L'archeologia del Vicino Oriente antico
Paolo Matthiae
Nicolò Marchetti
Maria Giovanna Biga
L'antico oriente come problema storico-archeologico
di Paolo Matthiae
Le testimonianze della cultura materiale [...] : con la conquista meda la ceramica persiana si era diffusa nel Fars (toponimo che deriva da *Pārsva) e poi al dio Y"), oppure militare ("anno in cui il re X ha sconfitto la città di Y"). Ma è stato dimostrato che un anno poteva avere vari nomi da ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] forse anche per il pelluvium, nonché accanto ai più diffusi servizi per lavacro composti da brocche e patere ansate per Moyen Age (Studi e Testi, 86-88, 99), 4 voll., Città del Vaticano 1938-1941; H. Hoberg, Die Inventare des päpstlichen Schatzes in ...
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VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] a una tipologia planimetrica elaborata in età carolingia e diffusa in età ottoniana, in relazione agli usi liturgici dello braccia e testa, dorata, a raffigurare la Vergine. Nel 1370 la città venne dotata di un orologio. Tra il 1373 e il 1375 fu ...
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ASTURIE
E. Fernández González
(spagnolo Asturias)
L'attuale regione delle A. con capoluogo Oviedo (v.) è situata nella Spagna settentrionale lungo la costa centrale del golfo di Biscaglia. La cordigliera [...] di Alfonso III spostarono la capitale del nuovo regno di León nella città omonima e il territorio delle A. si trovò in una posizione e di Lisbona (1147), si ebbe una diffusa crescita demografica sulla costa cantabrica, essendo definitivamente ...
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CASA
F. Cresti
Il termine c. deriva dal lat. casa, propriamente 'c. rustica', che appare attestato nei documenti medievali solo a partire dal sec. 12° - la significativa variante accasamenta è spesso [...] 'architettura trail 1254 e il 1308, in Roma nel Duecento. L'arte nella città dei papi da Innocenzo III a Bonifacio VIII, a cura di A.M. a Medina corrisponde a una tipologia abitativa molto diffusa fino quasi all'epoca moderna in tutte le regioni ...
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BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] cattedrale, rilievo del portale dei Librai, sec.13°), mentre è diffusa nei salteri, in relazione a Sal. 6, la narrazione pubblici né nello Hijaz dei primi secoli né nelle città di nuova fondazione.Sulla base della documentazione storica tuttavia, ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] Arabi di Maometto, si rivolsero sempre più intensamente alla città dei martiri e degli apostoli.La semplice soluzione gregoriana a Colonia (fine sec. 10°). Dopo il Mille lo schema resta diffuso e sempre più esteso, con tre o più navate centrali o con ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] p. coperto con stuoie. Nella Grande moschea di Wāsiṭ, città fondata dal governatore dell'Iraq al-Ḥajjāj ibn Yūsuf nel 703 .Poche sono le notizie circa il periodo abbaside. In Iraq era diffuso l'uso di p. in cotto: prima del citato intervento nella ...
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GAND
A. de Schryver
(fiammingo Gent; Ghendt, Ganda nei docc. medievali)
Città del Belgio settentrionale, capoluogo della Fiandra orientale, posta in una regione pianeggiante, caratterizzata da una fitta [...] 1975; Bouwen door de eeuwen heen. Stad Gent [Costruzioni attraverso i secoli. Città di G.], Gent 1976; J. Decavele, R. Deherdt, Gent op de wateren di esemplari: essi infatti erano all'epoca molto diffusi come libri di devozione privata.I salteri del ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] La Palestina offre una vasta panoramica di edifici cultuali, ma i più diffusi sono b. a pianta longitudinale, con una o anche tre absidi alla grande basilica di committenza imperiale si sviluppò una città santa (Karm Abū Mina) con un'enorme varietà ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...