Fratello (Aiaccio 1775 - Viterbo 1840) di Napoleone I; fatti gli studi in Francia, ritornato in Corsica nel 1789, vi divenne uno dei più calorosi giacobini, in amicizia con F. Buonarroti e ben presto con [...] Robespierre, poi commissario di guerra presso l'esercito del Reno (1795) e in Corsica (1796). Deputato del Consiglio dei Cinquecento dal 1798, preparò come presidente il colpo di stato del 18 brumaio, che riuscì grazie alla sua risolutezza. Ministro ...
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Generale (Limoges 1762 - Parigi 1833). Volontario nella guerra d'indipendenza nordamericana, si distinse poi nelle guerre della Rivoluzione, raggiungendo già nel 1793 il grado di generale; fu successivamente [...] di Fleurus, 1794) e del Danubio. Nel marzo 1797, rientrato in patria, fu eletto deputato all'Assemblea dei Cinquecento, della quale fu anche presidente; fece approvare la legge sulla coscrizione obbligatoria. Sebbene avesse disapprovato il colpo di ...
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Sobhuza II
Re (ngwenyama) dello Swaziland (Zombodze 1899-Mbabane 1982). Proclamato re all’età di quattro mesi, all’epoca della guerra anglo-boera, fu incoronato nel 1921 e regnò fino alla morte. Guidò [...] 1968, ma nel 1973 sospese la Costituzione e assunse il potere assoluto. Il suo lunghissimo regno e i numerosissimi matrimoni (ebbe oltre cinquecento figli) consolidarono la presa del clan regale Dlamini sulla società swazi. Gli succedette Mswati II. ...
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Uomo politico francese (Saint - Jean - Chambre, Ardèche, 1756 - Parigi 1826); di famiglia protestante, avvocato al Parlamento di Parigi, deputato del Terzo Stato agli Stati Generali del 1789, fu membro [...] Comitato di salute pubblica e, alla Convenzione, fu relatore della costituzione del 1795. Deputato al Consiglio dei cinquecento e ormai incline a sentimenti monarchici, fu condannato, dopo il 18 fruttidoro, alla deportazione. Liberato da Napoleone ...
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ALESSANDRO de' Medici, primo duca di Firenze
Giorgio Spini
Fu considerato, nell'ambito della famiglia medicea, figlio naturale di Lorenzo duca di Urbino, nipote del Magnifico. Corse però largamente [...] al 1512 la data di nascita di A., che tradizionalmente soleva assegnarsi al 1510. Infondata viceversa èl'altra diceria corsa nel Cinquecento che la madre di A. fosse una schiava mora: è provato che essa fu, invece, una servente della famiglia Medici ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] paesi europei.
I suoi limiti cronologici possono fissarsi con buona approssimazione tra la metà circa del Trecento e la fine del Cinquecento, anche se alcuni studiosi tendono a circoscrivere l’arco cronologico tra il 1400 e il 1550, altri tra il 1492 ...
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Rivoluzionario (Sainte-Menehould, Marna, 1763 - Mâcon 1824). Maestro di posta nella sua città natale al momento della tentata fuga di Luigi XVI (1791), riconobbe il sovrano e ne determinò l'arresto a Varennes. [...] Nord, fu catturato nell'ott. 1793 dagli Austriaci e riebbe la libertà solo nel 1795. Membro del Consiglio dei Cinquecento, fu compromesso nella congiura di Babeuf. Evaso prima del processo, poi assolto, fu con Napoleone sottoprefetto, e, nei Cento ...
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GALASSI, Vincenzo
Roberto Ligia
Nacque a Cascia nel 1771. Dopo aver militato al servizio del re di Spagna, dove rimase per un anno e mezzo, nell'ottobre 1791 entrò nell'esercito pontificio, assumendo [...] segnalò per le proprie buone attitudini militari quando, con i suoi uomini, vanificò il tentativo di fuga di circa cinquecento reclusi, che erano evasi dal carcere di Civitavecchia dopo essersi impossessati delle armi custodite nell'armeria; il G. li ...
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Enrico VIII, re d'Inghilterra
Silvia Moretti
Il re che si mise a capo della Chiesa inglese
Nel 1534 il re d'Inghilterra Enrico VIII uscì dalla Chiesa di Roma e diede vita alla Chiesa anglicana, di cui [...] 'intolleranza dell'epoca va ricordato l'inglese Tommaso Moro, cancelliere di Enrico VIII, uno dei grandi intellettuali europei del Cinquecento, amico di Erasmo da Rotterdam, che rifiutò di aderire all'Atto di supremazia e fu per questo condannato a ...
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Storico italiano (n. Torino 1939), figlio di Leone e di Natalia. Si è occupato prevalentemente di storia della mentalità e della cultura popolare tra il 16º e il 17º sec., con particolare attenzione ai [...] europee presso la Normale di Pisa.
Tra le sue opere si ricordano: I benandanti. Stregoneria e culti agrari tra Cinquecento e Seicento (1966); Il nicodemismo. Simulazione e dissimulazione religiosa nell'Europa del '500 (1970); Il formaggio e i vermi ...
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cinquecento
cinquecènto agg. num. card. [comp. di cinque e cento], invar. – 1. Numero formato da cinque volte cento, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 500, nella numerazione romana D): alla velocità di c. km orarî. 2. Come s. m....
cinquecentista
agg. e s. m. e f. [der. di cinquecento] (pl. m. -i). – Del Cinquecento, vissuto nel Cinquecento (cioè nel sec. 16°); si dice comunem. di scrittori o artisti: i poeti c.; uno scultore c.; i nostri maggiori c.; anche, come sost.,...