MICHELE Arcangelo, santo
E. Federico
Arcangelo il cui nome, che in ebraico significa 'chi come Dio?' (Mīkā'el), è più volte esplicitamente citato nei libri vetero e neotestamentari e nei testi apocrifi [...] una grotta posta sulle pendici del monte. Anche la città di Roma vanta una miracolosa apparizione al papa Gregorio Magno , procedono all'attacco del drago, montando cavalli al galoppo.Altrettanto diffusa, in Oriente e in Occidente, è l'immagine di M. ...
Leggi Tutto
Vedi STEPPE, Arte delle dell'anno: 1966 - 1997
STEPPE, Arte delle
¿ R. Grousset
M. J. Artamonov
R. Grousset
M. J. Artamonov
I. Le origini. - Le steppe coprono una vasta zona che si stende dal fiume [...] nell'uso quotidiano delle tribù indigene le opere create nelle città greche delle zone settentrionali del Mar Nero. Il Bosforo con delle steppe d'Eurasia con i Goti e gli Unni vennero diffuse in tutta l'Europa occidentale e furono una delle basi dell ...
Leggi Tutto
MAMELUCCHI
D. Behrens-Abouseif
Dinastia islamica, il cui nome deriva da quello dei soldati-schiavi (arabo mamlūk) di origine turca e mongola reclutati in Asia centrale, che governò Egitto e Siria tra [...] si sviluppò al Cairo e che interessò soltanto questa città, mentre la Siria e persino la provincia egiziana campito da girali e spirali. La ceramica dipinta a lustro, diffusa in epoca abbaside e fatimide, continuò a essere utilizzata per brocche ...
Leggi Tutto
BITONTO, CATTEDRALE DI
Luisa Derosa
Nell'ambito degli studi sull'arte federiciana la fortuna critica della cattedrale di Bitonto è dovuta alla presenza di un ambone, datato e firmato, che accoglie come [...] scale di accesso, secondo il modello campano ampiamente diffuso in Puglia, come mostrano le numerose raffigurazioni nei ruolo scelto da Federico II, "Bollettino della Accademia degli Euleti della Città di San Miniato", 61, 1994, pp. 93-103.
Federico ...
Leggi Tutto
GIAROLA, Antonio, detto il Cavalier Coppa
**
Figlio di Giacomo, nacque a Verona intorno al 1597.
I tentativi, peraltro suggeriti con cautela (Guzzo, p. 99), di identificare il padre con un Giacomo Giarola [...] p. 75). La notizia è stata per la prima volta diffusa da Zannandreis (p. 264), il quale si dimostra fonte a Bologna quando, nel gennaio del 1636, ricevette dal Consiglio della città di Verona la commissione della Pala della peste per la cappella ...
Leggi Tutto
ORFEO (῾Ορϕεύς, dorico ῎Ορϕης; Orpheus)
A. Bisi
Mitico aedo di Tracia, considerato dalla tradizione greca figlio del re Eagro e della musa Calliope.
1. - L'origine della sua figura è difficilmente individuabile: [...] alla scuola di Alkamenes di Paro (v.). I due soggetti maggiormente diffusi nella pittura vascolare attica a figure rosse, a partire dal V che trova il suo equivalente su alcune serie monetali delle città tracie, di Lesbo e di Alessandria d'Egitto ( ...
Leggi Tutto
WITTELSBACH
N.M. Zchomelidse
Famiglia principesca tedesca del ducato di Baviera, che ebbe come prime sedi Scheyern (prov. Pfaffenhofen an der Ilm) e Wittelsbach, presso Aichach.Tramite un'intelligente [...] Ciò diventa particolarmente rilevante per l'aspetto delle città di residenza: Ingolstadt, Straubing, Deggendorf, Burghausen, Mariä Himmelfahrt. Il W. seguì come fondatore la consuetudine molto diffusa nei secc. 11° e 12° di mettere un monastero a ...
Leggi Tutto
LIBERI, Pietro
Alberto Crispo
Nacque a Padova il 15 apr. 1614 da Giuseppe e da Maddalena Rossi, secondo Gualdo Priorato (1664, p. 1); ma se si dà credito all'atto di morte del 18 dic. 1687, in cui il [...] a una pratica di falsificazione, peraltro assai diffusa in ambito veneziano.
Agli anni immediatamente successivi rimasto soltanto l'Evadne e Capaneo dell'Alte Pinakothek della stessa città (Kultzen). Grazie ai ricchi proventi della sua attività, il ...
Leggi Tutto
LASINIO, Carlo
Valeria Di Piazza
Figlio di Gian Paolo, giureconsulto, nacque a Treviso il 15 febbr. 1759. Secondo quanto riferisce Federici, suo primo biografo, dopo aver studiato pittura all'Accademia [...] a puntinato, pubblicata a Parigi presso Darbì e molto diffusa anche in Italia. Al nucleo originario, probabilmente composto , X (1978-82), 1, pp. 51-57; E. Manzato, Treviso città d'arte, Treviso 1982, pp. 128-130 (per Basilio); F. Borroni Salvatori ...
Leggi Tutto
Agostino di Ippona, Santo
C. Fratini
Padre e dottore della Chiesa occidentale, A. Aurelio nacque il 13 novembre 354 a Tagaste (Numidia proconsolare; od. Souk Ahras, in Algeria). Morì nella notte tra [...] secoli significative modificazioni per giungere gradualmente ai tipi più diffusi che si impongono a partire dal sec. 13°, vetrata, in parte manomessa, commissionata dal vescovo della città ed eseguita nel primissimo Trecento, ove sono rappresentate ...
Leggi Tutto
citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...