Scrittore e sceneggiatore italiano (Luzzara 1902 - Roma 1989). Sceneggiatore di molti film di successo di V. De Sica (Sciuscià,1946; Ladri di biciclette, 1948), che ne fecero un punto di riferimento del neorealismo, connotò la propria produzione cinematografica e letteraria per la sua vena umoristica. Tra i suoi libri: Parliamo tanto di me (1931), Io sono il diavolo (1941).
Vita e opere
Già redattore ...
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Genitorialità
Giulio CesareZavattini
Il termine genitorialità è entrato nell'uso del linguaggio psicologico per indicare le interiorizzazioni che accompagnano la funzione biologica dell'essere genitori. [...] relationships, "Journal of the American Academy of Child Psychiatry", 1975, 14, pp. 387-421.
D. Norsa, G.C. Zavattini, Intimità e collusione. Teoria e tecnica della psicoterapia psicoanalitica di coppia, Milano, Cortina, 1997.
J.D. Osofski, R. Culp ...
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ITALIA
Roberto Almagià
Giovanni Tommasini
Lazzaro Dessy
Vincenzo Longo
Gino Ducci
Giuseppe Santoro
Roberto Tremelloni
Luigi Bernabò-Brea
Luigi Salvatorelli
Mario Torsiello
Aldo Garosci
Arnaldo [...] l’umorismo lessicale (un poco alla Dossi) e «macaronico» di C. E. Gadda, quanto quello lirico e larvale di CesareZavattini; Achille Campanile è parso invece accentuare le espressioni malinconiche o crepuscolari del suo riso. (E da lui e soprattutto ...
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La straordinaria, rapida diffusione della televisione, prima negli S.U.A. e poi via via negli altri paesi, a partire dall'immediato dopoguerra, e la contemporanea sensibile riduzione della frequenza del [...] formale; ma questa compiacenza non restava l'unico apporto dato da De Sica regista ai film scritti per lui da CesareZavattini, perché anzi, riproponendo e in un certo senso risolvendo a favore del regista la dibattuta questione del vero autore del ...
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TEATRO (XXXIII, p. 353; App. II, 11, p. 948)
Raul RADICE
Il teatro di prosa. - Mai come nell'ultimo decennio, in tutto il mondo, alla disamina, agli scritti, alle polemiche di cui è oggetto l'attività [...] un t. "presentista" s'ispirarono anche gli ultimi drammi di Cesare Giulio Viola (1887-1958).
Un posto inconfondibile occupa Eduardo De (Sacrilegio massimo e La scuola dei padri), CesareZavattini (Come si scrive un soggetto cinematografico), Giovanni ...
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Visconti, Luchino
Lino Miccichè
Regista cinematografico, teatrale e lirico, nato a Milano il 2 novembre 1903 e morto a Roma il 17 marzo 1976. Con la sua attività, intensa fino alla morte, comprendente [...] a ribadire che l'illusione di realtà del Neorealismo è, appunto, solo illusione: per cui V. ‒ in implicita polemica con CesareZavattini, ideatore del film ‒ rinunciando a dare il falso 'vero' cinematografico dà il vero 'fittizio' del teatro. In tale ...
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De Sica, Vittorio
Bruno Roberti
Nicoletta Ballati
Regista e attore teatrale e cinematografico, nato a Sora il 7 luglio 1901 e morto a Neuilly-sur-Seine (Île-de-France) il 13 novembre 1974. Grande autore [...] postbellica di un Paese materialmente e moralmente dilaniato. Grazie anche al contributo determinante dello scrittore e sceneggiatore CesareZavattini, che lavorò con lui in quasi tutti i suoi film, D. S. raggiunse la massima maturità artistica ...
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Camerini, Mario
Alessandra Cimmino
Regista cinematografico, nato a Roma il 6 febbraio 1895 e morto a Gardone Riviera (Brescia) il 4 febbraio 1981. Autore sensibile, dotato di malinconica ironia e di [...] gruppo di intellettuali collaboratori di C., in cui già si era inserito Ercole Patti, si arricchì della presenza di CesareZavattini, che firmò soggetto e sceneggiatura di Darò un milione, premiato alla Mostra del cinema di Venezia del 1936: la ...
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Ferreri, Marco
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico, nato a Milano l'11 maggio 1928 e morto a Parigi il 9 maggio 1997. Il suo approccio al cinema avvenne nel segno del grottesco e dell'humour [...] nel 1991 per La casa del sorriso.
Dopo i primi tentativi, falliti, di organizzare in ambito italiano, sulla scia di CesareZavattini, una serie di 'riviste filmate' del genere film-inchiesta (uscì solo il 'primo numero', il film collettivo L'amore in ...
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Bertolucci, Attilio
Arnaldo Colasanti
Poeta, nato a San Lazzaro (Parma) il 18 novembre 1911 e morto a Roma il 14 giugno 2000. Uno dei massimi scrittori italiani del 20° sec., padre dei registi Bernardo [...] di B.) tipico della visionarietà del cinema. L'interesse di B., condiviso negli anni Trenta con Pietro Bianchi e CesareZavattini, fu innanzi tutto per il cinema muto, che viene inteso come una forma compiuta di classicità: "Giovanna d'Arco ...
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