Pittore (Taverna 1613 - La Valletta 1699). Personalità complessa, ebbe una sostanziale organicità di stile. Il suo eclettismo apparente è dato, infatti, dal desiderio di raggiungere rapidamente larghi [...] effetti decorativi sulla traccia dei Veneti dell'ultimo Cinquecento; l'elemento vitale del suo stile sta invece nel proporsi, con chiara visione pittorica, il fondamentale problema chiaroscurale, che, sulle orme del Caravaggio, attraverso G. B. ...
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GENNARI
Nora Clerici Bagozzi
Famiglia di pittori di osservanza guercinesca operanti a Cento e a Bologna tra la fine del XVI e il XVIII secolo. Forse di origine romana, la famiglia risulta documentata [...] dell'epoca, anche la tela va considerata di questo più anziano pittore di origine toscana che, nella seconda metà del Cinquecento, fu attivo fra Bologna e Cento, dove dal 1588 diresse una scuola di pittura. Le opere di Giovanni Battista mostrano ...
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CURTI (Corte, Dalla Corte, Della Corte), Giuseppe
Enrico Maria Guzzo
Figlio di Giacomo, come risulta dall'unica indicazione di archivio oggi nota, un estimo del 1605, in cui è segnalato a Verona in [...] C. dalla zona lombarda dei laghi, provenienza probabile perché comune a molte famiglie di artisti operanti a Verona nel Cinquecento (un non meglio specificato "Thomaso quondam Jacopo" è citato venticinquenne in una Anagrafe del 1557, in contrada Sant ...
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LUINI, Aurelio
Pietro Marani
Figlio di Bernardino e di Margherita Lomazzo, nacque a Milano nel 1530.
Quarto figlio di Bernardino, era fratello di Tobia, Evangelista e Giovan Pietro. Lavorò con quest'ultimo, [...] e manierismo, a cura di M. Gregori, Cinisello Balsamo 1998, pp. 265 s., 277; Id., in Rabisch. Il grottesco nell'arte del Cinquecento. L'Accademia della Val di Blenio. Lomazzo e l'ambiente milanese (catal., Lugano), a cura di G. Bora - M. Khan-Rossi ...
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CORSI, Iacopo
Paolo Malanima
Nacque a Firenze il 17 luglio 1561 da Giovanni di Jacopo (da non confondere col celebre Giovanni di Bardo, morto nel 1547) e da Alessandra di Simone della Gherardesca.
La [...] Rinuccini, del Caccini, quali promotori delle prime esperienze nel campo della "musica scenica".
Già durante gli anni '80 del Cinquecento il C. appare legato da vincoli di amicizia ad esponenti di primo piano della cultura fiorentina e soprattutto ai ...
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Teologo e predicatore agostiniano (Cascante, Navarra, 1530 circa - Barcellona 1589), discepolo di Luis de León, prof. di teologia a Salamanca; autore della Conversión de la Magdalena (1588), che ne rivela [...] il temperamento ascetico formatosi nella esperienza mistica del Cinquecento spagnolo. Ma l'opera è anche importante per la prosa scintillante e pittorica, e per la difesa della lingua castigliana, sicché può considerarsi una delle più significative ...
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Filosofo (Firenze 1466 - ivi 1522). Discepolo e successore di Marsilio Ficino nello studio fiorentino. Scrisse De amore, in 3 libri, e Panegyricus in amorem, da lui stesso tradotti in volgare; da lui ebbe [...] impulso la letteratura erotico-platoneggiante del Cinquecento. ...
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GINAMMI, Marco
Lucinda Spera
Nacque a Venezia nel 1590 da Bartolomeo. La famiglia, originaria di Lavenone, nel Bresciano, si era trasferita nella città lagunare per le possibilità imprenditoriali che [...] sole, appoggiata a un'ancora) e il motto, "in Deo est spes mea". Tale impresa, già utilizzata da altri nel Cinquecento, sopravvisse per tutto il secolo XVII, anche dopo la cessazione dell'attività dell'azienda, e potrebbe essere stata ispirata da una ...
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ALBICANTE, Giovanni Alberto
Alberto Asor Rosa
Letterato milanese del sec. XVI, ebbe larga fama ai suoi tempi ed ha lasciato traccia di sé in alcune aspre polemiche con i più famosi avventurieri della [...] penna del Cinquecento, l'Aretino e il Doni. Fu chiamato dai suoi avversari "il Meschino" e "il Furibondo",ed egli stesso amò firmarsi "il Bestiale", quasi a testimoniare la violenza della sua indole.
Nel 1538 diede alla luce la sua prima opera, La ...
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Letterato (Cagli 1504 circa - Venezia 1573); a Roma dal 1532, svolse incarichi di notevole importanza presso la Curia; trasferitosi (1559) a Venezia, lavorò soprattutto per editori; importanti sono le [...] raccolte da lui curate di Rime e di Lettere del Cinquecento. Di suo lasciò, fra l'altro, un Ragionamento sulla eccelleza e perfezione della storia (1559) e una Vita di Irene da Spilimbergo (1561). ...
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cinquecento
cinquecènto agg. num. card. [comp. di cinque e cento], invar. – 1. Numero formato da cinque volte cento, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 500, nella numerazione romana D): alla velocità di c. km orarî. 2. Come s. m....
cinquecentista
agg. e s. m. e f. [der. di cinquecento] (pl. m. -i). – Del Cinquecento, vissuto nel Cinquecento (cioè nel sec. 16°); si dice comunem. di scrittori o artisti: i poeti c.; uno scultore c.; i nostri maggiori c.; anche, come sost.,...