Filosofo italiano (Torino 1908 - Rho 1991); prof. di storia della filosofia all'univ. di Pavia (1952), poi di filosofia della scienza all'univ. di Milano (1956), è stato tra i primi a fare conoscere in [...] Italia le posizioni e i temi del CircolodiVienna (Il problema della conoscenza nel positivismo, 1931; La nuova filosofia ., 1970-72). Infine G. ha sostenuto il recupero di un materialismo dialettico aperto a un realismo consapevole del contributo ...
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Matematico e filosofo (Leopoli 1883 - Boston 1953), fratello di Ludwig. Professore di tecnologia in varie univ. tedesche, poi di matematica all'univ. di Berlino; con l'avvento di Hitler al potere passò [...] . Fu membro, fra i più attivi, del "Circolodi Berlino", strettamente legato all'altro centro rappresentativo del pensiero neopositivistico, il "CircolodiVienna". Autore di studî e di trattati sulla teoria delle equazioni differenziali e integrali ...
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Filosofo e sociologo (Vienna 1882 - Oxford 1945), fu tra i fondatori del CircolodiVienna e uno dei maggiori esponenti del neopositivismo, in seno al quale promosse una svolta in nome del fisicalismo: [...] della fisica. Dal 1935 si trasferì nei Paesi Bassi (di dove poi passò nel 1940 in Inghilterra in seguito all ); Einheitswissenschaft und Psychologie (1933); Le développement du Cercle de Vienne et l'avenir de l'empirisme logique (1936); Foundations of ...
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Filosofo polacco (Vienna 1866 - Leopoli 1938), prof. nell'univ. di Leopoli, fondatore dell'Associazione filosofica polacca (1904), direttore (dal 1911) della rivista Ruch filosoficzny. Discepolo di F. [...] contro l'irrazionalismo metafisico dei romantici polacchi e si affiancò al movimento del CircolodiVienna. Il suo netto rifiuto di ogni forma di psicologismo e relativismo ebbe notevole peso sugli indirizzi successivi della filosofia polacca, così ...
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Filosofo (Londra 1910 - ivi 1989), prof. di filosofia e di logica all'univ. di Londra, poi (dal 1959) a Oxford. Con la prima opera (Language, truth and logic, 1936; 2a ediz. 1946; trad. it. 1961) cercò [...] alcune conclusioni del neopositivismo del CircolodiVienna con la tradizione antimetafisica dell Negli ultimi anni si è avvicinato alla filosofia linguistica non mancando di fare valere un suo peculiare interesse per i problemi epistemologici e per ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Federigo Enriques
Gaspare Polizzi
Nella figura di Enriques si intrecciano matematica, filosofia, storia, pedagogia e organizzazione della cultura. Il matematico livornese unisce le sue competenze scientifiche [...] Russell, Rudolf Carnap, Moritz Schlick, Neurath, Philipp Frank (gli ultimi quattro esponenti tra i maggiori del CircolodiVienna); e inoltre il fondatore della psicoanalisi Sigmund Freud. La rivista diviene quindi un luogo operativo per sviluppare ...
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Logico e filosofo del linguaggio (Vienna 1889 - Cambridge, Inghilterra, 1951). Interruppe gli studî d'ingegneria iniziati all'univ. di Manchester, per dedicarsi alla matematica e ai suoi fondamenti logici; [...] fondamentale l'indagine sulla natura del linguaggio e sulla sua capacità di raffigurare la realtà. Il linguaggio considerato da W. è quello gli inizî del CircolodiVienna (in particolare sul pensiero di M. Schlick), l'insegnamento di W. a Cambridge ...
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Filosofo della scienza (Vienna 1902 - Croydon 1994). Tra i maggiori filosofi della scienza del sec. 20º, ha esercitato grande influenza per la sua concezione fallibilistica della conoscenza e del metodo [...] alle posizioni del «CircolodiVienna», non ne accettò il criterio di significanza, che faceva 1976; trad. it. 1976: pubblicata dapprima in The philosophy of Karl Popper, a cura di P. A. Schilpp, 1974); The self and its brain (in collab. con J ...
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Filosofo tedesco (Amburgo 1891 - Los Angeles 1953), naturalizzato statunitense. Tra i maggiori esponenti del neopositivismo, nell'ambito dell'analisi critica dei metodi e dei risultati della conoscenza [...] periodo berlinese dette un forte impulso al movimento neopositivista come membro del Circolodi Berlino e dirigendo (dal 1930) con R. Carnap del CircolodiVienna la rivista Erkenntnis. All'avvento del nazismo emigrò prima in Turchia, dove insegnò ...
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Filosofo (Berlino 1882 - Vienna 1936). Si addottorò con M. Planck a Berlino nel 1904. Insegnò poi nelle univ. di Rostock (1911-17) e di Kiel (1921) e nel 1922 ottenne la cattedra di filosofia delle scienze [...] l'equazione proposta da S. tra criterio di significanza e criterio di verifica (il significato di una proposizione è il metodo della sua verifica), fonte di accese polemiche nell'ambito del circolodiVienna. S. elaborò anche una sua riflessione ...
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neopositivismo
neopoṡitivismo s. m. [comp. di neo- e positivismo]. – Corrente filosofica, detta anche positivismo logico, costituitasi prima come «Circolo di Vienna» intorno al filosofo della scienza M. Schlick, poi, dopo il manifesto del...
Ring
〈riṅġ〉 s. m., ted. (propr. «anello, cerchio, circolo»; pl. Ringe 〈rìṅġë〉). – 1. Immenso campo trincerato a forma circolare, costruito in Pannonia dagli Àvari nel sec. 8°: composto di nove cerchie di mura concentriche, conteneva villaggi...