GHISOLFI (Grisolfi), Giovanni
Giulia Conti
Figlio di Giuseppe, architetto piacentino, nacque nel 1623 a Milano, dove studiò pittura con G. Chignoli. La prima notizia certa sulla sua attività è legata [...] reso attraverso composizioni lineari, colori chiari e luce diffusa, e la solida impostazione architettonica, rendono il si trovava a Venezia affinché sollecitasse il G., all'epoca nella città lagunare, a tornare al più presto (Salerno). Inoltre, l' ...
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FARINA, Giovanni Battista
Franco Amatori
Nacque a Torino il 2 nov. 1893 da Giuseppe e Giacinta Vigna, approdati nel capoluogo piemontese da Cortanze d'Asti per sfuggire a condizioni di vita che la crisi [...] noti carrozzieri torinesi.
Già agli inizi del Novecento la città subalpina era il centro più importante dell'industria automobilistica indispensabile supporto per la nuova industria, la diffusa presenza dì abilità tecniche maturate in precedenti ...
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CIPOLLA, Michele
Francesco Saverio Rossi
Nato a Palenno il 28 ott. 1880 da Luigi e da Rosaria Moncada, dopo aver seguito con onore, gli studi medi superiori nel liceo della sua città, iniziò quelli [...] fama della personalità del C., per la sua ricca ed originale produzione scientifica, lui vivente si era già molto diffusa nel mondo degli studiosi. Egli ricevette molti riconoscimenti in Italia e fuori: così fu vicepresidente del Circolo matematico ...
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MANNO, Antonio
Barbara Mancuso
Nacque a Palermo nel 1739 da Girolamo e da Petronilla Salsella (o Sabella). A un primo apprendistato presso A. Gambino, un "pittore di mediocre condizione" che "tenea [...] grazie al riuso dei cartoni (secondo una pratica alquanto diffusa presso le botteghe siciliane del periodo), in S. (p. 196), il M., "retroso, e timido d'uscire le porte" della città (p. 197), avrebbe lasciato Palermo.
Il M. morì il 13 genn. 1810 ...
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HOEPLI, Ulrico (Johannes Ulrich)
Maria Iolanda Palazzolo
Nacque il 18 febbr. 1847 a Tuttwil in Turgovia (Svizzera) da Mathias e Regina Gamper.
Il padre era proprietario di un'azienda agricola e l'ambiente [...] con la dissoluzione delle biblioteche conventuali, si era diffusa nell'Italia unificata, aprendo un vastissimo spazio di l'acquisizione di spazi contigui, sia dalle numerose donazioni alla città di Milano che gli valsero, nel 1913, la medaglia ...
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CONTARINI, Carlo
Gino Benzoni
Unico figlio maschio di Andrea - che morì dieci giorni dopo la sua nascita - e d'Elisabetta di Vito Morosini, nacque a Venezia il luglio 1580.
Ricco, di prestigiosa nobiltà [...] Un eccesso di regolamentazione questo, che induce alla diffusa pratica della falsificazione dei mandati ovel'autorità fissava l . Lo impegna il recupero dei "grossi debiti" della città e del territorio elusi col pretesto della "imperfettione dell' ...
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BLANC, Alberto
Renato Mori
Nacque a Chambéry il 10 novembre 1835 da Louis François e da Mariette Cartannas.
Compiuti i primi studi nella città natale e laureatosi in legge presso l'università di Torino [...] , il governo germanico accolse la notizia di malumore considerando il B. un antitriplicista.
Dato che questa voce era assai diffusa negli ambienti politici italiani, non sono molto chiari i motivi che spinsero il Crispi alla scelta. Forse egli vi fu ...
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GRUBICY DE DRAGON, Vittore
Monica Vinardi
Nacque a Milano il 19 ott. 1851 dal barone ungherese Alberto e dalla nobile Antonietta Mola.
Nel 1870 fu a Londra ed entrò in contatto con l'entourage delle [...] ben collaudata all'estero ma ancora non particolarmente diffusa in Italia. L'anno successivo entrò nell' e quelli con la galleria Van Wisselingh di Amsterdam. In questa città il G. avrebbe fatto esporre Segantini presso la mostra della Società ...
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CIPOLLA, Carlo
Raoul Manselli
Nacque il 26 sett. 1854 a Verona da Giulio e da Laura Balladoro, in una nobile ed antica famiglia che si fregiava del titolo comitale; dopo gli studi medi, compiuti nella [...] elevarsi a sintesi universale. Di quest'impostazione, che è piuttosto diffusa nell'epoca del C., egli si riservò i primi due particolare -, in parte, infine, emergente dall'amore della città natia, è il suo rapido, ma incisivo e lucidissimo Compendio ...
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BENEDETTI, Alessandro
Mario Crespi
Nato a Legnago intorno al 1450, studiò medicina sotto la guida di A. Benivieni e di G. A. Merula, laureandosi a Padova nel 1475. L'educazione classicistica e il desiderio [...] risiedeva allora a Zara e riferiva di una incursione compiuta in quella città dai Turchi "qui per quatriduum universum pene agrum ferro ignique devastarunt" dimostrò erronea la credenza, allora largamente diffusa, che nel lato destro del ventre ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...