Vedi NAPOLI dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
NAPOLI (v. vol. v, pp. 332-339)
A. de Franciscis
Topografia. - Nuovi scavi e ricerche hanno portato altri documenti per la topografia della città antica.
Altri [...] alla migliore conoscenza di una così importante città antica. Sarebbe anche molto interessante poter gettar 451) che il costituirsi del museo debba datarsi nel 1822 e che una diffusa e nota incisione sia di quest'epoca e ne illustri la nascita: in ...
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BAUDO, Luca (Luca da Novara)
Gian Vittorio Castelnovi
Figlio di Ambrogio; non è precisabile se questo pittore fosse nativo oriundo di Novara; comunque se ne ha notizia soltanto a Genova a partire dal [...] e 1503 mostrano il B. impegnato in altri due dipinti per la medesima città: una Madonna del Rosario per la chiesa di S. Domenico e una Madonna e monumentali, mentre la vivacità della diffusa illuminazione e della contrastata cromia cede sempre ...
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OPICINO de Canistris
M. Camille
Storico, ecclesiastico, miniatore e calligrafo, nato nei pressi di Pavia il 24 dicembre 1296 e attivo principalmente ad Avignone come scrivano nella Penitenzieria apostolica.Autore [...] s. Marta, la Tarasque, che, diffusa nella Francia meridionale, faceva parte della personale Tozzi, M. David, Opicino de Canistris e Galvano Fiamma: l'immagine della città e del territorio nel Trecento lombardo, in La pittura in Lombardia. Il Trecento ...
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BORDONE, Andrea
Pina Belli D'elia
Le scarse notizie intorno a questo pittore ci provengono essenzialmente dai suoi dipinti, tutti diligentemente firmati, sparsi in varie chiese e conventi della Puglia, [...] , dovette certamente soggiornare.
Secondo l'opinione più diffusa, il pittore dovette giungere in Puglia intorno all Bari, Napoli 1858, II, p. 395; A. Salvemini, Saggio storico della città di Molfetta, Napoli 1878, II, p. 37; G. Valente, La cattedrale ...
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Vedi CALENI, Vasi dell'anno: 1959 - 1994
CALENI, Vasi
¿ A. Rocco
Si dà questo nome a quella ceramica interamente ricoperta da vernice nera piombina, decorata plasticamente da motivi ornamentali e figurati, [...] influenza ellenistica, proveniente dal territorio dell'antica Cales, città degli Aurunci in Campania (oggi: Calvi Risorta). La Atilî, Ceso e Numerius, i cui prodotti furono maggiormente diffusi in Campania, limitatamente al territorio di Teano e di ...
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PARENZO (Παρέντιον, Parentium)
B. Forlati Tamaro
Città della Jugoslavia (in croato Porecv) posta su una penisola della costa occidentale dell'Istria tra il Quieto (Ningus) a N e il canale di Leme a S. [...] ceramica locale con la tipica decorazione a meandri incisi e riempiti di pasta bruna (collegata con la ceramica a nastro diffusa in tutto il Mediterraneo orientale e l'Adriatico) e uno più recente in cui appaiono anche vasi atestini rossoneri, situle ...
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CICHÈ, Francesco
Elvira Natoli
Stampatore e incisore "panormitanus", è noto dal 1707 e attivo fino alla morte, avvenuta nel 1742, a Palermo. Nell'ambito della complessa cultura palermitana della prima [...] della realtà del tempo. Legato ai più importanti committenti della città, come il Senato, i gesuiti, l'arcivescovado, il Caruso ". All'ambito della cultura figurativa più ufficiale e diffusa di un Sozzi o Borremans appartengono le incisioni che ...
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FONTANA, Giovanni
Carlotta Quagliarini
Non si conosce l'anno di nascita di questo architetto, figlio di Andrea, cittadino veneziano dei sestiere di S. Maria Forinosa in Barbaria. Non esistono dati sulla [...] della Farina a Rialto (Joppi, 1894). Fu attivo nella città lagunare fino al 1517, anno in cui si trasferì a Udine Porlezza a quella di Giovanni Fontana da Melide. La più diffusa identificazione con Giovanni da Porlezza si deve al Temanza (1778 ...
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KIMON (Κίμων)
L. Breglia
2°. - Incisore della zecca siracusana di cui, come degli altri, niente ci è noto, ad eccezione della sua opera e forse, se a lui si riferisce, di un passo di Ateneo (xi, 781 [...] e la gloria di incidere per Siracusa i coni del decadracma - la grande serie commemorativa che, secondo l'opinione più diffusa, la città avrebbe emessa dal 412 a. C. per ricordare la vittoria dell'Assinaros (413) - ed è anzi probabile che il suo ...
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MOESIA, Superior et inferior
G. C. Susini
L. Rocchetti
Province romane della regione danubiano-balcanica. All'anno 86 risale il provvedimento domizianeo della costituzione delle due province mesiche: [...] e separati dalla provincia mediante il regno bosporano. Le città greche della costa (Callatis, Dionysopolis, Istrus, Mesambria, un potente influsso culturale nell'interno, ove la lingua più diffusa - a differenza dell'altra provincia - era il greco. ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...