Negli ultimi decenni anche la terminologia attinente alla d. si è adeguata alla necessità di esprimere nuovi concetti, di definire ruoli professionali prima inesistenti e di rispecchiare certi contenuti [...] misure sono però inadeguate, se non addirittura controproducenti, quando l'ipoprotidemia rientra nel quadro clinico della cirrosiepatica conclamata e cioè già in fase ascitica, nella quale s'istaura un drammatico circolo vizioso che continuamente ...
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LIPOIDI (XXI, p. 234)
Camillo ARTOM
Denominazione molto usata in passato per indicare varî gruppi di sostanze, chimicamente differenti fra loro e dai grassi propriamente detti, ma somiglianti a questi [...] . Questi concetti sono stati applicati con successo alla terapia di talune malattie del fegato (specialmente cirrosiepatica).
Significato biologico e funzionale. - A differenza dei grassi che rappresentano essenzialmente un materiale di riserva ...
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GASTRITE (dal gr. γαστήρ "ventre, stomaco"; ted. Magenentzündung)
Leonardo Alestra
È l'infiammazione dello stomaco (v.). Si distingue in acuta e cronica. Forme particolari di gastrite sono la tossica [...] Catarri cronici dello stomaco possono poi essere secondarî ad altri stati morbosi: stasi nel circolo portale (specie per cirrosiepatica), stasi venosa generale (malattie croniche del cuore, dei polmoni), diatesi urica, ecc.
I sintomi sono: appetito ...
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Importanti ricerche di questo ultimo decennio hanno indagato ancor più profondamente il fenomeno della coagulazione del sangue, portando queste nuove cognizioni: 1) la protrombina o trombogeno è un complesso [...] nei quali la coagulazione del sangue è rallentata si deve citare l'emofilia, le ipoprotrombinemie da avitaminosi K, la cirrosiepatica, la sprue, lo scorbuto, gli avvelenamenti per ossido di carbonio, per fosforo, ecc. Nel morbo maculoso di Werlhof ...
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Nuovi amminoacidi (o aminoacidi) si sono aggiunti alla serie di quelli precedentemente descritti. Tra essi la metionina o acido α-amino-γ-metil-tio-butirrico, la treonina o acido α-amino-β-ossi-butirrico, [...] idrolizzati proteici) è stata introdotta nella terapia di molte affezioni del fegato ed in particolare della cirrosiepatica.
L'esistenza di amminoacidi non indispensabili traduce la possibilità da parte dell'organismo di sintetizzarli, possibilità ...
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L'origine della colina nell'organismo animale, a prescindere da un'introduzione con gli alimenti, e più precisamente con i fosfolipidi, è collegata oggi con la possibilità di sintesi. Con l'uso di azoto [...] p. dimetilaminoazobenzene (giallo burro), contro l'aterosclerosi sperimentale, e, in associazione con la cistina, contro la cirrosiepatica dell'uomo. Recentemente la colina e l'acetilcolina sono state considerate come fattori capaci di produrre un ...
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È l'emissione di feci liquide o semiliquide con un numero di scariche giornaliere maggiore che di norma. Essa ha luogo per esagerazione della peristalsi intestinale che porta come conseguenza un difettoso [...] colibacillosi, dissenteria, colera, sepsi, tubercolosi, ecc.); intossicazioni (uremia, ecc.); stasi venosa nei cardiaci e nella cirrosiepatica, tumori del colon. Può essere ancora provocata da farmaci e veleni introdotti dall'esterno e finalmente da ...
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È la dilatazione di canali, tuboli o cavità d'organi o di parti d'organi tubulari o cavitarî che può essere dovuta a cause diverse: vizî di sviluppo (bronchiettasie fetali, rene cistico, ecc.); condizioni [...] nei vizî valvolari, ectasia di canali e lobuli ghiandolari per calcoli, ecc.). L'ectasia può avere anche significato fisiopatologico compensatorio (ectasia d'un circolo venoso vicario nella cirrosiepatica, nelle compressioni da tumori, ecc.). ...
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Medico, nato a Sestola (Modena) il 26 marzo 1888; allievo di F. Micheli; professore universitario di patologia medica dal 1930. Ha insegnato a Modena e Firenze, dal 1939 è alla cattedra di clinica medica [...] di Padova.
Ha compiuto vasti studî sull'asma bronchiale, la splenomegalia con cirrosiepatica familiare, l'aplasia delle sovraepatiche, ecc. Fondatore e direttore della rivista Acta Medica Patavina, annali delle cliniche di Padova e degli ospedali ...
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sclerosi Profonda alterazione della struttura di un tessuto o di un organo, caratterizzata da addensamento delle formazioni connettivali di sostegno, da corrispondente atrofia delle cellule parenchimali [...] colpito e talora la comparsa di disturbi circolatori dovuti alla compressione di tronchi venosi (come, per es., nella cirrosiepatica). Una forma particolare di s. è quella che interessa le pareti arteriose (arteriosclerosi), che anche dal punto di ...
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cirrosi
cirròṡi s. f. [dal lat. scient. cirrhosis, der. del gr. κιρρός «giallastro», termine coniato (1805) dal medico fr. R.-Th.-H. Laënnec (fr. cirrhose)]. – Malattia del fegato (detta anche c. epatica), consistente in una degenerazione...
epatico
epàtico agg. [dal lat. hepatĭcus, e questo dal gr. ἡπατικός, der. di ἧπαρ -ατος «fegato»] (pl. m. -ci). – 1. a. Del fegato, pertinente al fegato: malattie e.; insufficienza e.; cirrosi e.; ascesso e., lo stesso che epatite suppurativa;...