GESÙ CRISTO
Leone TONDELLI
Giuseppe FILOGRASSI
Alberto PINCHERLE
Guillaume DE JERPHANION
. Secondo la dottrina cattolica è il Figlio di Dio, seconda Persona della Trinità divina, incarnato e fatto [...] mensola perché illumini tutta la casa; devono essere come una città costruita su un monte, che non può nascondersi (Matt., e sul principio gli apostoli non sanno che pensare, mentre viene diffusa ad arte la voce che essi abbiano asportato il corpo di ...
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RESPIRATORIO, APPARATO (lat. sc. apparatus respiratorius; fr. appareil respiratoire; sp. aparato respiratorio; ted. Atmungsapparat; ingl. respiratory apparatus)
Primo DORELLO
Mario CAMIS
Giovanni CAGNETO
Alessandro [...] esposta nel ritmo accelerato del transito commerciale attraverso le città popolose, i tumori laringei si affacciano come una anche l'apparato bronchiale e che si presentano a focolai diffusi, che spesso passano da regione a regione del polmone ...
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. Il lat. cohors, chors, o cors (connesso etimologicamente con hortus e col ted. Garten) indica anzitutto il cortile, il terreno adiacente alla villa; da questo significato si è svolto quello di gruppo [...] le corti dei Faraoni e più tardi tanto diffusa nelle monarchie ellenistiche, a indicare intimi consiglieri e gentiluomini di palazzo, più le dame di palazzo che fanno servizio nelle varie città, e precisamente: 17 per Roma, 6 per Torino, 8 per Milano, ...
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LANA (dal lat. lana; fr. laine; sp. lana; ingl. wool; ted. Wolle)
Roberto DODI
Oscarre GIUDICI
Aristide CALDERlNl
Gino LUZZATTO
Fibra tessile costituita dai filamenti che crescono sul corpo degli [...] Toscana una zona pastorale importante è la Garfagnana, dove è molto diffusa la pecora garfagnina, che dà una lana ordinaria. Nelle altre zone l'Asia Minore e specialmente la Frigia, la Lidia, la città di Mileto, e l'isola di Samo, e nella Grecia ...
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Nel mondo antico banche (τράπεζαι) e magazzini (ϑησπεζαι) nei quali sono depositate prevalentemente merci fungibili, non deperibili, hanno molti caratteri in comune; quindi vanno trattati insieme.
Banche [...] guadagnarono la fiducia dei privati, fra i quali si diffuse l'abitudine di affidare a essi i proprî depositi brevia, le notae, le chartae debiti di Milano e di altre città lombarde; in tempi posteriori le fedi di deposito rilasciate dalle banche ...
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TEATRO
Paolo Enrico ARIAS
Biagio PACE
Carlo ROCCATELLI
Ugo Enrico PAOLI
Silvio D'AMICO
Sebastiano Arturo LUCIANI
Silvio D'AMICO
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(gr. ϑέατρον, derivato dal verbo ϑεάομαι "guardo, sono spettatore"; [...] teatro del sec. III a. C., con scena appoggiata alle mura della città e torre al centro di essa; ad Eniade un teatro scavato per metà i paesi d'Europa in cui dall'Italia l'opera fu diffusa. Particolarmente in Francia, dove un fiorentino, G. B. Lulli ...
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PREFABBRICAZIONE
Enrico Mandolesi
(App. III, II, p. 474; IV, III, p. 49)
Prefabbricare significa realizzare parti funzionali di un'opera edilizia prima e al di fuori della ''fabbrica'', intesa come [...] realizzazioni nel 1923 di M. Lods ed E. Beaudoin nella Città della Muette a Drancy; la casa Dimaxyon e il brevetto di max stradale, ai 3 m nel 1955, poi ai 3,60 m, ancora il più diffuso, quindi ai 4,20 m nel 1967, sino ai 4,80 m nel 1969) e in ...
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Stato dell'America Meridionale sul versante dell'Oceano Pacifico.
Sommario. - Geografia: Nome ed estensione (p. 55); Esplorazioni (p. 55); Geologia e morfologia (p. 55); Condizioni climatiche (p. 56); [...] ecc. Si possono contare una ventina di fabbriche di scarpe.
I liquori esteri sono noti solo nelle grandi città. Nei piccoli centri è diffusa solo l'acquavite di frutta di produzione locale. Importante è pure la fabbricazione della birra con circa 60 ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
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. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] sono illustrati e fra i più belli pubblicati in Germania, dove poi l'arte della stampa si era largamente diffusa e stabilita fino all'anno 1500 in 51 città o piccoli paesi.
La tipografia in Germania dopo il sec. XV. - Il sec. XVI vide un gran fervore ...
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È, nel suo significato tipico, il risultato dei lavori coi quali l'uomo modifica una determinata parte dell'ambiente naturale per renderla atta a offrire ricovero a sé e ai suoi: ed assume quindi forme [...] per tutti gli uomini adulti, ne sono l'esempio più diffuso. Presso molte tribù africane, melanesiane o sud-americane tale casa alloggio di moltitudini povere in poco spazio: ciò nelle grandi città, e specialmente nell'Urbe. Mentre dunque il tipo di ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...