NIKIAS (Νικίας, Nicias)
G. Becatti
2°. - Pittore greco, ateniese, figlio di Nikodemos, operante nel IV sec. a. C. Sulla sua attività abbiamo varie notizie nelle fonti letterarie. Plinio soprattutto (Nar. [...] custodiit) ben dovevano staccarsi (eminerent e tabulis) da quelli più diffusi della roccia, del mare e del cielo. Più difficile è dire vendere la Nèkyia ad un re e offrirla in dono alla propria città, di cui fu uno dei più famosi artisti nel IV sec. ...
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Antico, reimpiego e imitazione dell'
Arnold Esch
Nelle alterne fasi del rapporto con l'antico l'ammirazione e l'imitazione dei modelli antichi nell'architettura e nella scultura raggiunsero l'acme nel [...] gran quantità di pietre antiche incise. Ma la diffusa convinzione che Federico sia stato un appassionato collezionista di goticizzanti.
Chi, come Federico II, aveva imposto alle città da lui fondate altisonanti nomi d'imperatori (Caesarea, Augusta ...
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LIMOSINO
T. Soulard
(lat. Lemosinum; franc. Limousin; Lemozi nei docc. medievali)
Regione storica della Francia occidentale, il cui toponimo designava nel Medioevo la regione corrispondente all'antica [...] mettere in risalto l'entrata, un'altra soluzione particolarmente diffusa nel L. consisteva nel circondarla di archivolti polilobati, mancò di avere conseguenze sul tessuto urbano di alcune città del L., la topografia delle quali risulta perciò legata ...
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Vedi CNOSSO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CNOSSO (Κνωσός, Cnossus)
L. Banti
Antica città dell'isola di Creta, nel Mediterraneo orientale, famosa e potente in età preistorica, durante il fiorire della [...] a. C. Verso la fine del sec. XV il palazzo e la città furono distrutti. Le rovine, riadattate alla meglio, furono abitate per tutto il limitata in Creta alla sola C., ma molto diffusa nella Grecia continentale. Questa decorazione viene detta "stile ...
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ASSIRA, Arte
G. Furlani*
L'Assiria, cioè la regione che si estende dal fiume Khābūr alla zona ad E del corso superiore del Tigri (v. cartina sotto Mesopotamia), non ebbe fino alla seconda metà del II [...] del tempio di Ishtar ad Assur e specialmente la costruzione di una città, Kār-Tukulti-Ninurta, che da lui prese il nome e che sorgeva muri del cortile rivelano l'influenza dell'architettura diffusa a quel tempo nella Siria settentrionale. L'entrata ...
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ERRI (de heris, de leher, delero, del R)
Andrea De Marchi
Nella famiglia degli E., attestata a Modena a partire dal '300, il primo ad esercitare la pittura fu Bartolomeo, figlio del maestro di legname [...] del Louvre), e in rapporto con la cultura diffusa negli anni Quaranta tra Padova, Venezia e Verona intorno ; M. Ferretti, "Casamenti seu prospective". Le città dipinte, in Imago urbis. Dalla città reale alla città ideale, Milano 1986, p. 89; F. Zeri ...
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ARCHITETTURA RAFFIGURATA
A. Peroni
T. Velmans
P. Cuneo
Uno specifico interesse per le raffigurazioni architettoniche nei più diversi contesti iconografici del Medioevo è frutto di studi recenti e [...] e propria metafora figurativa. Per es. le porte di città affiancate da torri possono rappresentare, seguendo una contrazione già diffusa nella monetazione antica, l'intera città; una fonte autonoma di siffatte versioni riduttive era offerta dalla ...
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ORLANDO
M. Mihályi
Il nome O. (o Rolando) costituisce l'equivalente, in volgare italico, del nome francese d'oïl Roland - che conosce versioni simili ma leggermente diverse nelle altre lingue parlate [...] maniera i pisani e i genovesi all'atto della conquista della città nordafricana di Mahdia nel 1087. La successiva conquista della Sicilia intorno al 1230-1235 ca., intitolata Karl der Grosse: diffusa nel sec. 13° e diffusissima nel 14° prevalentemente ...
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PUTEALE
F. Betti
Con il termine p. si intende la sponda - nella maggior parte dei casi in pietra, ma non mancano esemplari in muratura o in terracotta semplice o invetriata - posta all'imbocco dell'apertura [...] in massima parte la produzione di vere da pozzo in Europa - soprattutto nella città di Venezia, dove si segnala, a partire dal sec. 7°-8°, una una forma che divenne in seguito la più diffusa e tradizionale, ripetuta senza sostanziali varianti anche ...
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Vedi COPIE e COPISTI dell'anno: 1959 - 1994
COPIE e COPISTI
¿ G. Lippold
Copie di capolavori di arte figurata sono state eseguite in tutte le età in cui tali capolavori erano considerati e sentiti come [...] la richiesta di copie dové subire una diminuzione; le città vesuviane non contenevano troppe copie marmoree anche se nelle fatte, in gran parte, rinnegare. Ma l'abitudine diffusa di sottovalutarle dipende soprattutto da una insufficiente conoscenza e ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...