Anatomia
Aree di a. Nome di alcune aree della corteccia cerebrale collegate ad aree di proiezione che, secondo P.E. Flechsig, presiederebbero alle più elevate funzioni della corteccia.
Astronomia
A. stellare [...] Raggruppamento di stelle giovani, immerse in nebulosità di materia diffusa. Si hanno a. di tipo OB e a. di tipo T, a seconda che contengano certi settori (per es., nomi di animali, nomi di città ecc.). In genere le a. controllate compaiono in tempi ...
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sepoltura La maniera in cui si dispone del cadavere, in tutte le civiltà condizionata da tradizioni religiose. Secondo l’orientamento generale di ciascuna religione, un aspetto di quella complessa esperienza [...] separa perfettamente vita e corpo. Accanto all’inumazione, la più diffusa forma di s. è l’incinerazione (➔ cremazione). Le ceneri della struttura sociale ed economica del villaggio o della città cui sono connesse.
Secondo il Codex iuris canonici, ...
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Ebraicista e riformatore (Ferrara 1510 - Sedan 1580). Convertito (1538) al cattolicesimo sotto l'influsso del card. Pole, fu attratto da M. Vermigli alle idee della Riforma, e con lui fuggì (1542) a Basilea, [...] di ebraico a Cambridge (1549). Salita al trono Maria Tudor, peregrinò per varie città europee, insegnando ebraico a Heidelberg, poi a Sedan. La sua opera più diffusa è una versione della Bibbia, compiuta, per gli apocrifi, con la collaborazione di ...
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Rappresentazione sacra della Passione e Morte di Cristo, anticamente diffusa in varie regioni d’Italia (Sicilia, Calabria, Campania, Toscana, Piemonte). Ad Acireale vi partecipavano centinaia di attori [...] popolari, impersonando, sulla piazza principale della città, i personaggi della storia evangelica. Le processioni del Venerdì Santo, celebrate ancor oggi in varie regioni in forme drammatiche, sono una forma ridotta dell’antico mortorio. ...
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Messianismo
Vittorio Lanternari
(XXII, p. 953)
Messianismi e millenarismi
Nell'Antico Testamento, in particolare nei libri profetici, ricorre più volte il tema dell'attesa di un 'unto' (ebr. mashīaḥ) [...] corso d'una battaglia contro i Mori, e di cui si diffuse un culto messianico di attesa del suo ritorno. Nella nuova versione e dalla deprivazione i contadini dei villaggi e quelli emigrati nelle città del Perù. Ma il richiamo a Geova e a Mosè si ...
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VALDESI
Mario Niccoli
. Una leggenda - già diffusa nelle valli valdesi (Alpi Cozie) verso la fine del Medioevo e quasi concordemente accolta dagli storici valdesi fino alla metà del secolo XIX - vuole [...] a predicare la Parola di Dio nella campagna e nelle città vicine. Invitato dall'arcivescovo di Lione, Guichard, ad grande impulso del valdesismo, che uscito fuori dalle valli si diffuse un po' dovunque in Italia. Secondo una statistica del 1930 ...
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Fondamentalismo
Enzo Pace
Il progetto fondamentalista ha mostrato, nel respiro breve del ventennio, successivo all'apparire dei primi movimenti collettivi che lo hanno interpretato sulla scena sociale, [...] ° sec. accostare movimenti di tipo fondamentalista, nati e diffusi in contesti religiosi, culturali e sociali diversi poteva apparire le aree di rispetto delle regole di purezza rituale nelle città e nei quartieri; nel secondo, con la scelta compiuta ...
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GREGORIO IX
Ovidio Capitani
Ugolino dei conti di Segni nacque in Anagni in data che deve essere collocata verso il 1170, contrariamente a quanto si è pensato (1140); sempre ad Anagni dovette ricevere [...] si fece, perché la Lega impedì ai principi tedeschi di recarsi nella città.
Dopo la pace di San Germano e Ceprano, in maniera più o La scomunica fu pronunciata a Rieti il 24 marzo 1239 e diffusa in tutta Europa e in tutta l'Europa giunse la replica ...
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magia
Adriano Favole
Un antico modo di controllare il mondo
La magia è un fenomeno complesso che ritroviamo nei racconti di fantasia, nel cinema ma anche nella vita reale delle società umane. Gli antropologi [...] della Pietra che si trovasse improvvisamente in una città moderna potrebbe credere che l’illuminazione notturna sia il attribuita a molte società. La stregoneria è una forma particolarmente diffusa di magia nera: lo stregone, grazie ai suoi poteri ...
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GREGORIO XVI, papa
Giacomo Martina
Ultimo di cinque figli, Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Mussoi, frazione di Belluno e residenza estiva della famiglia, il 18 sett. 1765 da Giovan Battista, [...] , come le Casse di risparmio di Bologna, Forlì e altre città, le banche Torlonia e altre, gestite da stranieri e frequentate città. Il nunzio P. Ostini, da Vienna, informava chiaramente la Santa Sede e un cosiddetto "libro rosso", largamente diffuso ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...