Penisola posta nella parte sud-occidentale dell'Asia fra 34° 30′ e 12° 45′ lat. Nord e 32° 30′ e 60° long. Est. Come regione naturale, l'Arabia dovrebbe includere anche il Sinai, la Siria e parte della [...] , in Palestina, in Egitto e nei deserti dell'Arabia, Bologna 1864; e Il Neged settentrionale, ecc., pubbl. dai Francescani diGerusalemme, 1866); di Lewis Pelly, nei Proc. Roy. Geogr. Soc., IX, 1864; e Journ. Roy. Geogr. Soc., XXXV 1865; XXXVI, 1866 ...
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(dal lat. calendarium; fr. calendrier; sp. calendario; ted. Kalender; ingl. calendar).
Sommario: Generalità, p. 392; Il calendario dei primitivi, p. 393; Calendarî dell'America antica, p. 393; Calendarî [...] quali un esempio tipico sono le Ottave spirituali sopra i dodici mesi dell'anno, con le loro feste, composte da Giuseppe diGerusalemme (Macerata 1615 e in Il Folklore italiano, II, 1920, p. 358 segg.): se ne trovano lezioni e varianti in parecchie ...
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Città della repubblica di Turchia, situata a 41° di lat. N. e 28°55′ di long. E. di Greenwich.
Sulle rive della Propontide (Mar di Marmara) all'ingresso del Bosforo i Megaresi fondarono Bisanzio (v.) verso [...] chiamati esarchi o arcivescovi, ma patriarchi; venne eretto, con smembramento del patriarcato di Antiochia, quello diGerusalemme; soppressi gli esarcati di Asia, Ponto e Tracia a profitto della sede costantinopolitana, fu riconosciuta giuridicamente ...
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. Popolazione del ceppo indo-europeo. Le differenze di lingua, di religione, di costumi che distinguono gli Armeni dalle altre popolazioni del paese cui hanno dato il loro nome (v. armenia), appaiono assai [...] presa di Edessa, un'elegia sulla cattura diGerusalemme e, inoltre, varie lettere dogmatiche; Mechitar [Mxithar] Goš acquistò fama, più e meglio che come autore di un libro di favole, di un commento al libro di Geremia e di varî scritti di carattere ...
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Nel culto, l'altare ha una posizione centrale, come mezzo per presentare le offerte alla divinità e, nella religione cristiana, come luogo destinato alla celebrazione della messa. Vero è che in una religione [...] si ponevano due o più stele sacre (maṣṣebhüth) quali simboli della presenza del nume. La tavola dei pani di proposizione nel tempio diGerusalemme era fatta a guisa degli altari a tavola dell'Assiria. Queste in conclusione erano le forme più comuni ...
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L'isola maggiore del Mediterraneo orientale, situata fra 34°33′ e 35°41′ N., e fra 32°17′ e 34°35′ E., a circa 95 km. a occidente della Siria. La costa caramanica dell'Asia Minore dista 64 km.; a O. la [...] cipriota possa essere particolarmente studiato. I più importanti documenti in prosa sono: 1. Le Assise del regno diGerusalemme e di Cipro, libro di leggi introdotte dai Crociati nei loro regni orientali. Le assise dell'alta corte (sec. XIII) ci sono ...
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Nell'uso comune dei Greci si disse dogma (δόγμα; lat. placitum) qualsiasi pubblico decreto emanato dall'autorità civile (così anche in Luca, II,1; Atti, XVlI, 7), e parimente si chiamarono dogmi i principî [...] così è venuto ad aprirsi tra Paolo insieme con la Chiesa gentile di Antiochia, da cui esso derivava, e la chiesa giudaica diGerusalemme, che continuava la predicazione e la tradizione di Gesù (Heitmüller), è stato colmato da altri studiosi col far ...
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Città dell'Asia Minore (Lidia) alla foce del Caistro (Kücük Menderes), sulla costa dell'Egeo. Storia. - Era in origine sul mare, ma gli apporti alluvionali del fiume l'hanno via via allontanata da esso, [...] di Asia. La più antica collezione romana di canoni, la cosiddetta Quesnelliana (sec. V), enumera nella sua prefazione i privilegi delle grandi chiese dell'orbe cristiano, Roma, Alessandria, Antiochia, GerusalemmeCirillodi combattere Nestorio e di ...
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È l'adunanza generale di una società, specialmente a scopo religioso. In quest'ultimo senso possono avvenire adunanze in diverse maniere e per opera di società diverse. A solenne manifestazione di culto [...] giudaismo posteriore alla distruzione diGerusalemme, nel 70 d. di Teodoro di Mopsuestia, gli scritti di Teodoreto di Ciro contro S. Cirillo e il concilio di Efeso, e la lettera di Iba di Edessa al persiano Mari (v. Denzinger, 213 segg.).
6. Terzo di ...
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GIULIANO (Flavius Iulianus Augustus) l'Apostata (ἀποστάτης; anche ταραβάτης "trasgressore"), imperatore
Alberto Pincherle
Figlio di Giulio Costanzo (nato dal matrimonio di Costanzo Cloro con Teodora) [...] giustificato dagli stessi motivi di purità rituale, il vessatorio divieto di condurre funerali di giorno e il permesso accordato agli Ebrei di ricostruire il tempio diGerusalemme, allo scopo di mostrare vana una presunta profezia di Gesù. Ché per G ...
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