GIOVANNI di Piermatteo, detto Giovanni Boccati
Cecilia Prete
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, figlio di Piermatteo, vissuto nel XV secolo e originario di Camerino, nelle Marche.
Il [...] contrappone alla forma del polittico gotico ancora ampiamente diffusa, e utilizzata in quegli stessi anni dal Ottanta.
Fonti e Bibl.: B. Orsini, Guida al forestiere per l'augusta città di Perugia, Perugia 1784, pp. 70 s., 277; A. Mariotti, Lettere ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia
Francesca Romana Stasolla
L’italia
Il toponimo Italia, di origine osca, venne riferito a un’estensione territoriale [...] ’organizzazione territoriale della penisola, ma determinò una diffusa sensazione della grande debolezza delle difese. Le sulla base di un programma architettonico comune alle principali città dell’Italia settentrionale a partire dalla fine del XIII ...
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LORENZO Veneziano
Giorgio Tagliaferro
Non si hanno notizie documentate che permettano di precisare con certezza l'identità di questo pittore, la cui firma appare su alcuni dipinti datati fra il 1356 [...] che potrebbero appartenere al periodo giovanile di Lorenzo. La diffusa convinzione che si dovesse cercare la sua mano in Anche questa ipotesi, postulando un soggiorno di L. nella città scaligera entro la fine del sesto decennio, intende fornire una ...
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APOLLO (᾿Απόλλον, Apollo)
A. de Franciscis*
Figlio di Zeus e di Latona, è una delle principali divinità dell'Olimpo la cui luce illumina la vita spirituale greca. In lui la tradizione assomma più aspetti. [...] il loro nome. Appare anche come fondatore di nuove città e colonie e grande importanza nella vita greca hanno avuto , ora di afferrarla alla vita mentre dalle mani spunta l'alloro.
Diffusosi il culto di A. in Etruria ed a Roma, anche l'iconografia ...
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FRONTONE (τύμπανον, tympanum)
P. E. Arias*
Spazio triangolare situato al disopra dell'architrave dei lati brevi del tempio greco, limitato dalla cornice orizzontale (gèison) e dai rampanti. Alla teoria [...] Luni con divinità varie da un lato, tra cui la dea Luna protettrice della città, accompagnata dalle Muse e da Apollo; la Triade Capitolina in un altro f., ellenistico nella Grecia microasiatica, e in seguito diffusa nel mondo romano e più tardi nell' ...
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CODICE
M. Bernardini
Il c. può essere definito come l'insieme di materiale scrittorio (pergamena o carta) costituito di fogli - su una parte dei quali, in genere ben delimitata, trova posto la scrittura [...] la produzione del libro aumentò fortemente in tutte le città europee, soprattutto in quelle dove dalle precedenti scuole venivano c., devono esserne menzionati due il cui impiego fu molto diffuso nel Medioevo: la parola muṣḥaf (dall'etiopico maṣ(Ə)ḥaf ...
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Anglonormanna, Arte. Architettura
R.D.H. Gem
ARCHITETTURA
La definizione a. si applica all'architettura inglese sviluppatasi sotto i re della dinastia normanna - Guglielmo I (1066-1087), Guglielmo [...] cornici a sezione semicircolare. Nelle navate invece appare diffusa la decorazione a chevron, uno dei motivi più grande palazzo a Winchester e nel St Cross Hospital della stessa città, iniziato negli anni tra il 1160 e il 1170. La ...
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Vedi ELENA dell'anno: 1960 - 1960
ELENA (῾Ελένη, Helena)
A. Comotti
Figlia, secondo la redazione più diffusa del mito, di Zeus e di Leda, moglie di Tindaro, re di Sparta.
Dall'unione del dio, in forma [...] che si dibatte disperatamente, mentre Piritoo guida i cavalli verso la città di Corinto, di cui si vedono a destra le mura e le e il suo incontro con E. è uno dei motivi più diffusi del repertorio figurativo dell'arte antica più tarda.
A volte Paride ...
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Arte e iconografia costantiniane
Grecia, Cipro e Vicino Oriente, VII-XV secolo
Isabella Baldini
Nella trasmissione dell’iconografia costantiniana il ruolo della Grecia e del Vicino Oriente, escludendo [...] il suo regno ad Atene2, come in molte altre città dell’ampio territorio considerato, l’imperatore è onorato con equestre di Costantino guerriero, attestata a Kritsa, non è molto diffusa a Creta. Lo stesso soggetto, attestato sui manoscritti (ad ...
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COLLAMARINI, Edoardo (Odoardo Stefano)
Giuseppe Miano
Nacque a Bologna il 13 sett. 1863 da Emilio e da Matilde Cocchi. Compiuti brillantemente gli studi presso l'istituto di belle arti di Bologna, si [...] "Gemma paupertatis", prospettava una decorazione universalmente diffusa fra l'architettonico e il decorativo, . 1904 di disegno architettonico presso l'università della stessa città; dal marzo 1908professore di architettura presso lo istituto di ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...