CASOLANI, Cristoforo (Cristofano)
W. Chandler Kirwin
Figlio del pittore Alessandro e di Aurelia figlia del pittore Lorenzo Rustici, e fratello del pittore Ilario, non sono noti i suoi estremi biografici, [...] , mentre nei due decenni precedenti egli fu particolarmente attivo nella citta e nei dintorni. Per questo si può considerare morto a altri un percorso che si allontanava dalla più diffusa tendenza al naturalismo abbracciata dal Caravaggio, ed era ...
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ANDREA da Parma (da Strumi)
Paolo Lamma
Nacque nella prima metà dell'XI secolo in località imprecisata a cinque giornate da Vallombrosa così che, in seguito a una identificazione della tradizione vallombrosana, [...] vicino ad Arialdo. Dopo il 1066 lasciò la città lombarda, dopo aver partecipato alle lotte e alle esperienze della vita milanese, in quella del Gualberto c'è una diffusa e quasi compiaciuta attenzione per gli aspetti più caratteristici di un ...
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GIACOBINI, Benedetto Ludovico
Sandra Migliore
Nato a Fobello, in Valsesia, il 5 ag. 1650 da Francesco e Margherita de' Neri (o Negri), dopo aver trascorso un breve periodo a Nancy, in Francia, insieme [...] Ad Aosta dimorava presso il canonico della cattedrale della città, dal quale fu avviato allo studio delle lettere, dal conte Pietro Strassoldo di Gorizia, affinché potesse essere diffusa anche nel mondo tedesco; alla metà del Novecento era ancora ...
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CATTANEO, Gerolamo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova attorno al 1500 dal nobile Accellino, ma dopo il 1530 si trasferì in Spagna, dove visse e svolse attività mercantile-finanziaria.
Accellino, [...] . 1538: in esso, Giovanni, a Città del Messico, riceve procura dal C. perché davanti al tribunale di quella città presenti una ricevuta del re di Spagna sivigliani e la Casa de Contratación, e una diffusa corruzione, tanto che il procuratore, avendo l ...
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BONDUMIER (Bondumerio, Bondimier), Andrea
Gianfranco Ferrarese
Nacque a Venezia, verso la fine del sec. XIV, da Marino e da Franceschina Barbaro, di ricca famiglia patrizia. L'anno esatto della sua [...] con il vivace ambiente umanistico veneziano.
L'incipiente, diffusa inquietudine religiosa che penetrava in quegli anni in di riforme, il B. dedicò le sue cure a vari monasteri della città: il 19 apr. 1461 costituì il monastero di S. Lucia, ponendovi ...
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CARACCIOLO, Nicola Maria
Domenico Caccamo
Nato nel 1512 da Giovanni Battista, poi conte di Gallarate, e da Beatrice Gambacorta, abbracciò a Napoli la vita ecclesiastica e divenne presto familiare e [...] di edificare un cimitero cristiano per gli schiavi e mercanti della città. Finalmente, nel giorno di Natale del 1561, l'ingente somma la severità con la superstizione; e l'opinione, diffusa negli ambienti dell'evangelismo italiano, che in condizioni ...
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GRASSONI (Garzoni, de Grassonibus, de Garxonibus), Rodolfo
Andrea Gamberini
Figlio di Guglielmo (o Guglielmino), nacque probabilmente nella seconda metà del Duecento da uno dei più illustri casati modenesi, [...] il G. ad ambienti guelfi.
Secondo una prassi assai diffusa tra gli esponenti della militia cittadina anche il G. agnato del G., anch'egli di nome Guglielmo, assunse la podesteria della città emiliana.
Il governo del G. fu di breve durata ma ricco di ...
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CERUTTI (Ceruti, Cerruto)
Andreina Griseri
Nati a Chieri da Gaspare e da una figlia del pittore Francesco Fea, i fratelli Antonio e Giovanni Francesco, data la consuetudine di lavoro nella bottega del [...] pitture nella camera di S. A. R. nel castello di questa città" ovvero palazzo Madama). Dal confronto con il successivo intervento in palazzo reale alla decorazione delle residenze ducali, la diffusa descrizione si sofferma sui minimi particolari ...
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PELLIZARIO
Giuseppe Gardoni
(Pellizzario/Pellizarius), vescovo di Mantova. – Nacque verosimilmente nella seconda metà del XII secolo, forse a Mantova; l'identità dei genitori è sconosciuta.
Appartenne [...] a una tipologia significativa e piuttosto diffusa nelle diocesi italiane di primo Duecento: pianura veronese nel medioevo. La conquista del suolo e la regolamentazione delle acque, in Una città e il suo fiume, a cura di G. Borelli, Verona 1977, I, pp ...
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BRITI, Paolo (il Cieco da Venezia)
Cesare De Michelis
Fu uno dei più fecondi e fortunati poeti popolari veneziani del sec. XVII, ma di lui sappiamo ben poco, come accade sovente per figure del genere [...] "Cieco da Venezia", che, secondo un gusto molto diffuso in quegli anni, recuperava a livello popolare l'aspetto s.d.) e il Testamento de P. B. fatto da lui quandola città persuadeva che fusso morto per accidente occorsogli (Venezia, Remondini, s.d.); ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...