Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] il numero dei contributi, che è elevato e mostra un diffuso interesse verso la memoria scritta dei fatti umani, in secondo fatti d'arme, in genere di scarso peso, combattuti contro le città sue avversarie. L'unica fonte che davvero sia in grado di ...
Leggi Tutto
Tradizioni, culto e dottrine nel mondo bulgaro
Krassimir Stantchev
Vassja Velinova
Il tema e l’immagine di Costantino entrano nella cultura bulgara con la conversione del primo impero bulgaro (681-1018) [...] Gesù, tornerò di nuovo in questo luogo deserto e costruirò una città e le darò il nome di Nuova Gerusalemme: luogo di riposo ai primi studiosi che si sono interessati del fenomeno ed è diffusa tra tutti i nestinari sia in Bulgaria sia in Grecia. Pare ...
Leggi Tutto
Culto e memoria di Costantino nelle tradizioni sire
Agiografia costantiniana nella liturgia e nella storiografia
Maria Conterno
Nella tradizione cristiana siro-occidentale, così come in quella siro-orientale, [...] coinvolto nella spedizione di Elena è ampiamente diffusa. Non è questa la sede adatta per 5,2; 7,2; 13,4). Il titolo Cronaca di Seert rimanda al nome della città nel Sud della Turchia in cui è stato trovato il manoscritto unico che tramanda la cronaca ...
Leggi Tutto
Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] anche da analfabeti. Determinante è anche l’azione diffusiva di predicatori itineranti come Ugo Bassi o Alessandro Gavazzi i morti che mia madre piange e che mio padre venera, perché la città dove sono nato, la lingua che parlo, i libri che m’educano, ...
Leggi Tutto
Costantino tra Francia e Italia
Il dibattito storiografico dei secoli XVII e XVIII
Federica Meloni
«Il peculiare problema tra Chiesa e Stato è la più grande perturbazione che abbia mai tratto il pensiero [...] si mostravano favorevoli all’ipotesi, in curia si diffuse uno scritto anonimo, poi attribuito al cardinale Girolamo ed anche delle donne per procacciarsi il governo e dominio d’ampie città, di castella intere o d’altri pezzi di regalie e di temporal ...
Leggi Tutto
Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] ricevono segretamente da alcune genti in villaggi o in alcune città nome e culto. Il resto della loro moltitudine è chiamato a ogni verso, lascia sospettare che l’epiteto fosse relativamente diffuso nell’Impero. Nella Kore Kosmou (Estratto 23,5) egli ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Ingegneria e macchine
Marcus Popplow
Jürgen Renn
Ingegneria e macchine
Questo capitolo è dedicato allo studio di progetti ingegneristici [...] di sollevamento dell'acqua assicurarono l'approvvigionamento idrico delle città e servirono a prosciugare miniere, paludi e argini di gli elementi tecnici su scala ridotta era molto diffusa. Nell'ambito degli studi di idrodinamica e aerodinamica ...
Leggi Tutto
Geografia dell’Impero
Giusto Traina
Inventari del mondo agli inizi del tardo Impero
L’anno 298 è segnato da una serie di vittorie decisive dei tetrarchi. Nel settore orientale, mentre Diocleziano riporta [...] testo i nomadi sciti, i «taurosciti» – un termine diffuso solo dopo il II secolo – e tutti i piccoli 107 (1987), pp. 51-57. In generale si veda M. Di Branco, La città dei filosofi. Storia di Atene da Marco Aurelio a Giustiniano, Firenze 2006, pp. 104 ...
Leggi Tutto
Le forze armate
Fortunato Minniti
Le forze armate italiane nascono dal processo di accorpamento delle risorse militari degli Stati preunitari con quelle del Regno di Sardegna. Vi contribuiscono, fra [...] tollerata.
Altrettanto grave di quello individuale, anche se meno diffuso, è un secondo fenomeno di fuga: quello di di migliaia di chilometri di costa e di tante e importanti città, minacciate le une e le altre da possibili operazioni di sbarco ...
Leggi Tutto
La scienza nell'antichità greco-romana
Geoffrey E.R. Lloyd
John Vallance
La riscoperta del passato
Siamo abituati a guardare alle conquiste dell'antichità greco-romana con ammirazione e persino con [...] periodo classico, in alcuni casi essi furono assunti dalle città per esercitare la propria professione al servizio del pubblico, e . Tuttavia, la capacità di scrivere era abbastanza diffusa da svolgere un ruolo significativo nella trasmissione delle ...
Leggi Tutto
citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...