NUOVA ZELANDA (A. T., 162-163; 169)
Lino BERTAGNOLLI
Carlo ERRERA
ZELANDA Quasi al centro dell'emisfero oceanico, 2000 km. circa a ESE. dell'Australia, dalla quale è separato mediante il Mare di Tasman, [...] e 24 superano i 10.000 ab. Oltre alle quattro maggiori città che sono anche i quattro primi porti commerciali e i principali centri in vocale. Per es., la parola takut "paura", diffusa in molte lingue maleo-polinesiache, si presenta come taku (nel ...
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GOTICA, ARTE
Marcel AUBERT
Pietro TOESCA
. Sorta in Francia verso la metà del secolo XII, l'arte gotica si propagò e si svolse per tutta Europa, eccettuate le regioni bizantine, da allora fino alla [...] Andernach, a Limburgo sul Lahn, a Worms e a Bamberga, città che subiscono più o meno direttamente l'influenza di Laon; infine gotiche.
A sua volta, intanto, la pittura senese si era diffusa nella Francia meridionale, con l'opera di Simone Martini e ...
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. Le origini. - La vita civile degli Arî insediati nel Pengiab e nell'alta valle del Gange verso il 1000 a. C. si accentra nel villaggio, dove i sacerdoti o brahmani, gelosi custodi del "sapere" (veda), [...] ai sudditi l'osservanza della Legge, che fu certo largamente diffusa prima ancora di divenire religione di stato; egli dà per Siam.
Siam. - Nel 1781 il re che fondò la città di Bangkok fece preparare un'edizione siamese del canone buddhista, che ...
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Autovetture. - La produzione moderna delle vetture è orientata secondo due scuole principali: l'europea e l'americana, ciascuna dipendente dalle condizioni di ambiente nelle quali si è sviluppata. Negli [...] con portate di 9000-10.000 kg. Il motore Diesel era il più diffuso; quello a benzina era montato solo nei tipi di piccola portata. Il rapporto su circuiti stradali tortuosi, spesso nei parchi delle città, dove non riuscivano a sviluppare in pieno le ...
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La divisione in due dipartimenti, dell'Alto Reno (capoluogo allora Colmar, ora Mulhouse) e del Basso Reno (capoluogo Strasburgo), opera della prima Repubblica francese, confermata dalla terza dopo il trattato [...] abitanti) è un grande centro del cotone, donde s'è diffusa la filatura nei Vosgi; anche la metallurgia vi occupa un posto (a Saverne) sbocca sul Reno. Essa è dunque ad un tempo una città di transito e un crocicchio di vie d'acqua e di vie di terra ...
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GARIBALDI, Giuseppe
Nino CORTESE
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Nacque in Nizza Marittima il 4 luglio 1807, secondogenito di Domenico, un piccolo armatore e capitano di navi da cabotaggio, e di Rosa Raimondi, che forse più del [...] di rinomanza europea, e la fama delle sue gesta si era diffusa anche in Italia. zaq
D'altro canto, G. mai aveva I distaccamenti austriaci, affannantisi a rincorrerlo da San Sepolcro a Città di Castello, da Sant'Angelo a Macerata Feltria, ricevevano ...
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Per comunismo s'intende un sistema sociale caratterizzato dalla comunione di beni fra gli associati: concetto affine a quelli di socialismo e collettivismo, in quanto esprimano esistenza o esigenza della [...] libertarie o anarchiche; e che nella stessa forma più diffusa (la marxistica) l'aspirazione finale è verso una società nessun posto: dai Mondi celesti del Doni (1562) e dalla Città del Sole di Campanella, all'Histoire des Sevarambes del Vairasse ( ...
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‛IRĀQ (A. T., 91-92)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Mario SALFI
Giuseppe FURLANI
Giuseppe CARACI
Il nome al-‛Irāq (in arabo sempre con l'articolo al-), arabizzamento del medio persiano o pahlavī ērāk "persiano", [...] anni 3000-2800 a. C., a un'epoca nella quale la città era abitata, come risulta da altre circostanze, da una popolazione mista di abitanti).
Tra le colture, le cerealicole sono le più largamente diffuse, con prevalenza del grano a N., dell'orzo a S., ...
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Nacque in Reggio d'Emilia, forse lo stesso giorno che fu battezzato, 8 settembre 1474. Un ramo della sua stirpe, ch'"ebbe l'antiqua origine in Bologna", e il cognome da Riosto, piccolo borgo tra gli Appennini [...] 'io l'ho messo". L'espressione diretta e diffusa del suo pensiero e dei suoi sentimenti si trova Ariosto, Shakespeare e Corneille, Bari 1920; A. Salza, Studi su L. A., Città di Castello 1914; G. Fatini, Su la fortuna e l'autenticità delle liriche di ...
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TRENTINO-ALTO ADIGE
Olga Donati
Gioia Conta
Francesco Monicelli
Piero Spagnesi
(v. ALTO ADIGE, II, p. 711; App. II, I, p. 147; III, I, p. 76; IV, I, p. 108; TRENTINO, XXXIV, p. 266; App. II, II, [...] Il cardo maximus, della larghezza di 9 m circa, attraversava la città a partire dalla Porta Veronensis che si apriva lungo il lato sud, l'intento di attuare un'opera di conservazione diffusa. Questo è accaduto per essersi ampiamente riflesso, nell ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...