Mezzo di prova disciplinato dagli artt. 218 e 219 c.p.p., con cui si accerta se un fatto sia avvenuto in un determinato modo. Consiste nella osservazione sperimentale di un accadimento attraverso la riproduzione [...] dà gli opportuni provvedimenti per lo svolgimento delle operazioni, ne dispone la documentazione, anche con apparecchiature cinematografiche, fotografiche e simili, al fine di valorizzare la natura dinamica dell’atto; provvede inoltre alla redazione ...
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Attore cinematografico inglese (n. Leeds 1943). Interprete emblematico degli umori ribelli del cinema inglese degli anni Sessanta e Settanta, dopo alcune prove significative (Poor cow, 1967; If..., 1968), [...] (2004); Halloween (2007); negli anni successivi ha inoltre partecipato a numerose serie televisive. Tra le sue interpretazioni cinematografiche più recenti occorre citare quelle nelle pellicole Barry Munday (2010), L.A., I hate you (2011), Silent ...
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MAGNI, Luigi
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico, nato a Roma il 21 marzo 1928. Affascinato dalle consuetudini e dagli umori antichi della sua città, M. ha ricavato da tale denso repertorio municipale [...] della tartaruga, 1964; La commedia di Gaetanaccio, 1978; La santa sulla scopa, 1986). Nella sua varia produzione cinematografica e televisiva le cornici storiche che lo attraggono possono essere la contemporanea (Faustina, 1968, storia di una romana ...
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Attrice cinematografica, nata a Lowell (Massachusetts) il 5 aprile 1908. Iniziò la sua carriera come artista teatrale, ma dal 1931 si dedicò completamente al cinema. Ricca di temperamento drammatico è, [...] il risultato di uno studio meticoloso e paziente. Insignita due volte del massimo premio dell'Accademia di scienze ed arti cinematografiche (nel 1935 per Dangerous e nel 1938 per Jezebel), fu segnalata quattro volte fra le dieci migliori attrici dell ...
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MONACO, Eitel
Barbara Corsi
– Nacque a Montazzoli (Chieti) il 16 maggio 1903 da Gaetano, agiato proprietario terriero, e da Caterina Recchia, ultimo di tre figli.
Per agevolare gli studi dei figli maschi, [...] Ueo, in Cinema nuovo, 25 maggio 1955, n. 59; Artefici del lavoro italiano, Roma 1956, s.v.; J. Gili, Stato fascista e cinematografia, Roma 1981, ad ind.; G.P. Brunetta, I cinquant’anni dell’ANICA, inserto Cinema d’oggi, 20 ott. 1994, n. 18-19; Id ...
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Qualsiasi oggetto materiale in grado di rappresentare e far conoscere un determinato fatto storico.
Diritto
Tipi di documenti
Il d. può essere costituito da un atto scritto che può assumere la forma dell’atto [...] ufficiale a ciò autorizzato (art. 2702 e seg. c.c.). Sono d. anche le riproduzioni fotografiche, informatiche o cinematografiche, e le registrazioni fonografiche (art. 2712 c.c.). D. informatico è quello che contiene «la rappresentazione informatica ...
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Attore inglese (n. Hursterpierpoint, Sussex, 1922 - Sussex 2008). Tra i principali interpreti shakespeariani, si è imposto nel 1946 in Love's labours lost, regia di P. Brook, da cui è stato diretto anche [...] teatrale, mentre il cinema gli ha riservato solo parti di secondo piano, come nel Henry V di K. Branagh (1989) e nel Hamlet di F. Zeffirelli (1990). Altre interpretazioni cinematografiche: Quiz show (1994); The crucible (La seduzione del male, 1996). ...
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Casa di produzione e distribuzione cinematografica italiana fondata nel 1975 da L. De Laurentiis insieme con il figlio A. De Laurentiis. Negli oltre trent’anni di attività, F. ha prodotto e/o distribuito [...] di spessore e commedie brillanti, ma anche produzioni leggere e di grande successo commerciale come il ciclo della “commedia di Natale” (ideato dallo stesso A. De Laurentiis, attuale presidente). F. possiede sei sale cinematografiche (Roma). ...
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CAFFÈ, Federico
Nicola Acocella
Nacque il 6 gennaio 1914 a Castellammare Adriatico (in seguito frazione del comune di Pescara) da Vincenzo, ferroviere, e da Erminia Montebello, secondo dei tre figli [...] ; per es., dal 1924 fu prima bigliettaio e poi contabile al cinema Excelsior di Pescara (una delle prime sale cinematografiche create in Italia).
Dopo aver frequentato le medie e le superiori presso l’Istituto tecnico per ragionieri Tito Acerbo ...
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Divismo
Samuel Thomas
Il fenomeno del d. è direttamente legato alla cultura di massa del Novecento e, in origine, al medium per eccellenza di questa cultura, il cinema. Nel 19° sec. erano già emerse [...] , gli artisti di scena May Irwin e John C. Rice. Secondo i suoi inventori e i commentatori del tempo, il cinematografo doveva servire a osservare i fenomeni naturali, a descrivere il movimento delle cose, a riprodurre la realtà nella sua effettiva ...
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cinematografare
v. tr. [der. di cinematografo] (io cinematògrafo, ecc.). – Ritrarre, una scena o un paesaggio, con una macchina da presa cinematografica.