CAROLINGIA, Arte
A. Petrucci
Il concetto di arte c. si riferisce all'arte prodotta durante la dinastia carolingia, così definita dal nome del più eminente fra i suoi rappresentanti, Carlo Magno. Sotto [...] sua fondazione alla metà circa del sec. 8° sembra esserci una diffusa convinzione, per la decorazione, al di là della proposta di , e così il mito di Roma non comporta, per la città, una centralità nell'ambito del potere carolingio; essa non è mai ...
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BOLOGNA
R. Grandi
(lat. Bononia)
Città dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'Emilia Romagna, situata nella pianura padana allo sbocco delle valli del Reno e del Savena.
Storia e urbanistica
La [...] come S. Stefano. Alla fine del sec. 4°, a S-E, fuori della città romana, si era formata un'area cimiteriale nei pressi di un iseo a pianta circolare di Frassinoro), sembrano orientare per una koinè diffusa nell'ultimo quarto del sec. 11°, benché ...
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UMBRIA
P. Scarpellini
Regione dell'Italia centrale, tra Toscana, Marche e Lazio, compresa nell'alto e medio bacino del Tevere e limitata verso E dalla catena appenninica.
Storia e urbanistica
I confini [...] di S. Lorenzo a Spoleto e di S. Giuliano, presso la stessa città, e in quella di S. Claudio a Spello, nei quali l'operato , icastico, dai colori vivi, delicati.Sono tratti che si trovano diffusi in tanti dipinti su tavola e a fresco, situabili tra la ...
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Progettazione
Renato De Fusco
di Renato De Fusco
Progettazione
sommario 1. Introduzione. 2. Definizione. 3. Aspetti linguistici della progettazione. 4. Progettazione e architettura moderna. 5. La progettazione [...] colta in questo campo, ci occuperemo ora più diffusamente di quella dipendente direttamente dalla storia, ossia M., Disegno e progettazione, Bari 1968.
Rossi, A., L'architettura della città, Padova 1966.
Susani, G. (a cura di), Scienza e progetto, ...
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MARCHE
E. Simi Varanelli
Regione dell'Italia centrale, bagnata a E dal mare Adriatico e confinante a N con la Romagna, a O con la Toscana e l'Umbria, a S con il Lazio e l'Abruzzo. Esteso dallo spartiacque [...] Piceno e a Fermo, ma che in epoca gotica si diffuse largamente su tutto il territorio e al di fuori anche Maria della Misericordia di Ancona, ivi, pp. 461-508; E. Guidoni, La città dal Medioevo al Rinascimento, Roma-Bari 1981, pp. 123-158; G. Nepi ...
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VENEZIA
G. Lorenzoni
Città del Veneto, capoluogo della regione, distesa tra le coste e le isole lagunari.In età romana V., come città urbanisticamente organizzata, non esisteva. La Regio X dell'Impero [...] geometrico che ha la sua origine nell'area umbro-romana e diffuso anche in un ampio retroterra che si può definire in senso lato (v.), che con la sua bottega lavorò soprattutto in città della terraferma.L'architettura gotica civile, nei suoi esiti ...
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BORGOGNA
A. Châtelet
(franc. Bourgogne)
Regione storica della Francia orientale, che coincide, dal 1790, con gli attuali dip. dell'Ain, della Côte-d'Or, di Saône-et-Loire e, in parte, della Nièvre e [...] 6°, nella quale fu inumato uno dei primi vescovi della città. Doveva trattarsi di un edificio riccamente decorato, almeno a ed economica dell'abbazia e delle sue filiazioni, che ben si sa diffuse a poco a poco in tutta l'Europa, ma di cui non si ...
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LUCCA
C. Baracchini
(lat. Luca)
Città della Toscana, capoluogo di provincia, situata al centro di una pianura alluvionale, compresa tra l'Appennino tosco-emiliano e il monte Pisano.La posizione e la [...] N la via di Parma e a S la via di Pisa.La città romana ebbe impianto quadrilatero - reso un po' irregolare sul lato settentrionale da . Pietro in Corsena a Bagni di Lucca, la diffusa ornamentazione della chiesa di San Cassiano di Controne (Baracchini ...
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COPTI
L. D'Adamo
Il termine C. indica gli Egiziani di religione cristiana, gli unici tra gli abitanti dell'od. Egitto che possono essere considerati a buon diritto i discendenti degli antichi Egizi. [...] da un uso ininterrotto. È il caso delle chiese di Babylon (Città Vecchia del Cairo), dei monasteri dello Wādī Naṭrūn o di quelli mentre dal sec. 13°-14° il materiale di supporto più diffuso fu la carta. Incipit e iniziali di grande formato appaiono ...
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VITERBO
M.G. Bonelli
(Castrum Viterbii, Bitervo, Viterbio nei docc. medievali)
Città del Lazio, capoluogo di provincia, situata ai piedi dei monti Cimini.
Urbanistica
Il nucleo più antico della città [...] costruzione di ponti che collegassero la parte più antica della città a quella più recente: fu edificato allora il ponte Tremolo La vasta aula con tetto a capriate riceve una luce diffusa da dodici bifore a tutto sesto, sormontate da piccole finestre ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...