Gabor, Zsa Zsa (propr. Gábor, Sari)
Francesco Costa
Attrice cinematografica ungherese, nata a Budapest il 6 febbraio 1917. Bionda, eccentrica, ironicamente voluttuosa, fu estremamente popolare nella [...] G. ha interpretato ruoli di donne avide di denaro o di aggressive seduttrici, nei quali ha mostrato di riconoscersi con allegro cinismo.
Debuttò in teatro a Vienna a quindici anni, e nel 1936 fu eletta miss Ungheria. Negli anni Quaranta si trasferì ...
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Cipri, Daniele
Ciprì, Daniele. – Regista e direttore della fotografia (n. Palermo 1962). In coppia con Franco Maresco (v.) ha dato vita all’esperimento televisivo di Cinico TV e a un’intensa produzione [...] ‘a parte’ popolato da derelitti, portatori di un grottesco tra comico e tragico, attori improvvisati della desolazione e del cinismo contemporanei. Nel 2008 la coppia si è divisa, ma prima C. e Maresco hanno girato insieme Il ritorno di Cagliostro ...
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Marthaler, Christoph
Marthaler, Christoph. – Regista teatrale e musicista svizzero (n. Erlenbach 1951). Dopo gli studi di musica si è formato a Parigi alla scuola di teatro di J. Lecoq. Ha raggiunto [...] di Zurigo, ma l’ambiente e il pubblico svizzero hanno accolto con freddezza le sue creazioni, grottesche e venate di cinismo, troppo distanti dai canoni spettacolari a cui erano abituati. Con la sua compagnia (e in particolare con la scenografa Anna ...
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PITIGRILLI
Siro Amedeo CHIMENZ
. Pseudonimo del giornalista e scrittore Dino Segre, nato a Torino il 6 maggio 1893. Redattore e collaboratore di alcuni giornali italiani e stranieri, direttore e fondatore [...] , mancando di ogni serio approfondimento e di ogni intima sofferenza, si risolvono in ironia superficiale e cinismo aforistico, di rado nella desolazione dello scetticismo.
Scritti: Oltre al profilo Amalia Guglielminetti (Milano 1919): Mammiferi ...
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telepopolo
(tele-popolo), s. m. (iron.) Il popolo televisivo, considerato come stereotipo della sensibilità culturale della massa degli spettatori.
• Ben tre dei quattro film italiani invitati al festival [...] ’anti-politica» (Messaggero, 3 ottobre 2009, p. 8, Primo Piano) • [tit.] Il telepopolo contraffatto [testo] [...] Con il cinismo che è proprio della demagogia, si suole blandire questo «pubblico popolare» come massima espressione dell’animo nazionale ...
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Oratore e uomo politico romano del sec. I a. C. Luogo e data di nascita ci sono ignoti. Discepolo di Cicerone, aveva subito da giovane il fascino di Catilina. Dopo un viaggio in Asia, iniziò nel 59 la [...] parte dei l. VIII della raccolta ciceroniana ad Familiares, e che ce lo rivelano osservatore acutissimo, ma scettico fino al cinismo, e scrittore di un'immediatezza, d'una vivacità e d'uno spirito non frequenti nella letteratura antica. Fu eletto ...
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Poeta (n. Siena prima del 1260 - m. tra il 1311 e il 1313). Dal 1281 (anno in cui prese parte alla campagna militare per la conquista del castello di Turri) al 1291 (anno in cui fu coinvolto nel processo [...] sue passioni. Nel passato, s'individuava romanticamente la fonte della poesia dell'A. in un drammatico contrasto, risolto in spavaldo cinismo, tra l'insopprimibile istinto e la coscienza dell'abiezione di esso. Ora si tende invece a veder nell'A. un ...
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Ai Weiwei.
– Artista concettuale cinese (n. Pechino 1957). Noto attivista per i diritti umani, A. opera nel campo della scultura, fotografia, architettura e installazioni. Si forma a Pechino alla Beijing [...] architecture awards. Dal 2006 pubblica il suo blog che sfida la censura e denuncia le ipocrisie e il cinismo del regime imponendosi all'attenzione mondiale come una delle testimonianze culturali e politiche più coraggiose del suo Paese. Nel ...
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. Famiglia di artisti, che per quattro generazioni ha dato all'Italia attori, drammaturghi, librettisti, poeti, musicisti, cantanti, pittori, scenografi, miniaturisti. Il capostipite, Vincenzo, nato a [...] vi fu per un trentennio il più acclamato dei pulcinella. Un pulcinella che non solo era dicitore di detti, nel loro paradossale cinismo, non privi di profondità (p. es. "L'onore è un umore malinconico inventato dai vecchi per toglier gusto ai giovani ...
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MENIPPEA, Satira (Satyre Ménippée)
Ferdinando Neri
Libello anonimo, che contiene la parodia degli Stati generali convocati a Parigi dai capi della Lega il 10 febbraio 1593; esso rappresenta l'opinione [...] , luogotenente generale del regno; il legato pontificio; il rettore dell'università di Parigi) discorsi immaginari d'uno sfacciato cinismo, mentre il rappresentante del terzo stato (D'Aubray) parla con sincera e commossa eloquenza a favore del paese ...
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cinismo
s. m. [dal lat. tardo cynismus, gr. κυνισμός; v. cinico]. – 1. non com. La dottrina e la setta dei filosofi cinici. 2. Comportamento da persona cinica; impudente ostentazione di disprezzo verso le convenienze e le leggi morali e verso...
cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...