BUONDELMONTI, Buondelmonte
Adriana Berti
Cavaliere fiorentino, figlio di Tegghiaio di Buondelmonte. La prima notizia su di lui risale al marzo 1213, quando col fratello Gherardo e la moglie Ghisola [...] Vecchio. Sempre secondo i cronisti, in seguito a ciò, la città si divise in due parti, che si armarono e combatterono fra
Questa spiegazione dell'origine dei due partiti è largamente diffusa nella tradizione fiorentina. Dante ne parla due volte nel ...
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Pascoli, Giovanni
Silvana Castelli
Una poesia nuova, ricca di futuro
Grande erudito, vincitore di dodici medaglie d’oro al concorso di poesia latina ad Amsterdam, Giovanni Pascoli fu professore per [...] carcere e una forte depressione.
Insegnò nei licei di diverse città fino ad approdare all’università e alla cattedra che era è propria del ricordo o del sogno. Un’inquietudine diffusa avverte di un pericolo incombente, come un presentimento di morte ...
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Palestrina, Giovanni Pierluigi da
Guido Turchi
Un principe della musica nella capitale del cattolicesimo
Giovanni Pierluigi da Palestrina fu uno dei massimi compositori di musica polifonica sacra del [...] erano impartite da maestri che provenivano dall’allora diffusa scuola musicale franco-fiamminga e che lasciarono impronte nella sua creatività compositiva. Nel 1544 tornò nella sua città natale dove divenne organista e maestro di canto nella ...
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Plauto
Marco Cipriani
Il principe romano della risata
Vissuto tra il 3° e il 2° secolo a.C., il commediografo Plauto è uno dei primi e più importanti autori della letteratura latina. Egli prese a modello [...] anche da un altro genere comico, quello dell’atellana, un tipo di commedia farsesca molto diffusa nell’Italia meridionale (il suo nome deriva da quello della città campana di Atella), basata su una trama piena di equivoci, incidenti, litigi e battute ...
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Pietro, san
Raffaele Savigni
Il pescatore che divenne il primo vescovo di Roma
Simone era un pescatore del Lago di Genesaret. Dopo una pesca miracolosa, lasciò barca e famiglia e con il fratello Andrea [...] avrebbe tentato di fuggire da Roma, ma sarebbe rientrato in città, pronto ad affrontare la morte, dopo che Gesù gli era papa in quanto successore di Pietro, e dal 4° secolo si diffuse la festa dei santi Pietro e Paolo, fondatori della Chiesa di Roma ...
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Amedeo Modigliani
Eugenia Querci
Un artista moderno, maestro di sintesi
Il pittore e scultore Amedeo Modigliani elaborò uno stile inconfondibile: volti semplificati e ridotti a poche linee sommarie, [...] e Venezia: l’ansia del nuovo
La fama di Modigliani è diffusa in tutto il mondo: un artista geniale, dallo stile personalissimo un artista di scuola macchiaiola.
Un viaggio compiuto in varie città italiane (Napoli, Roma, Firenze, Venezia) e nei loro ...
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Romolo
Mitico fondatore di Roma ed eroe eponimo della città; la sua leggenda contiene molti elementi che sono di tradizione popolare e assai diffusi (esposizione dei gemelli ecc.). La leggenda di R., [...] quella delle origini di Roma, ha varie forme, ma la più diffusa e accettata nell’antichità è la seguente (in Tito Livio, Dionisio trono. Poi i due gemelli fondarono per sé stessi una città, facendo centro sul colle Palatino (l’estensione della cd. ...
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Dolcino, fra
Religioso (n. seconda metà del 13° sec.-m. 1307). Nato probabilmente a Novara o nelle vicinanze, laico, istruito, forse figlio di un prete, dal 1300 predicò in varie città dell’Italia settentrionale [...] Gui) che con lui si era avviata una «quarta età», successiva alle tre presenti nella visione profetica della storia umana diffusa dalle opere di Gioacchino da Fiore. All’inizio di questa quarta età, il papa (Bonifacio VIII) e i suoi rappresentanti ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] Testamenti di Gioacchino da Fiore, molto diffuso presso l’ordine agostiniano, contenente il Liber il Credo. Sciolto, dopo cinque secoli, l’enigma dell’affresco di Michelangelo, Città del Vaticano 2010.
27 G. Vasari, La vita di Michelangelo, cit. alla ...
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Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche [...] antica, suggerito anche da una certa predilezione, diffusa alla fine del Quattrocento, per le scene di M. si recò a Bologna da Giulio II che aveva preso con le armi la città; ne ebbe il perdono e la commissione di ritrarlo in una statua di bronzo ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...