Ferreri, Marco
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico, nato a Milano l'11 maggio 1928 e morto a Parigi il 9 maggio 1997. Il suo approccio al cinema avvenne nel segno del grottesco e dell'humour [...] palloncino risulti gonfiato al massimo senza scoppiare) che lo porterà al suicidio in un finale che è un trionfo di crudele cinismo. Dopo Marcia nuziale (1966), altro film a episodi tutti diretti da F. pur con esiti alterni, L'harem (1967) segnò una ...
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Double Indemnity
Piera Detassis
(USA 1943, 1944, La fiamma del peccato, bianco e nero, 106m); regia: Billy Wilder; produzione: Joe Sistrom per Paramount; soggetto: dall'omonimo romanzo di James M. Cain; [...] convenzioni, senza un errore o un cedimento, intenti a restituire, con poche parole, il male e la disillusione, il cinismo come unico compagno della lussuria. Non si può non rimanerne soggiogati. "Come potevo sapere che il delitto ha qualche volta ...
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Die Ehe der Maria Braun
Serafino Murri
(RFT 1979, Il matrimonio di Maria Braun, colore, 120m); regia: Rainer Werner Fassbinder; produzione: Michael Fengler per Albatros/Trio-Film/WDR; soggetto: Rainer [...] della Germania, narrato con grandi ellissi cronologiche, e fonde inscindibilmente in ognuno dei suoi sfaccettati personaggi romanticismo e cinismo, coraggio e viltà, in un orizzonte crudo di sopravvivenza, dove non esiste redenzione. Di fatto, ogni ...
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Regista e operatore cinematografico statunitense, nato a Pasadena (California) il 23 febbraio 1889 e morto a Cottonwood (Arizona) il 6 gennaio 1949. Attivo fin dai tempi del muto, F. ha costituito un esempio [...] fatto di dolorose malinconie (si pensi alla leggerezza con la quale viene raccontata una vita non vissuta, scandita dal cinismo dello star system in Bombshell) e di indagini morali, come sempre più spesso avverrà anche nei successivi film pervasi ...
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Sciuscià
Mino Argentieri
(Italia 1946, bianco e nero, 93m); regia: Vittorio De Sica; produzione: Paolo William Tamburella per Alfa Cinematografica; sceneggiatura: Sergio Amidei, Adolfo Franci, Cesare [...] stessi, traditi, umiliati, ingannati, uccisi dal mondo degli adulti. La requisitoria è aspra e investe, oltre al cinismo e all'indifferenza degli individui, le istituzioni: la giustizia ingiusta degli adulti, il reclusorio come scuola di delinquenza ...
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Piccoli, Michel (propr. Jacques Daniel Michel)
Paolo Marocco
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Parigi il 27 dicembre 1925. Interprete singolare dalla lunga e ricca carriera (ha recitato [...] da Ferreri, per il quale P. ricoprì ruoli di alti prelati e agiati professionisti, in bilico fra humour nero e cinismo surreale; tra le numerose prove si ricordano: Dillinger è morto (1969), L'udienza (1972), La cagna (1972), La grande bouffe ...
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The Narrow Margin
Mario Sesti
(USA 1952, Le jene di Chicago, bianco e nero, 70m); regia: Richard Fleischer; produzione: Stanley Rubin per RKO; soggetto: Martin Goldsmith, Jack Leonard; sceneggiatura: [...] con Fleischer, gravita interamente intorno a questo conflitto portandolo alle estreme conseguenze. Il contrasto tra il cinismo dei criminali e la dedizione dei poliziotti, l'opportunismo delle istituzioni e il sacrificio taciturno del protagonista ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] 'artista e della sua modella in sculture di legno policromo e fotografie ritoccate con l'aerografo.
Insieme al cinismo brutale della commodity sculpture negli anni Ottanta emerse anche un opposto e vigoroso sforzo di affermazione della persistente ...
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Giovanile, cinema
Federico Chiacchiari
L'espressione cinema giovanile, o youth movie, non delimita semplicemente uno specifico genere né un periodo della storia della produzione cinematografica, quanto [...] aveva in sé la rabbia e la violenza di un Marlon Brando, la delusione e il tormento di un Montgomery Clift e il cinismo e la fredda disperazione di Holden Caulfiend, il protagonista del romanzo di Salinger. Nel 1956, un anno dopo la morte dell'attore ...
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Wilder, Billy (propr. Samuel)
Leonardo Gandini
Regista e sceneggiatore cinematografico austriaco, di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato a Sucha, nella Galizia austroungarica (od. Polonia) [...] di Charles Lindbergh (James Stewart), venne sostituito da I.A.L. Diamond, forse più adatto del predecessore al crescente cinismo del regista, a partire dalla commedia venata di malinconia Love in the afternoon (1957; Arianna). Dalla seconda metà ...
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cinismo
s. m. [dal lat. tardo cynismus, gr. κυνισμός; v. cinico]. – 1. non com. La dottrina e la setta dei filosofi cinici. 2. Comportamento da persona cinica; impudente ostentazione di disprezzo verso le convenienze e le leggi morali e verso...
cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...