(lat. Taurisci) Antica popolazione che, inizialmente diffusa in varie regioni alpine, si ridusse nel 2°-1° sec. a.C. al Norico. Con altri Celti, furono vinti dai Romani a Talamone (225 a.C.); dalla fine [...] più menzione.
Costituivano probabilmente un ramo dei T. i Taurini, stanziati a N e a S della Dora Riparia. La loro città, Taurasia, fu espugnata da Annibale; forse nell’89 ottennero il diritto latino e da Cesare il diritto romano. Nel territorio dei ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] riparata, dove l'Isarco è raggiunto dalla Rienza. Un'altra delle maggiori città, anzi la terza per popolazione, è Merano (26.761 e 30.349 dell'arte in questo campo; ben distinte dalle bizantine, diffuse per tutta Italia e anche accolte in San Marco, e ...
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WÜRTTEMBERG (A. T., 53-54-55)
Elio MIGLIORINI
Carlo ANTONI
È uno dei principali Länder della Germania, al 3° posto per estensione e al 4° per numero d'abitanti, con 19.507 kmq. di superficie (pari al [...] 23,0, i vigneti sull'1,4 (12 mila ha.). Abbastanza diffusi anche gli orti (18 mila ha.). I cereali, che trovano condizioni , si frazionò in una moltitudine di signorie feudali e di città libere. Tra questi piccoli stati il più importante era quello ...
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SAHEL
Olga Donati
S. è l'adattamento italiano dall'arabo al-Sāḥil, denominazione frequentemente usata in Africa a indicare le aree di contatto fra le zone desertiche e le steppe. In particolare con [...] aggiunge, per l'intera regione saheliana, il diffuso clima di tensioni e insicurezze interne causato dagli 000 a più di 600.000 abitanti. Lo stesso fenomeno ha interessato le città intermedie che, nel corso di un trentennio, hanno raddoppiato, se non ...
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Fondamentalismo
Enzo Pace
Il progetto fondamentalista ha mostrato, nel respiro breve del ventennio, successivo all'apparire dei primi movimenti collettivi che lo hanno interpretato sulla scena sociale, [...] ° sec. accostare movimenti di tipo fondamentalista, nati e diffusi in contesti religiosi, culturali e sociali diversi poteva apparire le aree di rispetto delle regole di purezza rituale nelle città e nei quartieri; nel secondo, con la scelta compiuta ...
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STRATEGIA
Luigi Caligaris
(XXXII, p. 823; App. II, II, p. 916; III, II, p. 854)
La s. è nata come strumento per risolvere con la forza le vertenze fra stati, quale scienza o arte di cui si avvale lo [...] coalizioni e quindi in grado di sviluppare una propria, diffusa, conflittualità. Questa situazione ha portato alla proliferazione di conflitti come parte della ''deterrenza''.
Minaccia diretta contro le città. Si tratta di una s. che si ripropone un ...
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SUDAFRICANA, UNIONE (XXXII, p. 935; App. I, p. 1040; App. II, 11, p. 927)
Gennaro CARFORA
Francesco CATALUCCIO
Carlo DELLA VALLE
Superficie e popolazione. - L'area dell'Unione è di 1.223.618 km2, oltre [...] annesse nel 1948, anche se poste 1900 km a SE di Città del Capo; oltre a ciò, potrebbero aggiungersi 823.276 km2 dell , nel 1958), e si è pure estesa la coltivazione della vite, diffusa però sempre nella sola provincia del Capo, su un'area di circa 74 ...
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ZAIRE
Guido Barbina
Giampaolo Calchi Novati
(v. congo belga, XI, p. 133; App. I, p. 457; II, I, p. 675; congo, App. III, I, p. 419; zaire, App. IV, III, p. 865)
È uno dei più vasti stati dell'Africa; [...] vaste bidonvilles che sorgono alla sua periferia; le altre città più importanti sono Kananga, Lubumbashi, Mbuji-Mayi, Kisangani e la corruzione come metodo abituale di governo e la diffusa pratica clientelare. Di fronte agli eccessi e agli abusi ...
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TARDOANTICO
Andrea Giardina
L'orientamento prevalente tra gli studiosi assegna al t. − l'ultimo periodo della storia romana − un'estensione temporale ampia dal regno dell'imperatore Commodo (180-92 [...] state aperte dalle ricerche di E. Patlagean sui ceti poveri delle città e dei villaggi bizantini tra il 4° e il 7° secolo risalto del ruolo sociale eminente e la condizione femminile diffusa.
Le indagini ispirate ai metodi dell'antropologia culturale ...
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SOGDIANA
Antonio Invernizzi
(XXXII, p. 27)
La S., che si estende tra l'Oxo (Amu Darja) e lo Jaxarte (Syr Darja), dall'oasi di Buchara a quella di Samarcanda, dalla valle del fiume Zeravshan a quella [...] 4° secolo d.C., dell'impero kushana. Che alcune delle sue principali città battessero moneta fin dagli ultimi secoli a.C. prova in ogni caso l'esistenza a rilievo, esse illustrano la spiritualità mazdaica diffusa tra la popolazione del paese. Di ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...