PARENZO (Παρέντιον, Parentium)
B. Forlati Tamaro
Città della Jugoslavia (in croato Porecv) posta su una penisola della costa occidentale dell'Istria tra il Quieto (Ningus) a N e il canale di Leme a S. [...] ceramica locale con la tipica decorazione a meandri incisi e riempiti di pasta bruna (collegata con la ceramica a nastro diffusa in tutto il Mediterraneo orientale e l'Adriatico) e uno più recente in cui appaiono anche vasi atestini rossoneri, situle ...
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CICHÈ, Francesco
Elvira Natoli
Stampatore e incisore "panormitanus", è noto dal 1707 e attivo fino alla morte, avvenuta nel 1742, a Palermo. Nell'ambito della complessa cultura palermitana della prima [...] della realtà del tempo. Legato ai più importanti committenti della città, come il Senato, i gesuiti, l'arcivescovado, il Caruso ". All'ambito della cultura figurativa più ufficiale e diffusa di un Sozzi o Borremans appartengono le incisioni che ...
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FONTANA, Giovanni
Carlotta Quagliarini
Non si conosce l'anno di nascita di questo architetto, figlio di Andrea, cittadino veneziano dei sestiere di S. Maria Forinosa in Barbaria. Non esistono dati sulla [...] della Farina a Rialto (Joppi, 1894). Fu attivo nella città lagunare fino al 1517, anno in cui si trasferì a Udine Porlezza a quella di Giovanni Fontana da Melide. La più diffusa identificazione con Giovanni da Porlezza si deve al Temanza (1778 ...
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KIMON (Κίμων)
L. Breglia
2°. - Incisore della zecca siracusana di cui, come degli altri, niente ci è noto, ad eccezione della sua opera e forse, se a lui si riferisce, di un passo di Ateneo (xi, 781 [...] e la gloria di incidere per Siracusa i coni del decadracma - la grande serie commemorativa che, secondo l'opinione più diffusa, la città avrebbe emessa dal 412 a. C. per ricordare la vittoria dell'Assinaros (413) - ed è anzi probabile che il suo ...
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MOESIA, Superior et inferior
G. C. Susini
L. Rocchetti
Province romane della regione danubiano-balcanica. All'anno 86 risale il provvedimento domizianeo della costituzione delle due province mesiche: [...] e separati dalla provincia mediante il regno bosporano. Le città greche della costa (Callatis, Dionysopolis, Istrus, Mesambria, un potente influsso culturale nell'interno, ove la lingua più diffusa - a differenza dell'altra provincia - era il greco. ...
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DVIN
M. D'Onofrio
Cittadina posta a km. 35 a S di Erevan, nella fertile regione di Artašat, non lontano dal massiccio dell'Ararat, che fu prestigiosa capitale dell'Armenia storica dal 4° al 9° secolo.D. [...] principale, anch'esso circondato da mura; fuori della città, i quartieri - che si estendevano per tutta la potrebbe rimandare a una tradizione architettonica di tipo funerario diffusa nell'Armenia paleocristiana.Quanto al palazzo del Kat῾ołikos ...
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DEMOS (Δῆμος)
S. Meschini
Personificazione del Popolo che appare rappresentata in monumenti figurati soprattutto come D. di Atene, che ebbe appunto in quella città culto come una divinità.
Si ignora [...] di Rodi del 224.
Una statua del D. lacedemonico, che indica come questa personificazione considerata tipicamente ateniese fosse diffusa anche altrove, era innalzata nell'agorà di Sparta (Paus., iii, 11, 10). Ma questi due ultimi monumenti, di ...
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FRANZONI, Enrico Antonio
Luisa Paladino
Nacque a Carrara il 17 genn. 1796 da Michele Francesco e da Lucia Franzoni. Scarse e lacunose sono le notizie biografiche relative a questo "soldato e artista" [...] allegorico di derivazione attica, di forte impronta canoviana, diffusa a Roma dallo scultore di Possagno e imitata da . né si conoscono i motivi del suo viaggio a Haiti dove morì, nella città di Port-au-Prince, l'11 nov. 1852 (Campori, 1873, p. 114 ...
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ARAMAICA, Arte
G. Garbini
La popolazione semitica degli Aramei, della cui presenza nelle regioni limitrofe del deserto arabo-siriano si hanno tracce risalenti alla seconda metà del III millennio a. [...] criterio, quello di considerare aramaico ciò che proviene dalle città abitate dagli Aramei, che nel caso presente non può pp. 370-71) la paternità aramaica del tipo di abitazione diffusa nell'alta Siria e nell'Urartu agli inizi del I millennio: ...
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ORCHOMENOS di Arcadia (᾿Ορχομενός, Orchomĕnus)
L. Vlad Borrelli
Antichissima città nella zona N-E dell'Arcadia, dal nome greco, menzionata già nel Catalogo delle Navi (Iliade) e nell'Odissea (e una forma [...] locale Erchomenos accanto a quella più diffusa).
Retta fino alle guerre del Peloponneso da una monarchia che pare avesse Kitylos, al museo di Atene).
Già nel V sec. a. C. la città fu munita di mura di cui non restò però alcuna traccia: così che ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...