RICAMBIO, Malattie del
Luigi Travia
Le malattie del r., note sin dalla più alta antichità, hanno seguito l'evoluzione scientifica della medicina e hanno mantenuto ben rigido il triplice concetto di [...] biliare (primo attacco di colica), 25-30 anni; gotta (primo attacco acuto), 30-35 anni; diabete, 40-50 anni; cirrosiepatica, 45-55 anni; infarto miocardico e angina pectoris, 45-55 anni; lesioni vascolari arteriose del sistema nervoso centrale, 55 ...
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Molecola
Amilcare Carpi De Resmini
(XXIII, p. 548; App. II, ii, p. 338)
Molecole messaggere gassose
Nell'organismo vivente, ordini e informazioni percorrono una rete nella quale le fibre nervose e gli [...] quali non si esclude l'intervento degli effetti citotossici dell'ossido d'azoto, ma anche alcuni quadri di cirrosiepatica e di diabete dei quali esistono modelli sperimentali ove le componenti nitrergiche operano in gran prevalenza in senso lesivo ...
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In anatomia è così chiamato tutto il tratto d'intestino crasso fra cieco e retto (v. digerente, apparato). Il suo calibro nel vivente varia molto in relazione al tono muscolare e alla quantità del contenuto; [...] si ha nei processi flogistici acuti e l'iperemia passiva, o venosa, negli ostacoli alla circolazione portale (cirrosiepatica) o generale (vizî di cuore); iperemie passive circoscritte, che vanno fino all'emorragia, si riscontrano nella compressione ...
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Sotto questo nome vengono raggruppate numerose sindromi ed entità morbose, differenti per eziologia e patogenesi, le quali tutte dimostrano, in proporzione diversa, diminuzione del numero dei globuli rossi [...] va considerato come una splenomegalia primitiva, e che in via secondaria provoca anemia senza ittero e tardivamente una cirrosiepatica con ascite.
Per l'anemia splenica v. milza.
Bibl.: Estese notizie bibliografiche si possono trovare nei seguenti ...
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È la parte fondamentale dell'apparecchio tegumentario (v. tegumentario, sistema). Ricopre sotto forma di membrana continua tutto il corpo e trapassa, in corrispondenza delle aperture naturali, nelle membrane [...] ; lo studio della circolazione venosa sottocutanea, specialmente per la dimostrazione di circoli collaterali, come nella cirrosiepatica, nelle ostruzioni da tumori, ecc. Attraverso il tegumento cutaneo si palpano i piani sottoposti, s'apprezza ...
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L'ingestione di liquidi ha la sua prima ragione fisiologica nell'alta percentuale d'acqua (v.) che contengono; essa, benché priva per sé di valore plastico ed energetico, è indispensabile nell'alimentazione [...] negli stati di metabolismo difettoso dell'acqua, come nei cardiaci e nefritici edematosi, o negl'idropici da cirrosiepatica; ugualmente nociva è l'ingestione di liquidi eccessivamente caldi o freddi. La restrizione dei liquidi ha importanza nella ...
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Considerazioni generali. - I potenziali elettrocinetici, spesso indicati (secondo H. Freundlich) come potenziali zeta, sono stati introdotti da H. L. F. von Helmholtz per interpretare quattro f. e. nei [...] variazioni nel diagramma elettroforetico del siero o dell'urina sono evidenti nei mielomi, nella nefrosi e nella cirrosiepatica. Il diagramma elettroforetico non dev'essere interpretato come specifico per una data malattia, piuttosto come indice per ...
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Indica non la disposizione generica ad ammalare, bensì una forma particolarmente diffusa della disposizione (v.), precisata dall'aggiunta d'un qualificativo, indicante la speciale capacità reattiva dell'organismo [...] vasi. Tale disposizione si rivela ora nel corso di altre malattie: così nelle infezioni (setticemie, vaiolo); nella cirrosiepatica; nell'avvelenamento per fosforo; nelle anemie gravi, semplici e perniciose; nelle leucemie, pseudo-leucemie, ecc.: ora ...
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La d. è quella branca della scienza dell'alimentazione (v. in questa App.), la quale studia le leggi generali dell'alimentazione e della nutrizione dell'uomo malato. Attraverso l'applicazione delle norme [...] principalmente nella cura delle ritenzioni idrico-saline (ritenzione idrico-salina della insufficienza cardiocircolatoria, ascite, cirrosiepatica, talune forme di obesità). La durata del trattamento con il regime iposodico è estremamente variabile ...
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Scienza dell'alimentazione. - Dallo studio - sempre più vasto e approfondito - dei problemi alimentari che riguardano l'uomo e gli animali, in condizioni normali, patologiche e sperimentali, in questo [...] ed iperlipidici) determinano, negli animali da esperimento, delle alterazioni istologiche del fegato (steatosi, fibrosi) molto simili alla cirrosiepatica dell'uomo. Le indagini fatte da J. Gillman e Th. Gillman sulle deficienze alimentari in Africa ...
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cirrosi
cirròṡi s. f. [dal lat. scient. cirrhosis, der. del gr. κιρρός «giallastro», termine coniato (1805) dal medico fr. R.-Th.-H. Laënnec (fr. cirrhose)]. – Malattia del fegato (detta anche c. epatica), consistente in una degenerazione...
epatico
epàtico agg. [dal lat. hepatĭcus, e questo dal gr. ἡπατικός, der. di ἧπαρ -ατος «fegato»] (pl. m. -ci). – 1. a. Del fegato, pertinente al fegato: malattie e.; insufficienza e.; cirrosi e.; ascesso e., lo stesso che epatite suppurativa;...