Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] lo più da Cividale (R. Pellegrini 1987: 56-71).
L’uso letterario del friulano ebbe uno sviluppo importante nel Cinquecento, con alcuni scrittori provenienti da diverse aree del Friuli (Giovan Battista Donato, Girolamo Sini, Girolamo Biancone, Nicolò ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] (1612) del Vocabolario degli Accademici della Crusca, che per altro si riallacciava alla teoria cortigiana del primo Cinquecento (➔ accademie nella storia della lingua; ➔ cortigiana, lingua). Molto note, infine, sono le riflessioni sul tema di ...
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MANCINELLI, Antonio
Carla Mellidi
Nacque a Velletri, nel 1452, secondogenito di Giovanni e di Angela Pesanti.
Principali fonti sul M. sono le sue stesse opere, in cui egli profuse notizie autobiografiche. [...] e Settecento anche i suoi versi godono di una certa fama, tanto da venire annoverato tra i poeti illustri del Cinquecento nelle Delitiae CC Italorum poetarum huius superiorisque aevi illustrium (II, Francoforte s.M. 1608, pp. 6, 11) raccolte da ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] napoletana. Giulio Cesare Cortese e Giovan Battista Basile. Pompeo Sarnelli, in Malato 1995-2004, vol. 5º (La fine del Cinquecento e il Seicento), pp. 813-867.
Haller, Hermann W. (2002), La festa delle lingue. La letteratura dialettale in Italia ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] forma letteraria è alla base di quella che è diventata lingua nazionale e standard. I volgari italiani medievali, quando nel Cinquecento uno di essi è stato promosso a lingua, sono diventati dialetti (Alinei 1984). Dialetto è infatti una nozione che ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] : «la stagione di un Petrarca non tradito, precisamente in concomitanza col Boccaccio (un Boccaccio ciceronizzato) è, cosa risaputa, il Cinquecento bembesco» (Contini 1970: 191).
Già l’aldina del 1501 (seguita di un anno da Le terze rime di Dante ...
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Il termine onomastica (dal gr. onomastikḗ (tékhnē) «arte del denominare», a sua volta da ónoma «nome») nell’accezione moderna e specialistica designa la scienza che studia i nomi propri nel loro complesso [...] adibiti alla pubblica esecuzione di intrattenimenti ludici, agonistici e teatrali», in particolare quelli di Roma, a partire dal Cinquecento, si è occupato Raffaelli (2009): tra le classificazioni proposte vi è quella che considera i nomi suddivisi ...
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Il più antico tra i testi italiani noti, redatto per finalità pratiche, è anche la prima delle testimonianze sul linguaggio marinaresco volgare. Si tratta del cosiddetto Conto navale pisano, elenco di [...] , Annette (2004), Thomaso Porcacchis “L’Isole piu famose del mondo”. Zur Text- und Wortgeschichte der Geographie im Cinquecento (mit Teiledition), Tübingen, Niemeyer.
Nesi, Annalisa (2003), Duemila e dintorni. Cambiamenti in atto nel lessico tecnico ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] «Studi di filologia italiana» 13, 1955, pp. 259-296).
Richardson, Brian (2008), Dalla metà del Quattrocento alla metà del Cinquecento, in Storia della punteggiatura in Europa, a cura di B. Mortara Garavelli, Roma - Bari, Laterza, pp. 99-121.
Serianni ...
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Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] le scritture volgari era diffusa in Toscana la grafia ‹uu›, già presente nei documenti del Quattrocento e nelle stampe del Cinquecento, in alcune parole nelle quali ha poi rappresentato la ‹u› approssimante (ad es. uuomo, uuovo). Oggi la fricativa ...
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cinquecento
cinquecènto agg. num. card. [comp. di cinque e cento], invar. – 1. Numero formato da cinque volte cento, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 500, nella numerazione romana D): alla velocità di c. km orarî. 2. Come s. m....
cinquecentista
agg. e s. m. e f. [der. di cinquecento] (pl. m. -i). – Del Cinquecento, vissuto nel Cinquecento (cioè nel sec. 16°); si dice comunem. di scrittori o artisti: i poeti c.; uno scultore c.; i nostri maggiori c.; anche, come sost.,...