STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] di B. De Palma, un regista discontinuo ma, nei suoi momenti migliori, specie se a contatto con i miti più classici del cinema d'America, capace di esprimersi con la forza e anche il rigore necessari fino a darsi uno stile.
La commedia, dopo la morte ...
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Svezia
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema svedese si sviluppò con qualche ritardo rispetto a quello di altri Paesi nordici come la Danimarca. Intorno al 1913, tuttavia, entrò nel suo periodo aureo, [...] di Arne) e Sången om den eldröda blomman (1956, Il canto del fiore scarlatto), entrambi di Molander e già portati al cinema da Stiller. La grande casa di produzione svedese ebbe tuttavia la fortuna di realizzare gran parte dei film di Bergman, poco ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] del film drammatico ‒ di 1800 metri ‒ che viene dopo" (1920, poi in L. Delluc 1985, p. 34). E a proposito del cinema delle "eleganti cartoline": "meglio che questi eccessi tecnici rappresentino il capriccio ‒ o il genio ‒ di un solo regista e non lo ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] mantenuta una maggior libertà rispetto all'iconografia e all'ambientazione storica. Alla p. di Van Gogh e al mito di un cinema capace di riappropriarsi dello spazio della p. è dedicato un episodio del film Konna yume o mita (1990; Sogni) di Kurosawa ...
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Manifestazione cinematografica organizzata dal 1991 a Milano e promossa dalla ONG COE-Centro Orientamento Educativo. La rassegna, che ha cadenza annuale, intende promuovere presso il pubblico occidentale la conoscenza delle cinematografie, delle realtà e delle culture dei paesi dell'Africa, dell'Asia e dell'America Latina, potenziando inoltre il mercato e la distribuzione di tali cinematografie ...
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Iugoslavia
Eusebio Ciccotti
Cinematografia
Per 'cinema iugoslavo' si intende il cinema prodotto nella ex Iugoslavia o in parte di essa (dopo il 1991, infra) dal 1918 al 2002. Quando arrivò il cinema, [...] ) di Boris Jurjašević. Due esordi: il primo una storia on the road che fa tesoro dell'umorismo e delle strutture narrative del cinema americano; il secondo, tra fiaba e noir, segue il percorso di un giovane padre e marito tra gioco d'azzardo ed ex ...
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Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, [...] in casa un segnale nelle migliori condizioni di ricezione. E la t. generalista è stata chiamata a convivere con i nuovi media.
Il cinema non può comunque non essere, per la capacità di attrazione, per la forza della sua storia, ma anche per la sua ...
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Danimarca
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema danese si sviluppò assai presto e conobbe un periodo aureo nella prima metà degli anni Dieci, quando divenne, nonostante le limitatissime dimensioni del [...] di genio' del protagonista, che trovava la soluzione ricorrendo al buon senso o alla fantasia: da cui il nome di hyggefilm (cinema d'ingegno) dato a tale tipo di produzione popolare. L'esempio più eclatante di questa tendenza è De røde heste (1950 ...
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Filosofia
Redazione
Il rapporto tra filosofia e cinema
Filosofia del cinema, da una parte, ed estetica cinematografica, dall'altra, benché strettamente connesse e talora sovrapposte al punto che spesso [...] pensiero, ed è alla radice di una prospettiva come quella sviluppata da M. Heidegger.
Donde la domanda non solo e non tanto se il cinema abbia a che fare con il tempo e con le teorie filosofiche del tempo (ovviamente ha a che fare con l'uno e con le ...
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Francia
Paolo Marocco
Cinematografia
In F. nacque ufficialmente il cinema: il 28 dicembre 1895 i fratelli Louis e Auguste Lumière organizzarono al Grand Café di Parigi il primo spettacolo pubblico e [...] Il merito di uno stile assolutamente unico, distaccato e al contempo sacrale, spettò a Bresson, che attraversò illeso i capovolgimenti del cinema francese, da Le journal d'un curé de campagne (1951; Il diario di un curato di campagna) a Un condamné a ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
tecnico
tècnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. technĭcus, gr. τεχνικός, der. di τέχνη «arte»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo alle applicazioni e realizzazioni pratiche di un’arte, di una scienza o di una disciplina, di un’attività: nozioni...