PANCIROLI, Guido
Giovanni Rossi
PANCIROLI (Panzirolus), Guido. – Nacque a Reggio Emilia il 17 aprile 1523, figlio di Alberto, giurista rinomato nella sua città (come attestato dallo stesso Guido nel [...] un compenso di 1000 scudi annui, salito a 1200 nel 1595.
Nel panorama della giurisprudenza italiana del secondo Cinquecento Panciroli si distinse per lo sforzo costante di rendere permeabile la cultura del giurista al sapere umanistico e storico ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] . Tale è il caso p. es. della favola pastorale Gl'Intricati, di Alvise Pasqualigo (Venezia 1581). Sul finire del Cinquecento e nei primi anni del Seicento, sorgono i primi autori dialettali bolognesi: Giulio Cesare Croce e Adriano Banchieri (più noto ...
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CALCAGNINI, Celio
Valerio Marchetti
Nato a Ferrara il 17 sett. 1479 da una facoltosa famiglia dell'aristocrazia di servizio presso la corte estense, era figlio naturale del protonotario apostolico Calcagnino [...] (22 dic. 1509). Entrò così a contatto con una delle più colte e vive corti letterarie del primo Cinquecento italiano, stringendo cordiali rapporti - tra gli altri - con Ludovico Ariosto e impegnandosi, come poeta cortigiano, nella produzione ...
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FERRARIS, Giampietro
Cristina Bukowska Gorgoni
Nacque a Pavia intorno al 1364 da Agostino, appartenente ad una famiglia di giuristi: sia il padre sia lo zio paterno Avogario erano professori di diritto [...] , Frankfurt am Main 1979, p. 48 s. n. 125; A. C. Cavagna, Libri e tipografi a Pavia nel Cinquecento, Milano 1981, p. 290 s. n. 515; A Cathalogue of canon and Roman law manuscripts in the Vatican Library, Città del Vaticano 1987, p. 143; L. F ...
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MELS, Paolo
Elena Bonora
MELS (Melso), Paolo (al secolo Giovanni). – Nacque a Udine nel 1500 da Odorico, dei signori di Mels e di Colloredo, e da Tranquilla di Castello, entrambi appartenenti alla nobiltà [...] XVI, in Archivio storico italiano, s. 4, 1881, t. 8, pp. 19-64, 335-365; O.M. Premoli, Storia dei barnabiti nel Cinquecento, Roma 1913, ad ind.; G. Boffito, Scrittori barnabiti…, II, Firenze 1934, pp. 470-472; P. Paschini, Crisi di coscienza di un ...
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FOSCARINI, Sebastiano
Franco Bacchelli
Figlio di Pietro (chiamato sempre dal Sanuto "el dotor", per distinguerlo da un omonimo, figlio di Nicolò, vicesopracomito) e di Chiara Querini Stampalia, nacque [...] " di G. Contarini, in Riv. di storia della Chiesa in Italia, XIII (1959), pp. 391-396; Id., Un nunzio pontificio a Venezia nel Cinquecento (G. Aleandro), Venezia-Roma 1960, pp. 76, 115, 122, 126; B. Nardi, Saggi sulla cultura veneta del Quattro e ...
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MONTALTO, Vincenzo
Stefano Tabacchi
– Nacque verso il 1680 nella diocesi di Taranto. Laureato in teologia e diritto civile e canonico, si qualificava sacerdote e protonotario apostolico.
Dal 1717 fu [...] della S. Sede che, del resto, erano in contraddizione con le politiche ecclesiastiche affermatesi in quell’area sin dal Cinquecento. Perciò, pur cercando di influenzare le autorità austriache, nell’agosto-settembre 1731 il M. scrisse più volte a Roma ...
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giusnaturalismo
Termine derivato dalla locuzione latina jus naturale, «diritto naturale». Corrente filosofico-giuridico-politica fondata sul presupposto dell’esistenza di un diritto naturale, sulla cui [...] razionali e immanentistiche. Storicamente, l’esigenza di universalità dei giusnaturalisti fu generata dalle guerre di religione del Cinquecento e Seicento, che spinsero a cercare nuove basi per la convivenza dei popoli, venuto meno l’universalismo ...
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Sovranità
Danilo Zolo
(XXXII, p. 188)
Le diverse concezioni della sovranità
Alla fine del 20° secolo è necessario considerare un fattore che accentua la crisi dell'idea europea di sovranità: il processo [...] . Bodin e Th. Hobbes, che hanno caratterizzato i regimi assolutistici delle grandi monarchie nazionali, consolidatesi in Europa fra il Cinquecento e il Settecento. Con la seconda si designano le concezioni della s. statale che sono proprie dei regimi ...
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TRUFFA
Giovanni Novelli
. La truffa è il delitto che è commesso da chiunque con artifizî o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno (art. 640 [...] con altrui danno inducendo alcuno in errore. La pena è della reclusione da sei mesi a tre anni e della multa da lire cinquecento a diecimila; è della reclusione da uno a cinque anni e della multa da lire tremila a quindicimila, se il fatto è commesso ...
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cinquecento
cinquecènto agg. num. card. [comp. di cinque e cento], invar. – 1. Numero formato da cinque volte cento, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 500, nella numerazione romana D): alla velocità di c. km orarî. 2. Come s. m....
cinquecentista
agg. e s. m. e f. [der. di cinquecento] (pl. m. -i). – Del Cinquecento, vissuto nel Cinquecento (cioè nel sec. 16°); si dice comunem. di scrittori o artisti: i poeti c.; uno scultore c.; i nostri maggiori c.; anche, come sost.,...