Vedi VILLANOVIANA, Civilta dell'anno: 1966 - 1973
VILLANOVIANA, Civiltà
B. d'Agostino
A) I precedenti. - B) Formazione della civiltà v. - C) Fasi cronologiche. - D) Cronologia assoluta. - E) Interpretazioni [...] repertorio dei tipi e delle decorazioni dei vasi: è ad esempio diffusa in tutta l'area l'urna a capanna, forse derivata dalla il Monte Amiata, ad economia industriale, dal gruppo delle città costiere o prossime alla costa che si susseguono dal Fiora ...
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ALESSANDRO III di Macedonia, Magno (᾿Αλέξανδρος ὁ μέγας, Alexānder Magnus)
G. A. Mansuelli
C. Bertelli
Nacque nel 356 a. C. da Filippo IIdi Macedonia e da Olimpiade, figlia di Neottolemo, re d'Epiro; [...] dei paesi da lui conquistati ma anche nella Grecia metropolitana, diffuse più vastamente e in maniera che diremmo "capillare", l' battaglia di Isso (301 a. C.), accettato dalle città per ovvi motivi politici, rimase poi sempre intensamente praticato ...
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DOSSALE
A. Condorelli
Con il termine d. (dal lat. medievale dorsale, doscale, torsale) si suole indicare - per esteso rispetto alla sua accezione originaria di 'veste' che ricopre il dorso di un altare [...] la celebrazione liturgica su ambo i lati dell'altare (Gardner, 1983).Diffusa in Italia durante il sec. 14° (S. Ludovico di Tolosa personalità artistica di maggiore spicco tra i pittori di questa città, è l'autore del retablo dedicato a s. Giovanni ...
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Vedi VETRO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
VETRO (vitrum)
D. B. Harden
Sommario. 1. Il v. come sostanza. 2. Industria del v. nell'antichità. 3. Sviluppo delle officine: a) v. a sabbia; b) v. alessandrino [...] nel III e continuano nel IV sec. d. C.
Le forme più diffuse sono piatti, tazze, bicchieri, fiasche ed anfore di uso domestico. Nel of the Vatican Library (Catal. del Museo Sacro, IV, Città del Vaticano 1959); Morin-Jean, La verrerie en Gaule sous ...
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Vedi GLADIATORE dell'anno: 1960 - 1994
GLADIATORE
Red.
Si suole attribuire agli Etruschi, come d'altronde attestano i monumenti rimastici - pitture, urne funerarie ecc. - l'origine degli spettacoli [...] Antiochus, Hermes, Petraites, Spiculus, Columbus, Calamus, diffusa attraverso le riproduzioni delle loro gesta. Si dicono tavole, poste nella basilica e sotto un portico della città.
Per l'età repubblicana, riflesso di queste raffigurazioni e ...
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Vedi VILLANOVIANA, Civilta dell'anno: 1966 - 1973
VILLANOVIANA, Civiltà (v. vol. vii, p. 1173)
B. d'Agostino
F) Villanoviano tosco-laziale - G) Villanoviano meridionale - H) Villanoviano settentrionale.
F) [...] è lo stesso che predomina a Capua; nelle due aree è abbastanza diffuso il tipo della tomba a ziro, e l'uso dell'olla panciuta Arnoaldi. Ma alla scoperta delle necropoli ad oriente della città ci si accorse che esse costituivano un nucleo abbastanza ...
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FONTE BATTESIMALE
E. Bassan
Elemento della suppellettile liturgica fissa impiegato in battisteri (v.) e chiese come recipiente per contenere o raccogliere l'acqua destinata alla somministrazione del [...] pare documentata almeno dall'inizio del sec. 6°) e, più tardi, in maniera diffusa nei secc. 13°-14° (Righetti, 1950-19592, IV, p. 63; L chiesa di St Peter a Ipswich nel Suffolk e, nella stessa città, un f. frammentario nel Mus. and Art Gall.).Per la ...
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Adriana Polveroni
Musei del 21° secolo
«È il pubblico che si espone all’arte e non viceversa» (Gino De Dominicis)
Superluoghi dell’arte contemporanea
di Adriana Polveroni
28 maggio
Con l’inaugurazione [...]
Il museo locale esiste soprattutto in Italia, data la presenza diffusa nel territorio di grandi capolavori d’arte. È questo il immagine, fare spettacolo e così ‘vendere’ le attrattive di una città; e poi si getta il tutto appena l’effetto mediatico è ...
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Abitazione
Anna Laura Palazzo
Il termine indica sia il risiedere, lo stare in un luogo, sia il luogo concreto in cui si abita, la dimora, la casa. Espressione di un'esigenza primaria per l'uomo, quale [...] si è stimato che, quando nel 16° secolo si diffuse in Francia l'impiego della muratura anche per le abitazioni di G. Teyssot, 2 voll., Milano, Electa, 1986.
I. Quaroni, La città fisica, Roma-Bari, Laterza, 1981.
A. Rapoport, House form and culture, ...
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Architettura, Regno di Germania
Manfred Luchterhandt
Tardoromanico come epoca
In Germania il regno di Federico II coincide con la fioritura del tardoromanico, che fino al 1250 ca., malgrado la conoscenza [...] Strasburgo, del medio e basso Reno fino alla Mosa intorno alle città di Colonia, Coblenza e Maastricht (un tempo Alta e Bassa Lotaringia fino a quel momento. Contrariamente alla convinzione diffusa del suo carattere 'conservatore', il tardoromanico ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...