Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] ai suoi occhi, ma nel suo corpo. L'attore di teatro è un attore della replica. L'altro, l'attore di cinema, è attore del fatto compiuto. Nel cinema, l'attore di professione non è colui che sa l'arte di replicare di recita in recita, di anno in anno ...
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Pesaro, Mostra internazionale del nuovo cinema di
Lino Miccichè
Ideata e progettata a Roma da Lino Miccichè e da Bruno Torri alla fine del 1964, ma realizzata a Pesaro fin dalla prima edizione (29 maggio [...] esplicito o implicito ‒ di quel di-scorso con le realtà storiche, sociali, politiche, le quali a loro volta condizionavano il cinema e vi trovavano riflesso. Si vennero così educando due o tre generazioni di studiosi capaci di una nuova attenzione al ...
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Uruguay
Daniele Dottorini
Cinematografia
L'invenzione del cinema arrivò in U. il 18 luglio 1896, quando in una sala da ballo di Montevideo si effettuò la prima proiezione pubblica a pagamento di alcuni [...] 2001) di Juan Pablo Rebella e Pablo Stoll, e La espera (2002) di Aldo Garay appaiono segni di un nuovo cinema libero da schemi prefissati e da modelli da imitare, ma capace di reinventarsi, ulteriore sintomo della rinata vivacità della produzione del ...
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Moussinac, Léon
Daniele Dottorini
Critico e teorico del cinema francese, nato a Laroche-Migennes (Yonne) il 19 gennaio 1890 e morto a Parigi il 10 marzo 1964. Uno dei padri della critica e della teoria [...] Manifeste des Sept Arts. In M. l'opera teorica e critica andò di pari passo con l'attività di promozione del cinema. Membro del partito comunista francese (dal 1922 al 1933 fu il critico del quotidiano del partito "L'humanité"), si può annoverare ...
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di Renato Venturelli
Il cinema di genere a partire dagli ultimi anni del 20° sec. è stato sempre più dominato dalla politica hollywoodiana del blockbuster, vale a dire film ad alto budget lanciati con [...] ha continuato a restare in posizione secondaria. La vera, imponente novità sul piano internazionale è però costituita dall'esplosione del cinema di genere dell'Estremo Oriente, dove il Giappone ha imposto non solo i suoi film d'animazione ma anche i ...
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Compositore italiano di musica per il cinema (n. Roma 1946). Dai primi anni Settanta ha collaborato con numerosi registi italiani, radicando il proprio linguaggio nella tradizione nazionale e tuttavia [...] ). Sin dall'inizio della sua carriera ha affiancato al lavoro nel cinema quello per il teatro, scrivendo musiche di scena per gli spettacoli in forma teatrale trent'anni di musica per il cinema; Concha bonita (2003), forma di spettacolo a metà ...
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Kracauer, Siegfried
Lorenzo Dorelli
Sociologo, teorico del cinema e scrittore tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Francoforte sul Meno l'8 ottobre 1889 e morto a New York il 26 novembre 1966. [...] per rifugiarsi in Francia, dove sarebbe rimasto fino al 1941. Fu in questo periodo che nacque il progetto di un saggio sul cinema dell'epoca di Weimar, a cui K. avrebbe dedicato gran parte delle sue energie nella prima metà degli anni Quaranta, dopo ...
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Regista cinematografico e teatrale italiano (n. Piacenza 1939). L'orizzonte dei conflitti familiari, il gioco della sessualità, l'ombra della morte, la presenza costante della pratica psicoanalitica sono [...] della borghesia provinciale. Fu una sorta di film manifesto, prodotto a bassissimo costo, che ebbe un rilievo particolare nel cinema di quegli anni e che lasciò ampia traccia in seguito. Le opere posteriori ripropongono questa volontà di indagare il ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] . Contemporaneamente, si segnala l’eccezionale fioritura di una letteratura popolare con saldi legami con il giornalismo, il cinema, la radio, il fumetto (ricchissimo quest’ultimo nei suoi sviluppi) e più tardi, nel secondo dopoguerra, con ...
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Lenica, Jan
Alfio Bastiancich
Regista del cinema di animazione e illustratore polacco, naturalizzato francese, nato a Poznań il 4 gennaio 1928 e morto a Berlino il 5 ottobre 2001. Autore di cultura [...] Nel 1986 si trasferì in Germania, dove fino al 1994 insegnò alla Hochschule der Künste di Berlino. Dopo una lunga assenza dal cinema, a partire dal 1995 lavorò in Polonia alla realizzazione di Wyspa R.O. (L'isola R.O.), un mediometraggio che combina ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
tecnico
tècnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. technĭcus, gr. τεχνικός, der. di τέχνη «arte»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo alle applicazioni e realizzazioni pratiche di un’arte, di una scienza o di una disciplina, di un’attività: nozioni...