OTTONIANA, Arte
G. Lorenzoni
L'aggettivo ottoniano deriva dal nome proprio Ottone e si riferisce, storicamente, ai tre re di Germania e imperatori del Sacro romano impero, della dinastia sassone, di [...] pietra, parte integrante della struttura architettonica, non si diffuse nell'edilizia o.; mentre è ben documentata la , in Il Millennio Ambrosiano, a cura di C. Bertelli, II, La città del vescovo dai Carolingi al Barbarossa, Milano 1988, pp. 16-81; C ...
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Il progetto
Franco Purini
L’argomento di questo saggio è il concetto di progetto, la specificazione di una nozione più ampia e generale. Si progetta infatti una legge, un viaggio, un edificio, un libro, [...] dei più importanti dal punto di vista della situazione attuale dell’architettura, si riconosce nella convinzione diffusa che la città sia ormai sfuggita definitivamente al controllo dei suoi abitanti nonché degli architetti che dovrebbero, sulla base ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Europa tra preistoria e protostoria
Paola Ucelli Gnesutta
Luca Bachechi
Alessandro Guidi
Isabella Damiani
Caratteri generali e tecniche costruttive
di Paola [...] C. si datano alcuni grandi abitati della cultura di Otomani, diffusa tra l'Ungheria, la Slovacchia e la Transilvania, con opere rado, prima della loro definitiva trasformazione nelle grandi città di epoca storica, all'emergere di strutture ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni occidentali. Il gruppo episcopale
Gisella Cantino Wataghin
Chiara Lambert
La cattedrale
di Gisella Cantino Wataghin
Ecclesia cathedrae [...] a quelle sarde, il riferimento alla situazione più diffusa e in questo senso “normale” autorizza l’ siècle), in Naissance des arts chrétiens, Paris 1991, pp. 44-49.
Una città e la sua cattedrale: il Duomo di Perugia. Atti del Convegno di studio ( ...
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Vedi STUCCO dell'anno: 1966 - 1997
STUCCO
N. Bonacasa
S. De Marinis
S. De Marinis
M. Spagnoli Mariottini
Definizione tecnica; 1. Ambiente egeo ed Egitto faraonico; 2. Grecia classica; 3. Egitto ellenistico [...] classico l'arte dello s. modellato fu conosciuta e diffusa, ma ce ne mancano i documenti archeologici. Pausania ( e altri, Esplorazioni sotto la confessione di S. Pietro in Vaticano (1940-49), Città del Vaticano, 1951, pp. 31-2; 58-9; 61-2; 83-4. ...
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SOFFITTO
C. Bolgia
S.S. Blair
Il termine s. designa propriamente la parte inferiore di un solaio, ma viene comunemente adoperato anche per indicare quello che tecnicamente si dovrebbe definire controsoffitto, [...] lo indussero a sostenere che, almeno a Roma, la forma più diffusa per la copertura di un ambiente fosse il s. piano. Non s. a pannelli sono stati ritrovati a Madīnat al-Zahrā, la città fondata dagli Omayyadi nei pressi di Córdova nel 936, e nell' ...
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MAUSOLEO
R. Hillenbrand
Costruzione isolata per uso funerario di carattere privato, generalmente dalle forme architettoniche monumentali e priva di funzione cultuale, il cui nome deriva dal colossale [...] del sec. 6° e gli inizi del 7° al duomo della città, e ancora la cripta funeraria di St Wystan a Repton (Derbyshire), tipo di m. è quello della torre-tomba, una tipologia molto diffusa in Iran nel corso dell'11° secolo. Qui l'attenzione è puntata ...
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DOSSALE
A. Condorelli
Con il termine d. (dal lat. medievale dorsale, doscale, torsale) si suole indicare - per esteso rispetto alla sua accezione originaria di 'veste' che ricopre il dorso di un altare [...] la celebrazione liturgica su ambo i lati dell'altare (Gardner, 1983).Diffusa in Italia durante il sec. 14° (S. Ludovico di Tolosa personalità artistica di maggiore spicco tra i pittori di questa città, è l'autore del retablo dedicato a s. Giovanni ...
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FONTE BATTESIMALE
E. Bassan
Elemento della suppellettile liturgica fissa impiegato in battisteri (v.) e chiese come recipiente per contenere o raccogliere l'acqua destinata alla somministrazione del [...] pare documentata almeno dall'inizio del sec. 6°) e, più tardi, in maniera diffusa nei secc. 13°-14° (Righetti, 1950-19592, IV, p. 63; L chiesa di St Peter a Ipswich nel Suffolk e, nella stessa città, un f. frammentario nel Mus. and Art Gall.).Per la ...
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Abitazione
Anna Laura Palazzo
Il termine indica sia il risiedere, lo stare in un luogo, sia il luogo concreto in cui si abita, la dimora, la casa. Espressione di un'esigenza primaria per l'uomo, quale [...] si è stimato che, quando nel 16° secolo si diffuse in Francia l'impiego della muratura anche per le abitazioni di G. Teyssot, 2 voll., Milano, Electa, 1986.
I. Quaroni, La città fisica, Roma-Bari, Laterza, 1981.
A. Rapoport, House form and culture, ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...