OSPEDALE
B. D'Agosta
L'o. medievale fu inizialmente un'istituzione dalle funzioni generiche e difficilmente definibili, con una tendenza alla selezione più che alla specializzazione. Infatti, soprattutto [...] a fondere il sacro e il profano in un'organizzazione architettonica, diffusa un po' ovunque in Europa, i cui connotati non sono nella Toscana medievale, a cura di G. Pinto, Firenze 1989; Città e servizi sociali nell'Italia dei secoli XII-XV, "Atti del ...
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Vedi ALESSANDRINA, Arte dell'anno: 1958 - 1973
ALESSANDRINA, Arte
A. Adriani
1. Il problema dell'arte A. - Il problema dell'arte A. è ancora fra i più oscuri dell'arte ellenistica. La relativa scarsezza [...] Berenice II di Cirene, nonché il Tolomeo III dalla stessa città, altro esempio del gusto alessandrino per la forma indeterminata e che si riflette anche in quelle figurazioni di paesaggi nilotici diffuse nel mondo romano, alle quali si è più sopra ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Mondo greco, etrusco-italico e romano
Luigi Caliò
Le vie, i mezzi e i luoghi dei contatti e degli scambi
Indagare la rete di scambi nel bacino Mediterraneo [...] . Emblematico è il caso di Atene che non è mai stata una città commerciale, ma che nel VII sec. a.C. esportava olio di IV sec. a.C. la pirateria romana restò molto diffusa nel Mediterraneo, probabilmente sotto il controllo dello stesso Senato ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Vicino Oriente
Lorenzo Nigro
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
Lo studio delle testimonianze funerarie rappresenta una delle principali fonti di informazioni [...] dove sono conservate più di 15.000 tombe, e nelle vicinanze della città di Rifaa; allo stesso periodo si datano i grandi tumuli di Ali, Molteplici Inumazioni. Questo preciso costume funerario è diffuso nell'area settentrionale fino al Giulan e al ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Vicino Oriente ed Egitto
Willem van Zeist
Lucio Milano
Daniele Morandi Bonacossi
Le origini e i primi sviluppi
di Willem van Zeist
I dati archeobotanici [...] periodo immediatamente successivo le specie da raccolto maggiormente diffuse nel Vicino Oriente furono: il grano monococco e raggiungere il porto di Mari e che forniva acqua potabile alla città. Un secondo canale, largo 100 m circa, è conservato ...
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Scienza indiana: periodo classico. Architettura, arti e tecnica
Bruno Dagens
Architettura, arti e tecnica
L'India è il paese dei trattati (śāstra) che organizzano, disciplinandoli, tutti i settori [...] da supporto al culto. Siamo in presenza di una tendenza molto diffusa che riguarda sia le opere śivaite, come, per esempio, il urbanistica, in cui troviamo la descrizione di diversi tipi di città, di piazzeforti, di borgate e villaggi (così definiti ...
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L'archeologia del Subcontinente indiano. Le regioni himalayane
Marco Ferrandi
Iken Paap
Pran Gopal Paul
Federica Barba
Giovanni Verardi
Le regioni himalayane
di Marco Ferrandi
Il sistema montuoso [...] anche oggetti di ferro frammentari. La cronologia di questi monumenti, diffusi in tutta l'India, è un problema ancora irrisolto. un villaggio che in antico era parte di Vishalnagar, la città dagli incerti confini che si trovava a est dell'area dove ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Mondo greco
Giulia Rocco
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
Dati archeologici e fonti letterarie permettono di ricostruire nelle linee generali lo svolgimento [...] sono collocati su alti monumenti a pilastro. A Samo sono diffusi sarcofagi di marmo e pietra, di un tipo che diviene Atene le necropoli si sviluppano lungo le vie principali della città (Via Sacra, Strada Occidentale, Strada del Pireo, dell ...
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Restauro e conservazione. La legislazione e la tutela
Raffaele Tamiozzo
Jukka Jokilehto
Rossella Colombi
Cristina Menegazzi
La legislazione e la tutela in italia
di Raffaele Tamiozzo
Il concetto [...] e soprattutto storiche; 2) zone caratterizzate dalla presenza diffusa ma significativa di reperti mobili, indizi probabili della presenza e la gestione del patrimonio storico-archeologico della città antica, prima fase, Roma 1997.
Le risoluzioni ...
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MURA e FORTIFICAZIONE
G. Scichilone
F. Castagnoli
P. Fraccaro
A. Grecia: 1. Generalità. - 2. Mura ciclopiche. - 3. Muratura lesbia. - 4. Opera poligonale. - 5. Opera trapezoidale. - 6. Opera quadrata. [...] tra le maniere costruttive, una delle più diffuse in ambiente greco. Estremamente varia per tipologia e sembra ormai accertato che risalgano le poderose mura di Roselle, che circondano la città con un circuito di oltre 3 km. In parte al VI e in ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...