APOCRIFI
M.V. Marini-Clarelli
Nella letteratura cristiana più antica il termine a. designava i libri 'segreti', in quanto non letti pubblicamente (Origene, Comm. ser. 46 in Mt. 24, 23-28, PG, XIII, [...] Roma, BAV, gr. 755, c. 225r, sec. 11°), si diffuse, a partire dal sec. 12°, nella miniatura anglosassone (Londra, Lamb de la Sainte Vierge. Etude historico-doctrinale (Studi e Testi, 114), Città del Vaticano 1944; G. Bardy, s.v. Apokryphen, in RAC, ...
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TROIA (Τροία, om. Τροίη, dor. Τροΐα, Τρωΐα, Τρῴα, "Ιλιος, "Ιλιον; Troia, Ilium)
L. Vlad Borrelli
La più famosa città della protostoria mediterranea, riconosciuta da H. Schilemann (v.) sulla piatta collina [...] altri insediamenti e grazie a quella facies culturale uniforme diffusa in quest'epoca nell'Egeo, si è potuta stabilire bruciata spesso da 0,50 a più di 1 m ricostruirono la propria città all'incirca sulla stessa pianta. In T. VII b si distinguono due ...
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Vedi PAESTUM dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PAESTUM (Παιστός, Ποσειδωνία, Ποσειδωνιάς, Παῖστον; Posidonia, Paestum)
P. Zancani Montuoro
Oggi frazione del comune di Capaccio, in provincia di Salerno, sui [...] P. deve la sua fama odierna. Nel suo aspetto definitivo la città antica ha assunto in pianta la forma di un pentagono irregolare, (che rientrano nella corrente di gusto ionizzante largamente diffusa in Magna Grecia) affatto simili a quelli delle ...
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TESORI
E. Cruikshank Dodd
Nel linguaggio archeologico viene definito "tesoro" (ingl. hoard, ted. Schatzfund, fr. trésor) un complesso di oggetti in metallo pregiato, ritrovati casualmente o in regolari [...] uso che si era affermato nell'impero achemènide, si diffuse poi nei paesi ellenistici dopo la conquista di Alessandro di Corbridge (v. oltre, 3) è stata associata con la ricca città di Efeso in Asia Minore. Altri pezzi si ascrivono alla regione del ...
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Vedi VILLANOVIANA, Civilta dell'anno: 1966 - 1973
VILLANOVIANA, Civiltà
B. d'Agostino
A) I precedenti. - B) Formazione della civiltà v. - C) Fasi cronologiche. - D) Cronologia assoluta. - E) Interpretazioni [...] repertorio dei tipi e delle decorazioni dei vasi: è ad esempio diffusa in tutta l'area l'urna a capanna, forse derivata dalla il Monte Amiata, ad economia industriale, dal gruppo delle città costiere o prossime alla costa che si susseguono dal Fiora ...
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ALESSANDRO III di Macedonia, Magno (᾿Αλέξανδρος ὁ μέγας, Alexānder Magnus)
G. A. Mansuelli
C. Bertelli
Nacque nel 356 a. C. da Filippo IIdi Macedonia e da Olimpiade, figlia di Neottolemo, re d'Epiro; [...] dei paesi da lui conquistati ma anche nella Grecia metropolitana, diffuse più vastamente e in maniera che diremmo "capillare", l' battaglia di Isso (301 a. C.), accettato dalle città per ovvi motivi politici, rimase poi sempre intensamente praticato ...
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DOSSALE
A. Condorelli
Con il termine d. (dal lat. medievale dorsale, doscale, torsale) si suole indicare - per esteso rispetto alla sua accezione originaria di 'veste' che ricopre il dorso di un altare [...] la celebrazione liturgica su ambo i lati dell'altare (Gardner, 1983).Diffusa in Italia durante il sec. 14° (S. Ludovico di Tolosa personalità artistica di maggiore spicco tra i pittori di questa città, è l'autore del retablo dedicato a s. Giovanni ...
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Vedi VETRO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
VETRO (vitrum)
D. B. Harden
Sommario. 1. Il v. come sostanza. 2. Industria del v. nell'antichità. 3. Sviluppo delle officine: a) v. a sabbia; b) v. alessandrino [...] nel III e continuano nel IV sec. d. C.
Le forme più diffuse sono piatti, tazze, bicchieri, fiasche ed anfore di uso domestico. Nel of the Vatican Library (Catal. del Museo Sacro, IV, Città del Vaticano 1959); Morin-Jean, La verrerie en Gaule sous ...
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Vedi GLADIATORE dell'anno: 1960 - 1994
GLADIATORE
Red.
Si suole attribuire agli Etruschi, come d'altronde attestano i monumenti rimastici - pitture, urne funerarie ecc. - l'origine degli spettacoli [...] Antiochus, Hermes, Petraites, Spiculus, Columbus, Calamus, diffusa attraverso le riproduzioni delle loro gesta. Si dicono tavole, poste nella basilica e sotto un portico della città.
Per l'età repubblicana, riflesso di queste raffigurazioni e ...
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Vedi VILLANOVIANA, Civilta dell'anno: 1966 - 1973
VILLANOVIANA, Civiltà (v. vol. vii, p. 1173)
B. d'Agostino
F) Villanoviano tosco-laziale - G) Villanoviano meridionale - H) Villanoviano settentrionale.
F) [...] è lo stesso che predomina a Capua; nelle due aree è abbastanza diffuso il tipo della tomba a ziro, e l'uso dell'olla panciuta Arnoaldi. Ma alla scoperta delle necropoli ad oriente della città ci si accorse che esse costituivano un nucleo abbastanza ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...