimabue e Giotto lo erano stati per l'Italia. Una valutazione più positiva del 'grecismo' o 'bizantinismo' della ...
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PISTOIA
P. Carofano
(lat. Pistorium, Pistoriae, Pistoria)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, situata alle pendici dell'Appennino.
Urbanistica, architettura e scultura
Sorta come [...] , "Atti del Seminario di studio in ricordo di Maria Luisa Ferrari, Lecce 1988", Galatina 1991, pp. 37-74 (con bibl.); id., Un Cimabue per Piero de' Medici e il 'Maestro della Pietà di Pistoia', Prospettiva, 1992, 67, pp. 49-52; E. Neri Lusanna, Santa ...
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maesta
maestà (letter. ant. maiestà, maiestade, maiestate) s. f. [dal lat. maiestas -atis, der. di maior «maggiore»]. – 1. Gravità nobile e solenne, autorità, grandezza che una cosa ha in sé o nell’aspetto, tale da ispirare riverenza o stupefatta...
grido
s. m. [der. di gridare] (pl. le grida, dell’uomo; i gridi, degli animali, o anche dell’uomo, se isolati o comunque non considerati nel loro complesso). – 1. a. Voce (suono inarticolato, parola, esclamazione e sim.) emessa con forza,...