Filosofo greco della scuola cirenaica, vissuto in Alessandria verso il 300 a. C. Trasformò l'edonismo positivo di Aristippo, di cui fu discepolo, in un edonismo negativo: il fine della vita umana è, sì, [...] il piacere (come vuole Aristippo), ma questo deve essere concepito come stato negativo, ossia come assenza di dolore e di affanno. Ma poiché ciò è molto difficile a conseguirsi nella vita, appare desiderabile ...
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Capo senussita (m. 1931); guidò per dieci anni i beduini della Cirenaica contro le truppe italiane. Catturato, fu condannato a morte e giustiziato pubblicamente a Soluch; è considerato un martire della [...] religione e un eroe della causa araba ...
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al-Menfi, Mohammed Yunus. – Diplomatico e uomo politico libico (n. in Cirenaica, 1976). Ambasciatore del governo di accordo nazionale libico in Grecia dal 2018 al 2019, politicamente vicino agli islamisti, [...] nel luglio 2012 è stato eletto deputato nella circoscrizione di Tobruk ricoprendo l’incarico di presidente della Commissione per gli alloggi. Nel febbraio 2021 è stato nominato presidente del Consiglio ...
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Viaggiatore e archeologo (Nizza 1794 - Parigi 1829). Condusse un'importante spedizione nella Cirenaica partendo da Alessandria d'Egitto e portandosi a Derna e quindi ad Agedabia e alle oasi di Augila, [...] Marada e Sïwa (1824-26). Pubblicò una vasta relazione (1827-29) ...
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Capitano arabo (m. 682 d. C.); giovanissimo, partendo dall'Egitto, occupò Barce in Cirenaica (642), e fondò (670) in Tunisia Qairawān. Fu poi (682) governatore della provincia d'Africa; si deve alla sua [...] rapidissima avanzata vittoriosa fino all'Atlantico la prima occupazione araba della costa nord-africana ...
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Filosofo (fine 4º, inizî 3º sec. a. C.), rappresentante dell'ultima evoluzione della scuola cirenaica; secondo lui il fine supremo della vita è non già il piacere immediato ed egoistico, ma quello "simpatico", [...] quello cioè derivante dall'amicizia, dalla riconoscenza, dall'amore per la famiglia e per la patria, tornando così a recuperare i tradizionali motivi dell'altruisno e del sacrificio ...
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Figlio (Giarabub 1890 - Cairo 1983) di Muḥammad al-Mahdī, si oppose senza successo alla dominazione italiana sulla Cirenaica. In esilio dal 1923, dopo la seconda guerra mondiale ottenne, con l'aiuto inglese, [...] Italia gli accordi di Àcroma (1917) e Regima (1920), che parvero avviare un condominio italo-senussita sulla Cirenaica, ma rimasero infruttuosi e furono superati dalla riaffermazione con le armi della diretta sovranità italiana; dopodiché egli lasciò ...
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Figlio illegittimo (m. 96 a. C.) di Tolomeo VIII Evergete II, cui succedette (116) nel regno della Cirenaica. Lasciò il regno in eredità ai Romani. ...
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Generale (Colchester 1883 - Londra 1950). Partecipò alla guerra contro i Boeri (1899-1902) e alla prima guerra mondiale, servendo poi in Egitto con il gen. E. H. H. Allenby e nel corpo di occupazione sul [...] comandante in capo delle forze britanniche nel Medio Oriente. In tale veste diresse le operazioni contro gli Italiani in Cirenaica (dic. 1940 - genn. 1941) e in AOI (genn.-maggio 1941) costringendoli alla ritirata; ma non riuscì ad arrestare l ...
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Eretico (sec. 3º), uno dei maggiori rappresentanti della dottrina teologica detta monarchianismo. Scomunicato da papa Callisto, ebbe successo nella Pentapoli di Cirenaica, tanto che in Oriente quella dottrina [...] viene indicata come sabellianismo ...
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cirenaico
cirenàico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Cyrenaicus, gr. Κυρηναϊκός] (pl. m. -ci). – Relativo a Cirene o alla Cirenaica, rispettivam. città della Libia e regione dell’Africa settentr.: scuola c., scuola filosofica di derivazione...
pentapoli
pentàpoli s. f. [dal lat. Pentapŏlis, gr. Πεντάπολις, comp. di πεντα- «penta-» e πόλις «città»]. – Nell’antichità classica, unione di cinque città costituita per perseguire determinati scopi (di culto, politici, ecc.): p. libica,...