All’inizio del 2024 una nuova parola ha fatto la sua comparsa su alcuni organi d’informazione italiani: domicidio. Termine, prima usato rarissimamente, che per ora è inesistente sui nostri dizionari. In [...] consapevole di case, palazzi e infrastrutture civili in una città o in una zona abitata circoscritta, nel corso di bisogna parlarne, dove Ilaria Losapio lo definisce «una realtà sempre più diffusa nei Paesi in guerra». Il 22 dicembre 2023 GreenMe.it, ...
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Per quanto marginale, soprattutto se paragonato al ruolo dell’inglese, del francese e dello spagnolo (si vedano i contributi di Rati, Piro e Vinciguerra in questa rubrica) o, per tutt’altro verso, al lascito [...] di vario genere (un archibugetto del XVI e XVII secolo e un piccolo cannone da campagna diffuso tra Sei e Settecento: il tschinke, derivato di Teschen, città della Germania in cui veniva fabbricato, e il mansfelto, dal nome del generale tedesco Peter ...
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Le parole in viaggio seguono spesso vie non lineari. Più ci allontaniamo dall’orizzonte linguistico europeo, poi, più i viaggi di queste parole si fanno tortuosi e imprevedibili: le parole possono infatti [...] o di cotone molto morbido e pregiato’, organza (< Urgenç, città dell’Uzbekistan) ‘tessuto di seta leggero e trasparente’, tibet o tibettina ‘stoffa di lana molto morbida e pregiata’. Diffusi anche i nomi di alcuni capi di abbigliamento (per esempio ...
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Roma nun vole capi(dalla serie TV Romanzo Criminale, 2008). La paternità di città eternaSoffermandosi sulla magnificenza en plein air e indoor di Roma, col suo patrimonio archeologico, architettonico e [...] della ragione, lì Roma vivrà. Roma non perirà che con l’ultima città degli uomini (Yourcenar 1963, p. 67).In realtà, l’autore che la vetta del globo. Roma caput mundi, seppur diffusa nella lingua dell’uso, oggi sembra una definizione anacronistica ...
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Vitaliano TrevisanTrilogia di ThomasTorino, Einaudi, 2024 A me, Vitaliano Trevisan (Sandrigo, 1960 – Crespadoro, 2022, scrittore, attore e regista teatrale), fa paura.Mi spaventano le sue piretiche pagine [...] di centomila cadaveri convinti di essere vivi. Una città di morti che camminano e si danno da fare come se fossero vivi», V. Trevisan, Un mondo meraviglioso, Theoria, 1997), alla «periferia diffusa» (V. Trevisan, Tristissimi giardini, Laterza, 2010 ...
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I prossimi interventi di cui questo articolo costituisce l’introduzione saranno dedicati ai deonimici che provengono da altre lingue e sono quindi in italiano classificabili come “prestiti”. Anche solo [...] biancheria’, dall’inglese Madapolam, un sobborgo della città indiana di Narasapur nel quale la Compagnia delle sud di Parigi), le due cuoche alle quali si deve la ricetta diffusa a partire dall’inizio del Novecento e diventata ben presto nota al ...
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Accanto ai predicati nobiliari e ai cognomi aggiunti per ragioni familiari, il patrimonio onomastico italiano è caratterizzato da secondi cognomi assegnati per motivi funzionali, cioè per distinguere i [...] per distinguere i portatori nel caso di forme eccessivamente diffuse, sul piano locale come su quello nazionale, e nei quali il tasso di omonimia era particolarmente elevato: la città e la provincia di Ragusa, alcuni comuni della Sicilia centro- ...
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A pochi chilometri dal confine con la Francia sorge il paesino di Latte. Qui, Donato Bilancia, efferato serial killer degli anni Novanta del Novecento ritratto nel romanzo di Alessandro Ceccherini (Che [...] come “il killer dei treni”, operando in quella geografia diffusa che è il Ponente ligure (Sanremo, Albenga, Ventimiglia ecc la natura.Più che nella scontata paura che grava sulla città, sono questi territori liminali, sembrano dire i due testi, ...
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Cosa c’entra Dante Alighieri, il padre della nostra lingua vissuto tra 1265 e 1321, con la persecuzione e lo sterminio dei 6 milioni di ebrei perpetrato da nazisti e fascisti nel XX secolo? C’entra, a [...] residenti all’epoca di Dante (molta gente era arrivata in città dai castelli extraurbani, creando caos, problemi e contrasti). Infatti in Italia non c’era nel 1938 «una diffusa coscienza anti-semita». Lo dimostra una circostanza:anche se Mussolini ...
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Dopo alcuni aspetti generali e il rapporto lingua-dialetti, proseguiamo l’analisi dei perché, solo in apparenza lapalissiani, esistono cognomi frequentissimi, frequenti, rari e rarissimi. 3. La motivazione [...] omologati (o introdotti ex novo) in relazione sia alle città di provenienza (dunque toponimi) sia a voci del lessico che hanno finito con l’accrescere il numero di cognomi già largamente diffusi; per es. Cepich, da un toponimo slavo, è stato ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...
Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, per struttura e dimensione, dai...
Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, per struttura e dimensione, dai...