Cosa c’entra Dante Alighieri, il padre della nostra lingua vissuto tra 1265 e 1321, con la persecuzione e lo sterminio dei 6 milioni di ebrei perpetrato da nazisti e fascisti nel XX secolo? C’entra, a [...] residenti all’epoca di Dante (molta gente era arrivata in città dai castelli extraurbani, creando caos, problemi e contrasti). Infatti in Italia non c’era nel 1938 «una diffusa coscienza anti-semita». Lo dimostra una circostanza:anche se Mussolini ...
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Scrivere in dialettoL’uso del dialetto come risorsa retorica nell’espressione artistica è una consuetudine radicata in Italia sin dal Rinascimento, nella letteratura e nel teatro, sia attraverso la scrittura [...] continuità: essa è nata non a causa, ma nonostante la diffusa dialettofonia degli ultrà, ben documentata in tutte le parti d i tifosi avversari insultando uno dei simboli storici della città scaligera: «Giulietta è una zoccola». Con il trascorrere ...
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Dopo alcuni aspetti generali e il rapporto lingua-dialetti, proseguiamo l’analisi dei perché, solo in apparenza lapalissiani, esistono cognomi frequentissimi, frequenti, rari e rarissimi. 3. La motivazione [...] omologati (o introdotti ex novo) in relazione sia alle città di provenienza (dunque toponimi) sia a voci del lessico che hanno finito con l’accrescere il numero di cognomi già largamente diffusi; per es. Cepich, da un toponimo slavo, è stato ...
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Il nome BeatriceLa Vita nuova si apre con il primo incontro tra Dante e Beatrice (cfr. V.n., II 1-2). Due solenni perifrasi astronomiche lo fissano nel nono anno di vita dei due personaggi: Dante sta per [...] – le tre del pomeriggio – in una via imprecisata di una città che l’autore non nomina mai in tutto il libello ma che , anche evidenti fraintendimenti, basati soprattutto su una diffusa e travisante ricezione decorativa ed estetica piuttosto che ...
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Patrizia CarranoLa figlia della servaFirenze, Vallecchi, 2024 Pur restando all’interno di un contesto politico e culturale affine, una delle critiche che si potrebbero muovere alla sinistra che si rifà [...] essere – come recita la testata di una rivista femminile molto diffusa – una donna moderna (p. 143).Quegli uomini e quelle p.121); considerazioni sociologiche sull’attualità: «La città aveva cacciato nei comuni limitrofi intere famiglie di pendolari ...
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Il pensiero corre subito alla traduzione italiana di Working Girl (1988), Una donna in carriera, la celebre commedia di Mike Nichols con Melanie Griffith divenuta, per tramite dell’antonomasia, locuzione [...] reso con maniaco, sebbene anche in italiano ormai si sia diffusa l’accezione criminal-sessuale di predatore.Parlando con Gail, di Hamelin, che il sindaco non volle pagare per aver liberato la città dai topi: «No use hiding from the piper. He has ...
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Nell’Hymne à la Beauté, Charles Baudelaire s’interroga sull’origine della bellezza, scorgendo in essa una tensione altalenante tra un lato infernale e uno divino, tra uno luminoso e uno oscuro: una ambivalenza [...] durante i loro viaggi, manifesta una diffusa sofferenza psicologica che viene somatizzata, esprimendosi bellezza, mostra un turista giapponese che, ammirando la maestosità della Città Eterna, ha un mancamento, quasi certamente dovuto alla visione. Non ...
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Su ok è già uscita nel 2015 una scheda Treccani (Treccani 90° - 1925/2015, 90 anni di cultura Italiana - 1951okay) in occasione del novantennale dell’Enciclopedia. Ci sono però alcune cose ancora da dire [...] corso; OK in questo caso era Old Kinderhook (Kinderhook era la città di nascita di Van Buren): la vecchia Kinderhook è ok! La primo febbraio 1841 (p. 14) molto esemplificativo; se ok si era diffuso come un gioco nel 1839, ora, negli anni 1840-1841, a ...
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Il repertorio onomastico italiano risulta particolarmente ricco in termini di varietà: frutto di successive sedimentazioni e contaminazioni, mostra ancora oggi un carattere composito in cui sono visibili [...] rivelare l’inganno del cavallo di Troia per evitare la distruzione della città: non solo le sue tragiche profezie non vengono credute, ma e ben attestato dal I secolo. In latino si diffuse peraltro il deonimico drusiana per indicare un tipo di spada ...
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Il binomio mare-amore nella letteratura greca conservata ha uno spazio culturalmente assai rilevante in quanto figuralmente solidale a una metafora – quella della tempesta e del naufragio d’amore – così [...] diffusa e inveterata da motivarsi non tanto nei termini della tradizione letteraria, quanto piuttosto in termini di greca a indicare la difficile condizione in cui versa la città, abbandona talvolta il contesto d’origine socio-politico per adattarsi ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...
Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, per struttura e dimensione, dai...
Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, per struttura e dimensione, dai...