GIOVANNI di Piermatteo, detto Giovanni Boccati
Cecilia Prete
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, figlio di Piermatteo, vissuto nel XV secolo e originario di Camerino, nelle Marche.
Il [...] contrappone alla forma del polittico gotico ancora ampiamente diffusa, e utilizzata in quegli stessi anni dal Ottanta.
Fonti e Bibl.: B. Orsini, Guida al forestiere per l'augusta città di Perugia, Perugia 1784, pp. 70 s., 277; A. Mariotti, Lettere ...
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LORENZO Veneziano
Giorgio Tagliaferro
Non si hanno notizie documentate che permettano di precisare con certezza l'identità di questo pittore, la cui firma appare su alcuni dipinti datati fra il 1356 [...] che potrebbero appartenere al periodo giovanile di Lorenzo. La diffusa convinzione che si dovesse cercare la sua mano in Anche questa ipotesi, postulando un soggiorno di L. nella città scaligera entro la fine del sesto decennio, intende fornire una ...
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COLLAMARINI, Edoardo (Odoardo Stefano)
Giuseppe Miano
Nacque a Bologna il 13 sett. 1863 da Emilio e da Matilde Cocchi. Compiuti brillantemente gli studi presso l'istituto di belle arti di Bologna, si [...] "Gemma paupertatis", prospettava una decorazione universalmente diffusa fra l'architettonico e il decorativo, . 1904 di disegno architettonico presso l'università della stessa città; dal marzo 1908professore di architettura presso lo istituto di ...
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FANOLI (Fanolli), Michele
Clelia Alberici
Nacque a Cittadella (Padova) il 9 luglio 1807 (Cittadella, Arch. parrocchiale, Libro dei battesimi, anni 1799-1818) da Lorenzo e Marianna Venzo. Il padre era [...] impossibile indicare tutte le litografie eseguite durante il soggiorno in quella città (ma cfr. Miotti, 1970-71, pp. 71-105).
Firenze 1979, n. 14).
Il F., la cui fama si era diffusa anche in Inghilterra, fu chiamato a Londra per l'esecuzione di una ...
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DANDINI, Pietro (Pier)
Evelina Borea
Nacque a Firenze il 12 aprile 1646 (F. S. Baldinucci) o nel 1647 (Orlandi, 1704) da Ottaviano (fratello dei pittori Cesare e Vincenzo), e fu educato all'arte dallo [...] sulle opere si attingono in massima parte dalla diffusa biografia che di lui scrisse alcuni anni chiesa parrocchiale di S. Felicita, Firenze 1828, p. 87; F. Fantozzi, Guida della città e contorni di Firenze, Firenze 1842, pp. 180, 294, 401, 435 s., ...
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GRASSINI, Margherita
Simona Urso
Nacque a Venezia l'8 apr. 1880 da Amedeo e Emma Levi.
Era la quarta figlia - dopo Nella, Lina e Marco - di una ricca famiglia ebrea profondamente ortodossa e molto nota [...] all'ordine", una corrente di indirizzo restaurativo diffusa nel panorama artistico europeo contemporaneo e alternativa all della G., di trovare proprio in America la nuova Roma, la "città futura", di cui fu costantemente alla ricerca.
L'anno dopo, in ...
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GIROLAMO da Treviso, il Vecchio
Alessandro Serafini
L'identificazione dell'artista, attivo nel Trevigiano negli ultimi tre decenni del Quattrocento, al quale vanno attribuiti i dipinti accomunati dall'identica [...] omonimi e attivi negli stessi anni, oltretutto nella stessa città, usassero anche la stessa sottoscrizione. Inoltre, le analisi mitigato dalla trasparenza del colore e dalla luminosità più diffusa, che rivelano un G. attento al corso della pittura ...
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CALAMECH (Calamecca)
Francesco Neri Arnoldi
Famiglia di artisti carraresi, attivi a Messina nella seconda metà del secolo XVI, il cui nome trae origine da una località presso Carrara, denominata la Calamecca.
Primo [...] nello stile, della tarda maniera michelangiolesca diffusa a Messina dal Montorsoli, piuttosto che da un pagamento per la pittura dello stemma reale e di quello della città di Messina su quattro grandi ceri del duomo. Soltanto venti anni dopo, nel ...
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FIGINO, Giovanni Ambrogio
Roberto Ciardi
Figlio di Giovanni Vincenzo, fabbricante di spade e proveniente da una nota famiglia di armaioli, e di Lucia Grassi, nacque a Milano; l'anno di nascita è incerto.
La [...] ad assicurare al pittore quella agiatezza economica e quella notorietà diffusa di cui godette, essendo celebrato non solo da letterati di che non sono da escludere possibili successivi ritorni nella città papale, anche se sia del primo soggiorno sia ...
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CURTI, Girolamo, detto il Dentone
Paolo Cassoli
Nacque a Bologna il 7 apr. 1575 da Antonio Maria, originario di Reggio Emilia e da una Orsolina bolognese (Bologna, Archivio arcivescovile, S. Niccolò [...] immediate vicinanze. Ne restano le decorazioni di palazzo Paleotti in città, dell'oratorio di S. Rocco e della Paleotta (1619- e ombra di possibile matrice guercinesca: alla luminosità diffusa della Paleotta subentra un "dramatic ligliting" (Sjöström ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...