Tubercolosi
Antonio Cassone
La tubercolosi è una delle malattie più antiche nella storia dell'umanità, e come tale fu descritta e studiata da molti ben prima che ne venisse conosciuta la causa, cioè [...] popolosi e confinati, come per es. le grandi città inglesi del Seicento, dove le epidemie della malattia falcidiavano lentamente ma costantemente diminuita d'incidenza, o renderla più diffusa dove non s'era mai arrestata. Questa è appunto ...
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La grande scienza. Evidence-based medicine
R. Brian Haynes
Gordon H. Guyatt
Evidence-based medicine
Tra il 1991 e il 1992 gli epidemiologi della McMaster University di Hamilton (Ontario, Canada) pubblicarono [...] sul "Journal of the american medical association" (JAMA), la rivista medica più diffusa al mondo.
Gordon H. Guyatt si unì al gruppo nel 1983, Deborah Oxford, Chalmers nel 1992 fondò proprio in questa città il primo centro Cochrane, con l'intento di ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. La ricerca biologica e medica tra pubblico e privato
Paul Weindling
La ricerca biologica e medica tra pubblico e privato
Il patronato [...] , in opposizione all'istituto di ricerca medica sostenuto da donazioni diffuse (come l'Institut Pasteur) o dallo Stato (come il Koch sarebbero moltiplicati a livello nazionale e internazionale.
Città, paesi e comunità rurali selezionati degli Stati ...
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DE RENZI, Salvatore
Vincenzo Cappelletti-Federico Di Trocchio
Nacque a Paternopoli (prov. di Avellino) il 19 genn. 1800, da Donato e Maria Rosaria Del Grosso. La famiglia, "già ricca e agiata" a dire [...] ma aggiornata, come Topografia e statistica medica della città di Napoli, con alcune considerazioni sul Regno intero in più luoghi definita dal D. inconoscibile sulla base di una diffusa analogia con l'attrazione gravitazionale messa in voga da P-J. ...
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Lebbra
Pietro Santoianni
Andrea Carlino
La lebbra (dal greco λέπρα, derivato da λέπω, "squamare") è una malattia infettiva che si manifesta in individui predisposti, causata dal batterio Mycobacterium [...] , di luoghi destinati alla loro reclusione fuori dalle mura delle città. I lazzaretti di solito ospitavano da 6 a 12 lebbrosi, popolo francese; una volta che la malattia si fosse diffusa a livello capillare, gli organizzatori del complotto avrebbero ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giovanni Maria Lancisi
Maria Conforti
Giovanni Maria Lancisi, medico all’ospedale di S. Spirito, archiatra pontificio di Giovan Francesco Albani, papa Clemente XI, lettore allo Studium Urbis Sapientiae, [...] Roma il 26 ottobre 1654, si laurea in medicina nella stessa città nel 1672. Allievo dell’anatomista Guglielmo Riva e di Paolo Manfredi, – che Lancisi propugna, e che è quella, molto diffusa, della fermentazione del sangue.
Più difficile da definire, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Paolo Ruffini
Francesco Barbieri
Franca Cattelani Degani
Paolo Ruffini, medico e matematico, deve la sua fama principalmente ai risultati ottenuti nel campo delle equazioni algebriche, anche se i suoi [...] scetticismo, per diversi motivi. In primo luogo era abbastanza diffusa l’idea che, sebbene con procedimenti complicati, si nella chiesa di S. Carlo l’anno 1793, Fasti letterari delle città di Modena e Reggio, 3° vol., Modena 1824.
Intorno alla ...
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PALASCIANO, Ferdinando
Maria Conforti
- Nacque il 13 giugno 1815 a Capua da Pietro, segretario comunale proveniente da Monopoli, in Puglia, e da Raffaella Di Cecio.
Compiuti i primi studi presso il [...] , da cui sembra di capire che avesse lavorato in questa città, e dove ricordava pezzi anatomici parigini del Musée Dupuytren (Du Palasciano riponeva molte speranze, era stato in realtà elaborato e diffuso in Italia e in Francia, ma non ebbe successo. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Felice Fontana
Renato G. Mazzolini
Felice Fontana ha fornito contributi originali a diverse discipline quali l’anatomia e la fisiologia, la microscopia e la chimica, la tossicologia e la patologia vegetale, [...] guida di Giambattista Graser (1718-1786), quindi in diverse città dell’Italia settentrionale. I suoi studi, tuttavia, non riacquistarla quando vengono bagnate. Contrariamente a un’opinione diffusa, Fontana dimostrò che le ‘anguille’ erano veri ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Marcello Malpighi
Oreste Trabucco
L’opera di Marcello Malpighi conduce a maturazione alcuni dei principali risultati sortiti dalla grande ricerca medica e biologica del Seicento, fondendo differenti [...] nella Bassa Padana a ridosso di Bologna. Dopo la prima formazione nella città natale, nel 1646 andò a seguire i corsi di filosofia e grazie alla dotazione di terminazioni nervose e alla diffusa vascolarizzazione garantita da una rete capillare. Anche ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...