Rimatore fiorentino della seconda metà del sec. XIII. Il suo canzoniere ci è giunto in gran parte in un solo manoscritto (Vat. 3793). Imitò largamente i provenzali e Guittone d'Arezzo, ma spesso diede [...] stor. d. lett. italiana, suppl. n. 1 (1898), pp. 82-117; S. Debenedetti, Nuovi studi sulla Giuntina di rime antiche, Città di Castello 1912, p. 15; R. Palmieri, Studi di lirica toscana anteriore a Dante, Firenze 1915, p. 5 segg.; C. Mascetta Caracci ...
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Rimatore della seconda metà del secolo XIII. Imitò i provenzali, esagerandone la maniera senz'ombra di gusto, e in provenzale scrisse due sonetti (Le rime di D. d. M., ed. Bertacchi, Bergamo 1896). Fu [...] in corrispondenza con Dante Alighieri.
Bibl.: S. Debenedetti, Nuovi studi sulla Giuntina di rime antiche, Città di Castello, 1912; S. Santangelo, Dante Alighieri e Dante da Maiano, in Bullettino d. Soc. Dant. ital., n. s., XXVII (1920), pp. 61-75. ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] à Thyna (1997), H. Bouraoui (n. 1932) racconta il suo ritorno nella città natale, Sfax; la scrittrice H. Béji (n. 1948), in L'oeil du con tanto accanimento nei decenni successivi, crollò come un castello di carte. E le conseguenze non furono di poco ...
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PONTE (lat. pons; fr. pont; sp. puente; ted. Brücke; ingl. bridge)
Enrico CASTIGLIA
Federico PFISTER
Ranieri Maria APOLLONJ
Gian Giacomo FERRARI FREY
Vittorio SOGNO
Si dice ponte l'opera d'arte costruita [...] quelli Dobenheim e Delille, e gli altri a spirale semplice (Derché) o doppia (Devèze).
Nelle porte di città, di fortezze e di castelli, dove la viabilità richiedeva un largo accesso, accanto al ponte carreggiabile se ne aggiunse un altro di larghezza ...
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situazione. - Chiamata Κύρνος dai Greci, Corsica dai Latini, è questa la più piccola e più settentrionale delle tre maggiori isole che chiudono il Mar Tirreno (Sicilia, Sardegna, Corsica), ma geograficamente [...] nel 1359, per opera di Sambucuccio d'Alando, d'una federazione di città e di pievi (v. comune, terra di). Ma Genova non seppe esemplari di ogni tendenza: dal "romanismo" del Cambiaso e del Castello in S. Maria e S. Giovanni Battista di Bastia, S ...
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LONDRA (London; A. T., 45-46)
Herbert John FLEURE
John N. SUMMERSON
Salvatore ROSATI
Arthur POHAM
Harold H. CHILD
Edward DENT
Gino LUZZATTO
Giuseppe GALLAVRESI
Francesco TOMMASINI
*
Carlo Morandi
La [...] fino a valle di Richmond, cosicché si trova a N. della città antica, nel distretto di Islington.
Thorney era l'isola presso la in gran parte nel Hampton Court Palace (v.) e nel castello di Windsor. La maggior parte delle sue pitture fu acquistata da ...
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RODI (gr. ‛Ρόδος; lat. Rhodus; turco Radòs; A. T., 90)
Ardito DESIO
Arnaldo MOMIGLIANO
Ettore ROSSI
Giulio IACOPI
Pericle DUCATI
Giuseppe GEROLA
*
È la maggiore fra le isole italiane del Mare Egeo [...] mediterraneo. La media di febbraio, ch'è il mese più freddo, nella città di Rodi è di 13°; le medie di agosto e settembre, che nel 1306 con galere dell'ordine e del Vignoli, il castello del Fileremo fu conquistato nel novembre dello stesso anno e vi ...
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MONETA (fr. monnaie; sp. moneda; ted. Geld; ingl. money)
Renzo FUBINI
George MONTANDON
Secondina Lorenzina CESANO
Giuseppe CASTELLANI
Gino LUZZATTO
Economia. - Varî autori distinguono, esplicitamente [...] determinanti i valore della moneta vedi, oltre alle opere precedentemente ricordate, A. De Viti de Marco, Moneta e prezzi, Città di Castello 1885 (l'A. è il più rigido fautore della teoria quantitativa); I. Fisher, The purchasing power of money, New ...
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LUTERO, Martino
Alberto PINCHERLE
Giuseppe GABETTI
Infanzia e giovinezza. - Ego sum rusticus et durus Saxo; "io non sono della Turingia, appartengo alla Sassonia): ma queste dichiarazioni indicano [...] tedesco di aver avuto paura. Il 16 aprile, L. entra nella città della dieta. Il giorno dopo, si presenta. Gli si mostrano le Wartburg (v. eisenach, XIII, p. 600), noto soltanto al castellano, Hans von Verlepsch e a pochi fidi. Per gli altri era ...
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È un ente autarchico territoriale costituito da una collettività di persone residenti o aventi certi interessi in una limitata parte del territorio statale. Di solito è sorto spontaneamente ed è sempre [...] , anche in Germania, a mano a mano che, accanto al feudo, si manifestarono le tendenze autonomistiche della città, dei castelli e delle ville rurali. Dappertutto, nella vasta organizzazione civile, dominata dal feudo, che caratterizza l'Europa uscita ...
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castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî di...
castellano2
castellano2 s. m. [lat. castellanus «abitante di un castello»]. – 1. Signore o padrone di un castello; per estens., signore di terre: Egli è di poca terra castellano (Berni). 2. Comandante di un castello o fortezza. 3. Abitante...