Spiegazione e comprensione
Raymond Boudon
Introduzione
I termini 'spiegazione' e 'comprensione', ai quali si deve aggiungere 'interpretazione', hanno una notevole importanza nel dibattito sulle scienze [...] al positivismo, ma ciò significa che egli si oppone a un particolare positivismo, quello del CircolodiVienna, e non accetta la teoria della scienza di Carnap. Ciononostante Popper è stato spesso considerato positivista, e a buon diritto se con ciò ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il neoilluminismo italiano
Massimo Mori
Un’esperienza breve e coraggiosa
Sebbene sia preceduta da un lungo periodo di gestazione, del quale è difficile determinare l’ampiezza, sia cronologica sia geografica, [...] aveva avviato un sodalizio intellettuale con Geymonat, già noto per aver diffuso in Italia la conoscenza del CircolodiVienna, con alcuni esponenti del quale, soprattutto Moritz Schlick, aveva avuto contatti diretti in un soggiorno nella capitale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Idealismo e non idealismo
Michele Ciliberto
Sulla filosofia italiana dall’inizio del 20° sec. al 1945 pesano tre pregiudizi di cui occorre liberarsi: la contrapposizione frontale tra Ottocento e Novecento, [...] differenti, come Ludovico Geymonat, il quale stabilisce solidi contatti con il CircolodiVienna, avviando una ricerca che sarebbe stata fondamentale per il costituirsi in Italia di una moderna filosofia della scienza, estranea, come si è detto, al ...
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verificazione
verificazióne [Der. del part. pass. verificatus di verificare (→ verifica)] [LSF] Atto ed effetto del verificare; l'effetto è propr. la verifica, ma questo termine è oggi inteso come sinon. [...] verificarlo (v. epistemologia: II 435 f). La formulazione di tale principio è dovuta ai filosofi neopositivisti del CircolodiVienna, che cercarono di fissare un criterio di significatività che distinguesse gli enunciati scientifici (verificabili e ...
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circolocìrcolo [Der. del lat. circulus] [LSF] Il termine, accompagnato da opportune qualificazioni, è usato, oltre che in signif., propri e figurati, der. da quello geometrico, anche per indicare strumenti [...] al semiasse maggiore dell'orbita medesima, che interviene nella definizione dell'anomalia eccentrica. ◆ [FAF] C. diVienna: nato intorno alla rivista Erkenntnis ("conoscenza", 1929), raccolse studiosi del nascente empirismo logico, poi trasferitisi ...
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Il Rinascimento. L'astronomia
J.V. Field
L'astronomia
Gli storici dell'arte e delle discipline umanistiche si sentirebbero forse a proprio agio definendo 'Rinascimento' il periodo che va dal 1400 al [...] molto probabile che a motivare questa scelta fosse la fama diVienna in campo astronomico. Uno degli studiosi più in vista del cerchio deferente. Questo era, infatti, il genere di moto circolare usato dagli astronomi; il punto rispetto al quale la ...
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Fenomenologia
Herman L. Van Breda
di Herman L. Van Breda
Fenomenologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Itinerario fenomenologioo di Husserl. 3. La fenomenologia pura di Husserl. 4. La fenomenologia filosofica [...] il 1933, mentre era professore a Vienna. Anche il filosofo russo D. Čizenskij, allievo di Husserl a Friburgo, diede il suo contributo fenomenologico ai lavori di questo gruppo, che in seguito, con il nome diCircolodi Praga, acquisì una solida fama ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Piero Martinetti e Antonio Banfi
Massimo Ferrari
Nella filosofia italiana della prima metà del Novecento Piero Martinetti e Antonio Banfi hanno rappresentato due percorsi intellettuali che non solo [...] di una borsa di studio finanziata dall’Istituto Franchetti di Mantova, Banfi si recò a Berlino, dove ebbe modo di seguire tra l’altro le lezioni di Georg Simmel e di frequentare il circolo «scuola diVienna» o le varie forme di «irrazionalismo» di cui ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] , cioè, in larga parte, l'ottica, e questa sezione circolò e fu stampata anche secoli dopo in forma indipendente. La sesta idee sulla base di questo editto. Raimondo Lullo (1232 ca.-1315/1316), per esempio, chiese nel Concilio diVienna (1311) la ...
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FRISI, Paolo (al secolo Giuseppe)
Ugo Baldini
Secondogenito degli otto figli di Giovanni Mattia e di Francesca Magnetti, nacque a Melegnano, presso Milano, il 13 apr. 1728.
Il nonno paterno Antonio, [...] l'arrivo di Beccaria e A. Verri, partiti dopo di lui; ma quando il primo, atteso ansiosamente nei circoli illuministi, l'introdusse alla vita teatrale viennese. A Vienna e dopo il ritorno si dedicò a letture di diritto canonico, e tra novembre e ...
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periferìa s. f. [dal lat. tardo peripherīa «circonferenza», gr. περιϕέρεια, der. di περιϕέρω «portare intorno, girare»]. – 1. non com. Contorno, bordo, orlo circolare: i raggi dai vari punti della p. di una ruota vanno tutti a riunirsi nel di...
neopositivismo
neopoṡitivismo s. m. [comp. di neo- e positivismo]. – Corrente filosofica, detta anche positivismo logico, costituitasi prima come «Circolo di Vienna» intorno al filosofo della scienza M. Schlick, poi, dopo il manifesto del...