Regista cinematografico tedesco (n. Düsseldorf 1945), tra i più interessanti del nuovo cinema tedesco. Ha esordito nel lungometraggio con Summer in the city (1970). Attraverso il tema romantico del viaggio [...] come percorso interiore e di formazione, filtrato dalle suggestioni del road movie americano e della musica rock, attraverso la continua riflessione sul linguaggio del cinema come strumento di conoscenza ...
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Regista cinematografico statunitense (Kansas City 1925 - Los Angeles 2006). Personaggio atipico del panorama hollywoodiano, dagli anni Settanta A. portò avanti con coerenza la sua ricerca stilistica, sperimentando [...] Story (1957). Talento tra i più poliedrici, sembra avere però alcuni interessi costanti: da un lato la rivisitazione di generi cinematografici: Countdown (1968), That cold day in the park (1968), Mc Cabe and Mrs. Miller (I due compari, 1971), Thieves ...
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Saggista, critico cinematografico, teatrale e letterario (n. Gubbio 1937). Lavorò negli anni Cinquanta e Sessanta in campo pedagogico e sociale collaborando a importanti esperienze, come quella di D. Dolci [...] (come D. Ciprì e F. Maresco, R. Torre, M. Martone, P. Corsicato) impegnati nella ricerca di nuovi linguaggi cinematografici, o nella vicinanza a cineasti tardivamente riconosciuti o 'irregolari' come G. Amelio e S. Citti. Fondatore nel 1997 della ...
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). Attore cinematografico statunitense (n. Schenectady, New York, 1952). Interprete di personaggi ribelli e controversi, è stato uno degli attori più amati degli anni Ottanta del Novecento (Rumble Fish, [...] wrestler (2008) di Darren Aronofsky, film premiato con il Leone d'oro alla 65° Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, ha ottenuto con questa interpretazione un unanime consenso di pubblico e critica, vincendo il Golden Globe come ...
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Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense (n. Long Beach, Cal., 1942). Cineasta "di frontiera", nella sua opera difficilmente etichettabile supera e ridisegna continuamente i confini [...] sua opera si è distinta per uno stile teso e per un ritmo vertiginoso. La rivisitazione e la commistione dei generi cinematografici (il western, il poliziesco, la fantascienza, l'horror, il noir) hanno caratterizzato i successivi The driver (Driver l ...
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Attore e produttore cinematografico statunitense (n. New York 1939). Dotato di una grande presenza scenica e noto per la sua noncuranza nei confronti delle leggi dello show business, nel corso di una lunga [...] carriera ha saputo delineare con estrema efficacia i ruoli più disparati, sia come protagonista sia in parti minori, interpretando personaggi carismatici e di forte spessore caratteriale. Tra le sue recitazioni ...
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Attore cinematografico statunitense (n. Memphis 1937). Il suo stile recitativo, caratterizzato da un atteggiamento calmo e dignitoso e contraddistinto da una voce inconfondibilmente calda, lo ha reso probabilmente [...] il miglior attore afroamericano del cinema statunitense. Nel 2005 ha vinto il premio Oscar quale miglior attore non protagonista per Million Dollar Baby.
Dopo aver esercitato vari mestieri ma mai trascurando ...
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Attore, regista e sceneggiatore cinematografico austriaco naturalizzato statunitense (Vienna 1885 - Maurepas, Parigi, 1957). Autore maledetto del cinema muto, proiettò la settima arte verso una compiuta [...] confini col simbolismo e la cui straordinaria potenza espressiva impressero una svolta importante all'evoluzione della narrazione cinematografica (basti pensare all'uso innovativo degli ambienti naturali, della profondità di campo, ecc.), S. fu anche ...
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Regista cinematografico (Calanda, Aragona, 1900 - Città di Messico 1983), uno dei maggiori della storia del cinema. I primi tre film sono tre punti di riferimento obbligati: Un chien andalou (1929), sorta [...] di manifesto del surrealismo, L'âge d'or (1930), violenta polemica contro i valori consacrati, Las Hurdes (1932), spietata analisi di una zona sottosviluppata della Spagna. Regista sgradito, solo dopo ...
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Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico di Hongkong (n. Canton 1946). Memore delle tradizioni del musical hollywoodiano e dei film d'arti marziali, il suo cinema si è contraddistinto per il [...] modo coreografico in cui è rappresentata la violenza e, insieme, per una visione del mondo fondata su valori morali forti e immediati. Nel 2010 gli è stato conferito il Leone d'oro alla carriera alla Mostra ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...