rivoluzioni russe
Massimo L. Salvadori
Le giornate che sconvolsero la storia del Novecento
La rivoluzione del 1905 e le due rivoluzioni del 1917, l’una di febbraio che provocò la caduta dello zarismo [...] partecipazione dei partiti socialisti. Nelle campagne nel frattempo si diffuse la rivolta dei contadini poveri.
Per far fronte al , il quale aveva ottenuto la maggioranza dei voti nelle città e nei quartieri operai, sostenne per bocca di Lenin ...
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Stati Uniti d'America, storia degli
Francesco Tuccari
La superpotenza del mondo
Nati nel 1776 da una rivoluzione contro il dominio coloniale britannico, gli Stati Uniti, con la loro Costituzione federale [...] – usarono per la prima volta la bomba atomica contro le due città di Hiroshima e Nagasaki (6 e 9 agosto 1945). Dopo quei devastanti contesto di crescente disordine mondiale e di una diffusa e, per certi aspetti, incontrollabile conflittualità, ...
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Podestà del comune italiano
Enrico Artifoni
Brunetto Latini parla dei podestà comunali nella seconda parte del terzo libro del Tresor, scritto tra il 1260 e il 1266, distinguendo preliminarmente due [...] forme diverse di governo temporaneo ed elettivo. La prima, diffusa in Francia e in "autres païs", è rappresentata da -M. Tangheroni, Pisa 1997, pp. 101-109.
M. Vallerani, Le città lombarde tra impero e papato (1226-1250), in G. Andenna-R. Bordone ...
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GUIDALOTTI, Alberto
Pier Luigi Falaschi
Figlio di Nino, della nota famiglia perugina, e di Ceccola di Assisi, nacque nel quinto decennio del '300.
Così suggerirebbero la data del primo importante ufficio [...] popolare; non appare invece credibile l'accusa diffusa a posteriori secondo la quale avrebbe voluto consegnare pp. 145-165; L. Bonazzi, Storia di Perugia dalle origini al 1860, I, Città di Castello 1959, pp. 369, 387, 395 s.; A. Esch, Bonifaz IX. ...
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DUODO, Pietro
Giuseppe Gullino
Figlio di secondo letto di Luca di Pietro, del ramo a S. Angelo, e di Oria Bon di Alessandro di Scipione, nacque a Venezia nel luglio 1445. Sappiamo pochissimo della sua [...] portatagli in dote dalla moglie.
Secondo una prassi allora diffusa, separò cosi la propria esistenza da quella del fratello a Verona il D. poté fare ben poco: a fine mese la città si diede agli Imperiali e il D. dovette riparare a Treviso, dove ...
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FOSCARARI (Foscherari), Romeo
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna verso l'anno 1363, secondo figlio di Francesco, ricco banchiere con solidi agganci nei centri del potere cittadino. Nel 1385, seguendo una [...] occasione, o a essa dedicati, furono incentrati sul tema della pace, l'aspettativa della quale era ampiamente diffusa in città. Il regime violento e dispotico instaurato dai rappresentanti pontifici, fra i quali il condottiero Baldassarre d'Offida ...
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DIEDO, Alvise
Franco Rossi
Figlio di Marco, del ramo da Ss. Apostoli della antica famiglia appartenente al patriziato veneziano, e di una nobildonna veneziana intorno alla quale dalle fonti nulla è [...] avanti negli anni, rispettando pienamente una diffusa abitudine veneziana, si fece accompagnare nei Veneta, III, 21, Monaci in Baviera 1975, p. 45; S. Castellini, Storia della città di Vicenza, XII, s. l. 1821, p. 214; S. Romanin, Storia documentata ...
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FORTEGUERRI, Giovanni
Vanna Arrighi-Franco Pignatti
Nacque a Pistoia nel 1508 da Desiderio di Giovanni e da Cassandra di Possente Brunozzi. Apparteneva a una delle più prestigiose famiglie della città, [...] di otto cittadini incaricati di sovrintendere alle fortificazioni della città; nel 1563 fu proconsole del Collegio dei notai di Cosimo I era stato conferito il titolo di granduca, essendosi diffusa la notizia che si sarebbe recato a Pistoia in visita, ...
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MALATESTA (de Malatestis), Galeotto, detto Malatesta Ungaro
Anna Falcioni
Nacque a Rimini nel giugno 1327 dal fecondo matrimonio tra Malatesta detto l'Antico e Guastafamiglia e Costanza Ondedei. Battezzato [...] "Purgatorio di S. Patrizio".
Sulla scia di una leggenda diffusa dal poema britannico Purgatorium S. Patricii, esso rappresentava - Fu così che Urbano V indisse una crociata contro la città umbra e le brigate prezzolate, tra le quali spiccava quella ...
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DRAGONETTI, Giacinto
Luigi Cepparrone
Nato a L'Aquila nel 1738 dal marchese Gianfilippo, studiò a Roma nel collegio "Nazareno", dove si mise in mostra come scrittore di eleganti versi italiani e latini. [...] Regno di Napoli; inoltre, basandosi su una diffusa interpretazione del capitolo Volentes, affermavano che essi non . 18-19, pp. 6 s.; M. Oddo Buonafede, Storia popolare della città dell'Aquila degli Abruzzi, Lanciano 1889, p. 311; R. Trifone, Le ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...