PIACERE
Guido Calogero
. La considerazione filosofica della natura del piacere ha origini assai remote, e si può dire nasca, nel pensiero occidentale, insieme con le prime forme di riflessione circa [...] , che a concepire la piacevolezza come essenziale al bene si rischia di risolvere addirittura (con i sofisti e con i cirenaici) il bene nel piacevole: e giunge quindi (tipico a questo proposito il Gorgia) a una prima svalutazione assoluta del piacere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Scuole socratiche minori
Roberto Brigati
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sono così denominate le scuole fondate, vivente Socrate o dopo [...] ’Ateo, fu sull’orlo di subire un processo per asebeia, ma pare averlo evitato), o incita apertamente al suicidio (un altro cirenaico è detto “persuasore di morte”), o predica l’uguaglianza tra i sessi e critica la schiavitù. Simili idee, che forse la ...
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Dottrina morale, secondo la quale fine di ogni azione umana è, e non può non essere, il piacere che essa procura a chi la compie. In senso generale, l'edonismo si contrappone quindi ad ogni teoria che [...] quello di Epicuro, ma, se mai, solo quello dei Cirenaici, e anzi a rigore solo quello del fondatore di questa gli adattamenti eudemonistici di Anniceri.
Bibl.: v. aristippo di Cirene; cineraici; egesia; epicuro; eudemonismo; utilitarismo, e, in ...
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Aristippo è il fondatore della scuola cirenaica. La cronologia della sua vita è assai incerta. Non conosciamo né l'anno della sua nascita, né quello della sua morte; sappiamo tutt'al più, da alcune fonti, [...] soggiorno di questo in Sicilia, che si pone nel 4° anno della 104ª olimpiade, cioè nel 351 a. C. Dalla natia Cirene, attratto dal miraggio della madre patria, si reca assai per tempo in Grecia. Assiste un giorno ai giuochi olimpici; s'incontra qui ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La filosofia ellenistica: luoghi, scuole e caratteristiche
James Warren
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il periodo ellenistico della [...] stoici e quella degli epicurei. Ma è importante ricordare anche altri movimenti più piccoli (per esempio i cinici e i cirenaici) come pure ciò che rimane dell’Accademia di Platone e dei peripatetici.
Sulle idee filosofiche del periodo ellenistico e i ...
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"Bene" oggi ha due significati, a volte avvicinati, a volte contrapposti: vuol dire, per un verso, "benessere", felicità, per un altro, "bontà", moralità. Il concetto del "bene" è passato dall'uno all'altro [...] il "far bene", la virtù, spregiando lo "star bene", o trovando la vera felicità nella stessa virtù; e di chi, come i cirenaici e più tardi gli epicurei, cercava lo "star bene", o il piacere e la felicità intendendo per virtù nient'altro che la ...
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Filosofo cirenaico, vissuto al tempo di Tolomeo I. Caratteristica essenziale della sua dottrina era l'inversione dell'edonismo positivo di Aristippo in un edonismo negativo, che vedeva ormai il fine dell'azione [...] , v. Diog. Laerzio, II, 93 segg., e Cicerone, Tuscul., I, 83-84. Tra gli studî moderni: J. C. Murray, An ancient Pessimist, in The philosoph. Review, II (1893), pp. 24-34; H. Diels, Der antike Pessimismus, Berlino 1921, p. 24. V. inoltre cirenaici. ...
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Regione storica della Libia, ampia non più di 30.000 km2, corrispondente al tozzo aggetto peninsulare che sporge nel Mediterraneo tra la Gran Sirte e il Golfo di Bomba. Il nome si è progressivamente esteso [...] ad Alessandro Magno. La C. fu occupata, nel 75 a.C., dai Romani che vi fondarono la nuova provincia di Creta e Cirene. In età imperiale fu travagliata da lotte intestine tra Greci ed Ebrei; grave danno economico portò anche il decadere della maggiore ...
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Filosofo greco (Samo 341 - Atene 270 a. C.). Fondatore di una delle più importanti scuole filosofiche dell'età ellenistica, detta il "Giardino" (perché aveva sede in un giardino attiguo alla sua casa). [...] è solo un'illusione. Il piacere che E. pone come fine non è perciò il piacere "cinetico" (in movimento) dei Cirenaici, ma il piacere "catastematico" (in riposo), consistente nell'eliminazione del dolore, nella stabile e armonica calma dell'equilibrio ...
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TAVOLA
Aristide CALDERlNl
A. Jahn RUSCONI
. Antichità classica. - L'uso della tavola (gr. τράπεζα; lat. mensa) è assai antico e vario nel mondo greco-romano e le tavole stesse assumono forme diverse [...] forma più antica di tavola, che sembra di provenienza greca, e che appare già in alcune figurazioni di vasi corinzî e cirenaici, è una tavola rettangolare posata su tre piedi. L'uso se ne propagò rapidamente per tutto il bacino mediterraneo, e nelle ...
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cirenaico
cirenàico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Cyrenaicus, gr. Κυρηναϊκός] (pl. m. -ci). – Relativo a Cirene o alla Cirenaica, rispettivam. città della Libia e regione dell’Africa settentr.: scuola c., scuola filosofica di derivazione...
pentapoli
pentàpoli s. f. [dal lat. Pentapŏlis, gr. Πεντάπολις, comp. di πεντα- «penta-» e πόλις «città»]. – Nell’antichità classica, unione di cinque città costituita per perseguire determinati scopi (di culto, politici, ecc.): p. libica,...