Il governo di Roma e la Nuova Roma
John Curran
«Serdica è la mia Roma»1
Nonostante lo scetticismo degli storici moderni, non vi è in realtà alcun motivo di dubitare che Costantino avesse una sincera [...] ma non vi è alcun dubbio sulla determinazione di Costantino nello stabilirle, come si conveniva a una città che portava il suo nome.
Città cristiane?
Qualunque carattere avesse la comprensione da parte di Costantino del dio dei cristiani nel 312 d.C ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] contrappone il modello di un pontefice giusto e misericordioso, intento alla cura del gregge affidatogli da Dio e pronto a gli Agostiniani, che si erano protratti fino ai tempi di Callisto III (Diario della cittàdi Roma, p. 41; M. Canensi, pp. 110 ...
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9 maggio 1978: lo schiaffo a Paolo VI. Storia e fallimento della mediazione vaticana per la liberazione di Aldo Moro
Miguel Gotor
Le tre cerimonie, i due corpi del re
Il modo migliore per raccontare [...] autorità di governo) a passare oltre e lo fa come puro atto di compassione, interpretando così la volontà diDio. In Paolo VI ha tagliato corto».
5 Insegnamenti di Paolo VI, Città del Vaticano, 1978.
6 A. Sofri, L’ombra di Moro, Palermo 1991, p. 215. ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] libertà, della sua dignità e delle sue arti di creatura destinata da Dio stesso a operare su tutte le cose, quasi per I d'Asburgo, re di Spagna (1500-1558), il Ducato di Milano era restituito alla Francia, insieme alle cittàdi Parma e Piacenza già ...
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L’ordine sociale costantiniano
Schiavitù, economia e aristocrazia
Kyle Harper
«Poi proseguì nell’abusare della memoria di Costantino quale sovversivo e perturbatore delle antiche leggi e dei costumi [...] di allora, e presentandosi come un leale difensore dei valori romani, anche se in privato affermava il suo credo in un Dio del tardo impero, VIII Convegno internazionale (Spello, Perugia, Cittàdi Castello 29 settembre-2 ottobre 1987), Napoli 1990, pp ...
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La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] 1870, o per mano diretta diDio o per opera diDio attraverso l’intervento di qualche potenza estera7. Una speranza l’intera cittàdi Roma e i liberali risoluti nella certezza, come sosteneva Ruggiero Bonghi, che «l’Italia di territorio non può ...
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La carriera di un imperatore
Dal fallimento della tetrarchia alla monarchia carismatica
Umberto Roberto
La carriera di Costantino imperatore si sviluppa a partire dal fallimento del sistema tetrarchico [...] suo luogo di residenza da Treviri alle cittàdi Sirmio e Serdica, dunque a ridosso dei territori di Licinio. Giustifica più fermo e assoluto di essere debitore al Dio supremo di tutta la mia anima, di ogni mio respiro e di ogni pensiero che mi sorge ...
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COSIMO I de' Medici, duca di Firenze, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, il 12 giugno 1519, da Giovanni, detto delle Bande Nere, discendente da un ramo cadetto della famiglia [...] trovava alla corte di Filippo II a Madrid, nelle quali si professa "un vero cristiano che da Dio riconosce il tutto", [Firenze] 1728, pp. 291-302; I. Nardi, Istorie della cittàdi Firenze, a cura di L. Arbib, II, Firenze 1842, pp. 367-410. Tra le ...
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Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] sempre più interiore consapevolezza del peso e della presenza diDio nella storia e nell’agire umano. Una presenza che in tutti gli ospedali, su tutte le navi, in molti presidi dicittà e dislocamenti, nei villaggi, in Italia, in Albania, in Macedonia ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] di nazione tedesca che gli Svevi avevano provocato con la superbia la propria rovina, confidando più nella forza che in Dio XVI. Jahrhundert, a cura di W. Kampf, I-IV, München 1978: II, 1, p. 370 [trad. it. Storia della cittàdi Roma nel Medioevo, I- ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
non ti disunire loc. aforistica Invito a non perdere la propria unità e saldezza interiore. ◆ Di quel categorico «non ti disunire» (già un tormentone per cinefili) Capuano (quello vero) specifica che era una frase usata nel calcio, niente a...