Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] Film. Il cinema muto nel 1916, Parma 1980).
L. Delluc, Photogénie, Paris 1920.
S.A. Luciani, Verso una nuova arte: il cinematografo, Roma 1920.
B. Balázs, Der sichtbare Mensch, oder die Kultur des Films, Wien 1924.
A. Gerbi, Teorie sul cinema, in "Il ...
Leggi Tutto
Restauro e conservazione
Gianluca Farinelli
Davide Pozzi
La disciplina del restauro cinematografico è un territorio dai confini incerti, ancora privo di regole codificate, di metodologie condivise, [...] Ray e di Pursued (1947; Notte senza fine) di Raoul Walsh, grazie ai quali è stato possibile rivedere nelle sale cinematografiche di tutto il mondo due film ormai relegati alla sola fruizione televisiva.
Tra la fine del Novecento e gli inizi del ...
Leggi Tutto
Giappone
Donatello Fumarola
CinematografiaDalle origini alla Seconda guerra mondiale
di Dario Tomasi
Il cinetoscopio di Thomas A. Edison fu introdotto in G. nel novembre del 1896. Nel febbraio dell'anno [...] fu colpito da un terribile terremoto che distrusse buona parte della città di Tokyo. Per un breve periodo, l'industria cinematografica dovette trasferirsi a Kyoto, sino a quel momento la culla dei film in costume. La Shōchiku, guidata dall'abile Kido ...
Leggi Tutto
URSS
Mino Argentieri
Cinematografia
Alla definizione data da Lenin del cinema come l'arte di maggior rilievo per i comunisti si deve se intenti conoscitivo-propagandistici e creatività artistica non [...] ko dnej iz žizni I.I. Oblomova, 1980, Oblomov; Oči cërnye, 1987, Oci ciornie), pregiata quanto altre ne ha registrate la cinematografia sovietica (per es. Dama s sobačkoj, 1960, La signora dal cagnolino, di Chejfic), più che evocare un'età remota, ha ...
Leggi Tutto
Cina
Marco Pistoia
Cinematografia
Origini e primi sviluppi
Fatta eccezione per alcuni brani di uno spettacolo dell'Opera di Pechino (Dingjun shan, Il monte Dingjun, pièce teatrale interpretata dal celebre [...] il passato serve per il futuro, pp. 79-86 e di Zhang Nuanxin, Li Tuo, Il cinema cinese e l'evoluzione del linguaggio cinematografico, pp. 87-100).
Le cinéma chinois, éd. M.-C. Quiquemelle, J.-L. Passek, Paris 1985.
Il nuovo cinema cinese, a cura di M ...
Leggi Tutto
Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] i prosa v kinematografij (Poesia e prosa nel cinema); A.I. Piotrovskij, K teorij kino-žanrov (Sulla teoria dei generi cinematografici); E. Michajlov e A.N. Moskvin, Rol′ kino-operatora v sozdanij fil′ma (Il ruolo del cineoperatore nella costruzione ...
Leggi Tutto
Attrice teatrale e cinematografica, nata a Vigevano il 3 ottobre 1858 e morta a Pittsburgh (Pennsylvania) il 21 aprile 1924. Conquistata una grande fama a livello internazionale per le sue interpretazioni [...] 1916 ad Alassio, l'attrice si ferì leggermente il viso e, non volendo perciò apparire sullo schermo, rimandò ogni progetto cinematografico. Ripresa l'attività teatrale in Italia nel 1921, nel 1923 fu in tournée a Londra e Vienna. Recatasi negli Stati ...
Leggi Tutto
Takemitsu, Tōru
Marta Tedeschini Lalli
Compositore giapponese, nato a Tokyo l'8 ottobre 1930 e morto ivi il 20 febbraio 1996. Figura di spicco della musica giapponese del Novecento, collaborò intensamente [...] spazio nel lavoro compositivo, tanto per la sala da concerto quanto per il cinema. Anche nella musica cinematografica è presente l'impiego di strumenti tradizionali giapponesi in combinazione (e talvolta in contrapposizione) con strumenti occidentali ...
Leggi Tutto
Carney, Art (propr. Arthur William Matthew)
Serafino Murri
Attore cinematografico statunitense, nato a Mount Vernon (New York) il 4 novembre 1918. Approdato al cinema in tarda età, dopo una carriera [...] società che respinge da sé la vecchiaia. Dopo un ritorno alla televisione durato qualche anno, intervallato con efficaci prove cinematografiche da caratterista, tra le quali si deve ricordare almeno il rigido predicatore John Wesley Gore di W.W. and ...
Leggi Tutto
Falconi, Armando
Sisto Sallusti
Attore cinematografico e teatrale, nato a Roma il 10 luglio 1871 e morto a Milano il 10 settembre 1954. Si affermò nel teatro e nel cinema dando vita con la sua creativa [...] fra gli altri con Dora Menichelli Migliari, Paola Borboni, Sarah Ferrati, Evi Maltagliati. Dal 1931 ebbe inizio un secondo periodo cinematografico di F. che, con l'avvento del sonoro e all'apice della carriera teatrale, si lasciò attrarre, al pari di ...
Leggi Tutto
cinematografare
v. tr. [der. di cinematografo] (io cinematògrafo, ecc.). – Ritrarre, una scena o un paesaggio, con una macchina da presa cinematografica.