NAPOLITANO, Riccardo
Letizia Cortini
– Nacque a Napoli il 17 agosto 1928 da Giovanni e da Carolina Bobbio. Il padre, avvocato penalista, liberale, era amico di intellettuali antifascisti crociani.
Fin [...] documentario è la lezione di Cesare Zavattini, considerato dai documentaristi, non solo italiani, […] dalla grande stagione del cinemaneorealista in poi, il grande punto di riferimento, il maestro per eccellenza, per l’avvento e la realizzazione di ...
Leggi Tutto
The Best Years of Our Lives
Michele Fadda
(USA 1946, I migliori anni della nostra vita, bianco e nero, 172m); regia: William Wyler; produzione: Samuel Goldwyn; soggetto: dal romanzo in versi Glory for [...] i tentativi da parte di Hollywood, all'indomani del secondo conflitto mondiale e sull'eco delle prime prove del cinemaneorealista in Europa, di produrre pellicole di impegno civi-le, capaci di affrontare direttamente i problemi sociali dell'epoca ...
Leggi Tutto
Abuladze, Tengiz Evgen′evič
Vivia Benini
Regista cinematografico georgiano, nato a Kutaisi il 31 gennaio 1924 e morto a Tbilisi il 6 marzo 1994. Il suo stile si inquadra nella tipizzazione popolare [...] , che fu tacciato dalla critica ufficiale di 'difetti ideologici'. Ambientato in una luminosa Tbilisi e fortemente influenzato dal cinemaneorealista italiano (in particolare da Vittorio De Sica), è un film curiosamente 'silenzioso' (è per metà senza ...
Leggi Tutto
Germania anno zero
Carlo Lizzani
(Italia/Germania/Francia 1947, 1948, bianco e nero, 78m); regia: Roberto Rossellini; produzione: Roberto Rossellini, Salvo D'Angelo, Alfredo Guarini per Tevefilm/ Sadfi/UGC; [...] Antonioni, di Bergman, di Fellini.
Germania anno zero, dunque, come approdo estremo del cinemaneorealista, è già sulla linea di confine col grande cinema degli anni Cinquanta e Sessanta. Presa di distanza, addirittura, dal movimento innovatore che ...
Leggi Tutto
FARABOLA, Tullio, detto Farabolino
Italo Zannier
Figlio di Alessandro, detto Giuseppe, e di Ambrogina Zanardi, nacque a Milano il 12 ott. 1920.
Il padre Alessandro era nato il 12 dic. 1885 a Milano, [...] più credito e importanza. Esplorando i soggetti più significativi della realtà che lo circondava, gli stessi del coevo cinemaneorealista, il F. espresse al meglio la sua capacità di analisi delle vicende cruciali della società.
La sua fotografia ...
Leggi Tutto
Barboni, Leonida (detto Leo)
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Fiuminata (Macerata) il 23 novembre 1909 e morto a Roma il 6 novembre 1970. Fratello maggiore di E.B. Clucher, cioè Enzo Barboni [...] , Luchino Visconti e Vittorio De Sica, B. fu uno degli interpreti più raffinati dell'universo figurativo del cinemaneorealista e postneorealista, imponendo uno stile fotografico di tipo documentaristico anche a film che già si allontanavano dal ...
Leggi Tutto
Pinelli, Tullio
Serafino Murri
Autore teatrale e sceneggiatore, nato a Torino il 24 giugno 1908. Attivo nel cinema dai primi anni Quaranta, fra le collaborazioni più importanti e di lunga durata si [...] Lattuada in film quali Il bandito (1946) e Senza pietà (1948), di carattere affine per tematiche e stile al cinemaneorealista, sperimentando per altro verso il genere melodrammatico con Duilio Coletti, per il quale scrisse Adultera (1946), tratto da ...
Leggi Tutto
Calamai, Clara
Stefania Carpiceci
Attrice cinematografica, nata a Prato il 7 settembre 1915 e morta a Rimini il 21 settembre 1998. La sua personalità artistica si pone esattamente a metà tra il divismo [...] addomesticato e convenzionale degli anni Trenta e l'antiprofessionismo degli attori presi dalla strada del cinemaneorealista. Nel decennio 1938-1947 (in cui si concentra la maggior parte della sua filmografia) fu prima femme fatale, come nei film di ...
Leggi Tutto
Casadio, Aglauco
Flavio De Bernardinis
Regista e scrittore, nato a Faenza (Ravenna) il 23 novembre 1917. Autore di alcuni cortometraggi d'arte e d'argomento industriale e di due lungometraggi d'invenzione, [...] accolto come un originale tentativo, in chiave surreale e, al contempo, popolare, di rinnovare gli stilemi zavattiniani del cinemaneorealista: ma un simile esperimento, fra il picaresco e il poetico, non incontrò il favore del pubblico. C. diresse ...
Leggi Tutto
Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] , a partire dal 1942 si andò formando in Italia una scuola, il neorealismo cinematografico, destinata a esercitare una profonda influenza nella storia del cinema. Neorealismo in quanto propugnava la creazione di un c. ‘vero’, popolare e nazionale ...
Leggi Tutto
neorealista
s. m. e f. e agg. [der. di neorealismo] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neorealismo, in filosofia o nelle varie manifestazioni d’arte: le concezioni, la poetica dei n.; in funzione di attributo: i filosofi, gli scrittori...
cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...